A Bari il meeting di Cassa Centrale Banca: «8 BCC pugliesi pronte a entrare nel gruppo»
Al Petruzzelli l'incontro con Banca d'Italia e BCE: «Il 4 maggio termine per presentare l'istanza»
martedì 27 marzo 2018
16.51
Cassa Centrale Banca ha scelto Bari e il suggestivo scenario del teatro Petruzzelli per tenere il meeting con le 100 banche di credito cooperativo che sono pronte a fare il grande salto ed entrare nel gruppo capitanato proprio da CCB. La nuova legge 49/2016 approvata ad aprile 2016, infatti, impone alle oltre 300 BCC italiane di mettersi insieme per migliorare la propria governance e la propria competitività. Ecco, dunque, che i piccoli istituti di credito si trovano a dover far capo a un Gruppo Bancario Cooperativo, con una capogruppo che maneggi un patrimonio di almeno 1 miliardo di Euro.
I costituendi GBC in Italia sono tre. Tra questi (insieme a Iccrea Banca e Cassa Centrale Raiffeisen Alto Adige) c'è Cassa Centrale Banca, che oggi a Bari ha incontrato le 100 BCC che entreranno nel suo gruppo, alla presenza dei supervisori di Banca d'Italia e Banca Centrale Europea. Al termine del lungo incontro nel teatro Petruzzelli si è tenuta la conferenza stampa a margine dell'evento.
La notizia più importante per il territorio pugliese è che «Tra le cento banche che hanno sposato il progetto di Cassa Centrale ci sono otto BCC pugliesi, che rappresentano più del 60% del credito cooperativo della regione» - come dice Mario Sartori, diggì di CCB. Si tratta di: BCC San Giovanni Rotondo, BCC Conversano, BCC Monopoli, BCC Alberobello e Sammichele, BCC Alta Murgia, BCC Locorotondo, BCC Cassano delle Murge e Tolve, BCC San Marzano di Giuseppe.
«Il percorso - continua Sartori - è partito ormai quattro anni fa. Bari è una tappa importantissima: siamo molto avanti dal punto di vista della documentazione informale con la vigilanza, quindi crediamo che per l'autunno o al massimo dal 1 gennaio 2019 i gruppi possano partire. La nostra sfida è coniugare la novità normativa con il sistema delle piccole banche locali radicate con testa e cuore nei loro territori. L'obiettivo è organizzarle in un gruppo innovativo».
«La filosofia del progetto - continua Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Centrale Banca - è semplice: valorizzare le storie di radicamento nel territorio delle BCC, facendo far loro il salto di qualità nel futuro. Alle spalle le 100 BCC aderenti avranno un gruppo solido che fa dell'innovazione la sua filosofia. Noi non facciamo differenze tra banche del nord e banche del sud: finanzieremo piccole-medie imprese e le famiglie come nel DNA delle Banche di Credito Cooperativo. Le prossime tappe? Il 4 maggio scadono i termini per presentare l'istanza, poi le singole banche avranno 90 giorni aggiuntivi per modificare lo statuto».
«Grazie di aver scelto Bari per il vostro meeting - conclude il sindaco di Bari Decaro portando i saluti istituzionali. Siete nel teatro Petruzzelli, un luogo che dimostra la forza e la determinazione di questa città, dei suoi imprenditori e dei suoi cittadini, nel voler riprendere possesso di questa casa della cultura dopo l'incendio doloso del 1992. Ci ha fatto piacere avervi ospitati qui, nella città che fa da ponte tra oriente e occidente».
I costituendi GBC in Italia sono tre. Tra questi (insieme a Iccrea Banca e Cassa Centrale Raiffeisen Alto Adige) c'è Cassa Centrale Banca, che oggi a Bari ha incontrato le 100 BCC che entreranno nel suo gruppo, alla presenza dei supervisori di Banca d'Italia e Banca Centrale Europea. Al termine del lungo incontro nel teatro Petruzzelli si è tenuta la conferenza stampa a margine dell'evento.
La notizia più importante per il territorio pugliese è che «Tra le cento banche che hanno sposato il progetto di Cassa Centrale ci sono otto BCC pugliesi, che rappresentano più del 60% del credito cooperativo della regione» - come dice Mario Sartori, diggì di CCB. Si tratta di: BCC San Giovanni Rotondo, BCC Conversano, BCC Monopoli, BCC Alberobello e Sammichele, BCC Alta Murgia, BCC Locorotondo, BCC Cassano delle Murge e Tolve, BCC San Marzano di Giuseppe.
«Il percorso - continua Sartori - è partito ormai quattro anni fa. Bari è una tappa importantissima: siamo molto avanti dal punto di vista della documentazione informale con la vigilanza, quindi crediamo che per l'autunno o al massimo dal 1 gennaio 2019 i gruppi possano partire. La nostra sfida è coniugare la novità normativa con il sistema delle piccole banche locali radicate con testa e cuore nei loro territori. L'obiettivo è organizzarle in un gruppo innovativo».
«La filosofia del progetto - continua Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Centrale Banca - è semplice: valorizzare le storie di radicamento nel territorio delle BCC, facendo far loro il salto di qualità nel futuro. Alle spalle le 100 BCC aderenti avranno un gruppo solido che fa dell'innovazione la sua filosofia. Noi non facciamo differenze tra banche del nord e banche del sud: finanzieremo piccole-medie imprese e le famiglie come nel DNA delle Banche di Credito Cooperativo. Le prossime tappe? Il 4 maggio scadono i termini per presentare l'istanza, poi le singole banche avranno 90 giorni aggiuntivi per modificare lo statuto».
«Grazie di aver scelto Bari per il vostro meeting - conclude il sindaco di Bari Decaro portando i saluti istituzionali. Siete nel teatro Petruzzelli, un luogo che dimostra la forza e la determinazione di questa città, dei suoi imprenditori e dei suoi cittadini, nel voler riprendere possesso di questa casa della cultura dopo l'incendio doloso del 1992. Ci ha fatto piacere avervi ospitati qui, nella città che fa da ponte tra oriente e occidente».