16enne violentata a Ceglie del Campo: il 22enne nega le accuse
Il giovane, pluripregiudicato, è in carcere da sabato: ieri, nel corso dell'interrogatorio, si è detto «totalmente estraneo ai fatti»
mercoledì 23 ottobre 2024
9.04
Ha negato di essere l'autore del brutale stupro e si è detto «totalmente estraneo ai fatti» il 22enne di Bari, pregiudicato cresciuto negli ambienti criminali di Ceglie del Campo, in carcere da sabato con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una 16enne. I fatti risalgono ad oltre un anno fa, sempre a Ceglie.
Nel corso dell'interrogatorio svoltosi ieri in carcere a Bari, davanti alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, e al pubblico ministero della Procura della Repubblica, Ignazio Abbadessa, l'uomo, difeso dall'avvocato Renato D'Erasmo, ha risposto alle domande negando tutti gli addebiti. Ha negato di essere l'autore dello stupro, di non conoscere la vittima, di non averla neanche mai vista e di non essere lui l'uomo dello stupro denunciato dalla adolescente.
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari, la sera del 6 luglio 2023 l'uomo avrebbe violentato la ragazza, allora fidanzata con un altro minorenne, in un casolare abbandonato di Ceglie. Sarebbe stato lo stesso fidanzato a portare lì la 16enne per poi andare via, lasciandola con il 22enne. Le indagini partirono dopo una denuncia presentata dai genitori della vittima, che avevano saputo la vicenda dai genitori di un'amica della figlia, a cui la giovane aveva rivelato tutto.
Le violenze hanno procurato alla giovane lesioni guaribili in 10 giorni. La ragazza, nonostante le minacce ricevute, ha confermato pure in altre occasioni, davanti agli inquirenti, la sua versione. E dopo la denuncia, pure la famiglia della vittima sarebbe stata minacciata, probabilmente con lo scopo di farle ritirare le accuse.
Nel corso dell'interrogatorio svoltosi ieri in carcere a Bari, davanti alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, e al pubblico ministero della Procura della Repubblica, Ignazio Abbadessa, l'uomo, difeso dall'avvocato Renato D'Erasmo, ha risposto alle domande negando tutti gli addebiti. Ha negato di essere l'autore dello stupro, di non conoscere la vittima, di non averla neanche mai vista e di non essere lui l'uomo dello stupro denunciato dalla adolescente.
Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bari, la sera del 6 luglio 2023 l'uomo avrebbe violentato la ragazza, allora fidanzata con un altro minorenne, in un casolare abbandonato di Ceglie. Sarebbe stato lo stesso fidanzato a portare lì la 16enne per poi andare via, lasciandola con il 22enne. Le indagini partirono dopo una denuncia presentata dai genitori della vittima, che avevano saputo la vicenda dai genitori di un'amica della figlia, a cui la giovane aveva rivelato tutto.
Le violenze hanno procurato alla giovane lesioni guaribili in 10 giorni. La ragazza, nonostante le minacce ricevute, ha confermato pure in altre occasioni, davanti agli inquirenti, la sua versione. E dopo la denuncia, pure la famiglia della vittima sarebbe stata minacciata, probabilmente con lo scopo di farle ritirare le accuse.