A Bari focus su risorse idriche pugliesi tra attualità e sfide del futuro
Al palazzo dell'acqua si riflette partendo dalla prima erogazione d'acqua nella Regione fino al supporto dell'Ia per tutelare la sostenibilità e il risanamento ambientale
mercoledì 24 luglio 2024
15.09
L'importanza dell'acqua e non solo. Educare alla sostenibilità, tutelare la salute e il benessere e concentrarsi su clima e biodiversità.
Sono questi i macro temi che sono stati approfonditi durante il secondo appuntamento del "Ciclo di eventi per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità" tenutosi all'interno della sala conferenze dell' acquedotto pugliese a Bari.
L'evento, incentrato sulla risorsa ambientale ed economica rappresentata dalle acque della Puglia, è stato affrontato con gli esperti del settore ed è stato suddiviso in due sessioni.
Nella prima gli esperti hanno approfondito il tema della "Qualità delle acque costiere. Trattamento, riuso e monitoraggio". Nella seconda, invece, l'attenzione si è spostata sulla "Qualità delle acque interne superficiali e sotterranee".
A dare il via all'evento, da remoto, è stata la viceministro del ministero dell'ambiente Vannia Gava che ha sottolineato l'importanza della risorsa idrica e delle misure da attuare in futuro per la tutela dell'acqua potabile. Nello specifico la ministra ha affermato che: "Sul fronte degli investimenti il Pnrr ha adottato 4 miliardi di euro per gli interventi atti a ridurre le perdite delle reti e per rendere efficiente il sistema di distribuzione. In aggiunta con la programmazione dei fondi Fsc si vogliono finanziare tutti gli investimenti necessari per uscire dalle procedure di infrazione sull'idrico".
Poi focus sull'analisi dell'ultimo rapporto dell'Osservatorio sulle malattie infettive trasmesse attraverso l'acqua a cui ha fatto seguito l'intervento del geologo Salvatore Valletta che ha ribadito come: "Il tema dell'acqua è il tema della complessità. Oggi c'è la necessità di utilizzare la risorsa reflua depurata e trattata. Non solo soprattutto in questo periodo di siccità bisogna puntare alla sostenibilità che oggi più che mai è diventata una necessità".
L'excursus sull'origine e sviluppo di Acquedotto pugliese invece è stata curata dal presidente di Aqp Spa, Domenico Laforgia, che ha ricordato come la Puglia sia un territorio in origine arido e sottolineando poi come oggi sia dato per scontato aprire il rubinetto e veder scorrere l'acqua, una risorsa preziosa e da tutelare. Tappa dopo tappa il presidente ha illustrato la fatica degli operai di fine Ottocento per la realizzazione dell'acquedotto, la necessità di deviare il fiume Sele per condurre le sue acque in Puglia, passando per le ultime innovazioni introdotte da Aqp come l'applicazione FontainApp e l'iniziativa "Acqua in brocca" fino ad arrivare ai progetti per il futuro e ai possibili investimenti.
Un viaggio che ha portato alla riflessione sulla molteplicità delle implicazioni dell'acqua puntando i riflettori su quello che è stato fatto e su quanto ancora c'è da fare con un'attenzione particolare rivolta alle innovazioni e alle sfide legate al cambiamento climatico.
Tra i temi che si sono alternati ci sono stati anche: "La tutela ambientale del mare nel diritto, nell'economia e nella ricerca scientifica" affrontato da Antonio Felice Auricchio (ANVUR); "Qualità delle acque costiere e aspetti sanitari" con Ludovico Lucentini, Centro nazionale sicurezza delle acque-ISS e "La ricerca CNR sull'inquinamento microbiologico in Adriatico: nuovi approcci a supporto della gestione delle acque di balneazione affidato a Elena Manini (CNR-IRBIM).
Focus anche sull'utilizzo dell'Ia come risorsa per la tutela della sostenibilità e il risanamento ambientale. Sul tema delle "acque reflue" invece si è incentrata Francesca Portincasa, Direttore generale Aqp Spa.
Sono questi i macro temi che sono stati approfonditi durante il secondo appuntamento del "Ciclo di eventi per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità" tenutosi all'interno della sala conferenze dell' acquedotto pugliese a Bari.
L'evento, incentrato sulla risorsa ambientale ed economica rappresentata dalle acque della Puglia, è stato affrontato con gli esperti del settore ed è stato suddiviso in due sessioni.
Nella prima gli esperti hanno approfondito il tema della "Qualità delle acque costiere. Trattamento, riuso e monitoraggio". Nella seconda, invece, l'attenzione si è spostata sulla "Qualità delle acque interne superficiali e sotterranee".
A dare il via all'evento, da remoto, è stata la viceministro del ministero dell'ambiente Vannia Gava che ha sottolineato l'importanza della risorsa idrica e delle misure da attuare in futuro per la tutela dell'acqua potabile. Nello specifico la ministra ha affermato che: "Sul fronte degli investimenti il Pnrr ha adottato 4 miliardi di euro per gli interventi atti a ridurre le perdite delle reti e per rendere efficiente il sistema di distribuzione. In aggiunta con la programmazione dei fondi Fsc si vogliono finanziare tutti gli investimenti necessari per uscire dalle procedure di infrazione sull'idrico".
Poi focus sull'analisi dell'ultimo rapporto dell'Osservatorio sulle malattie infettive trasmesse attraverso l'acqua a cui ha fatto seguito l'intervento del geologo Salvatore Valletta che ha ribadito come: "Il tema dell'acqua è il tema della complessità. Oggi c'è la necessità di utilizzare la risorsa reflua depurata e trattata. Non solo soprattutto in questo periodo di siccità bisogna puntare alla sostenibilità che oggi più che mai è diventata una necessità".
L'excursus sull'origine e sviluppo di Acquedotto pugliese invece è stata curata dal presidente di Aqp Spa, Domenico Laforgia, che ha ricordato come la Puglia sia un territorio in origine arido e sottolineando poi come oggi sia dato per scontato aprire il rubinetto e veder scorrere l'acqua, una risorsa preziosa e da tutelare. Tappa dopo tappa il presidente ha illustrato la fatica degli operai di fine Ottocento per la realizzazione dell'acquedotto, la necessità di deviare il fiume Sele per condurre le sue acque in Puglia, passando per le ultime innovazioni introdotte da Aqp come l'applicazione FontainApp e l'iniziativa "Acqua in brocca" fino ad arrivare ai progetti per il futuro e ai possibili investimenti.
Un viaggio che ha portato alla riflessione sulla molteplicità delle implicazioni dell'acqua puntando i riflettori su quello che è stato fatto e su quanto ancora c'è da fare con un'attenzione particolare rivolta alle innovazioni e alle sfide legate al cambiamento climatico.
Tra i temi che si sono alternati ci sono stati anche: "La tutela ambientale del mare nel diritto, nell'economia e nella ricerca scientifica" affrontato da Antonio Felice Auricchio (ANVUR); "Qualità delle acque costiere e aspetti sanitari" con Ludovico Lucentini, Centro nazionale sicurezza delle acque-ISS e "La ricerca CNR sull'inquinamento microbiologico in Adriatico: nuovi approcci a supporto della gestione delle acque di balneazione affidato a Elena Manini (CNR-IRBIM).
Focus anche sull'utilizzo dell'Ia come risorsa per la tutela della sostenibilità e il risanamento ambientale. Sul tema delle "acque reflue" invece si è incentrata Francesca Portincasa, Direttore generale Aqp Spa.