Confiscata una villa da 300mila euro: era del capoclan del rione Madonnella
Il provvedimento nei confronti di Giuseppe Di Cosmo, 69enne pluripregiudicato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti
martedì 25 giugno 2024
20.30
Una villa da 300mila euro nel quartiere Torre a Mare di Bari è stata confiscata questa mattina a Giuseppe Di Cosmo, 69enne già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, pluripregiudicato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e ritenuto il capo del clan che porta il suo nome nel rione Madonnella di Bari.
Ad eseguire il decreto di confisca di prevenzione sono stati i Carabinieri di stanza al Comando Provinciale di Bari. Il provvedimento, emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari (presidente Giulia Romanazzi), è stato chiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese sulla base delle indagini patrimoniali che hanno ricostruito la carriera criminale di Di Cosimo, capostipite del quartiere Madonnella di Bari, e gli introiti del suo nucleo familiare.
Il provvedimento di confisca è stato formulato sulla base degli accertamenti patrimoniali svolti dai militari del Nucleo Investigativo di Bari che hanno ricostruito sia la carriera criminale dell'uomo sia gli introiti del nucleo familiare, fornendo un corposo quadro indiziario sull'illecita provenienza della sua ricchezza (il valore del patrimonio sottratto alla sua disponibilità è di 300mila euro), «accumulata durante gli ultimi 20 anni e che costituirebbe il compendio del traffico di droga».
«L'importante risultato odierno - è scritto in una nota dell'Arma - rappresenta una conferma ulteriore della azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non soltanto attraverso un'assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale».
Ad eseguire il decreto di confisca di prevenzione sono stati i Carabinieri di stanza al Comando Provinciale di Bari. Il provvedimento, emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari (presidente Giulia Romanazzi), è stato chiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese sulla base delle indagini patrimoniali che hanno ricostruito la carriera criminale di Di Cosimo, capostipite del quartiere Madonnella di Bari, e gli introiti del suo nucleo familiare.
Il provvedimento di confisca è stato formulato sulla base degli accertamenti patrimoniali svolti dai militari del Nucleo Investigativo di Bari che hanno ricostruito sia la carriera criminale dell'uomo sia gli introiti del nucleo familiare, fornendo un corposo quadro indiziario sull'illecita provenienza della sua ricchezza (il valore del patrimonio sottratto alla sua disponibilità è di 300mila euro), «accumulata durante gli ultimi 20 anni e che costituirebbe il compendio del traffico di droga».
«L'importante risultato odierno - è scritto in una nota dell'Arma - rappresenta una conferma ulteriore della azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non soltanto attraverso un'assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale».