Giardino Peppino Impastato
Giardino Peppino Impastato

Il Giardino "Peppino Impastato" a Catino è già un letamaio

Tanti i problemi in un'area che di verde ha solo il ricordo dei buoni propositi

«Di sera la gente si riunisce, dopo le ore più calde. Ma poi i lampioni non si accendono e vanno via. E poi le piante non le innaffia nessuno, ci proviamo noi residenti con scarsi risultati, perché dal Comune sono venuti solo una volta».

Niente di nuovo sotto il sole (cocente) di una estate come tante nel quartiere Catino, V Municipio di Bari, quartiere troppo spesso relegato al ruolo di periferia dove i politici si fanno vedere per fare passerella e proclami in cerca di voti. Parola di residenti.

Il Giardino intitolato a Peppino Impastato (in cui c'è anche un albero dedicato alla memoria di Giovanni Falcone) era stato aperto al pubblico dal Comune di Bari nel 2020, ma il Covid ed il distanziamento sociale lo aveva reso inevitabilmente deserto a lungo. Poi il sindaco Antonio Decaro aveva annunciato, a gennaio di quest'anno, che i lavori stavano finendo davvero.

Purtroppo quei lavori non sono mai terminati ed il caldo asfissiante di questa estate incandescente ha bruciato tutte le essenze piantate. Ma non è tutto. A questo si è aggiunta la solita, devastante inciviltà. Tanti i cani che defecano nelle aiuole (come testimoniano le nostre foto) senza che nessuno controlli, con conseguente olezzo nauseabondo. E poi anche le reti del bel campo da calcetto sono state bucate e tagliate per permettere a grandi e piccini (cuori di mamma!) di giocare là dove ancora non sarebbe possibile. Sui portarifiuti danneggiati e usati male preferiamo sorvolare, aggiungerebbe pena ad altra pena.

I lavori termineranno, assicurano da Palazzo di Città, e la gente di Catino avrà finalmente un'area con giochi efficienti per i piccoli, zona sgambamento cani, illuminazione funzionante in ogni periodo, campi da calcetto e basket a norma e sistema di irrigazione delle aiuole pronto all'uso. Ma intanto quel Giardino, che porta un nome che andrebbe onorato diversamente, resta solo una buona idea non del tutto realizzata.

E Catino rimane sempre periferia del capoluogo. Per ora.
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