A Bari la 14^ tappa del progetto “Andiamo al Cuore del Diabete”
Obiettivo: sensibilizzare medici e pazienti sul legame esistente tra diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari
giovedì 15 giugno 2017
Oggi a Bari, si terrà la quattordicesima tappa del progetto "Andiamo al cuore del diabete", supportato da Boehringer Ingelheim Italia e Eli Lilly Italia, nato con l'obiettivo di mettere in luce l'importanza della correlazione tra diabete e rischio cardiovascolare. Si tratta di un innovativo progetto di formazione rivolto alla classe medica, partito da Roma il 25 marzo scorso, che prevede un tour itinerante di 15 tappe, con termine a Napoli il 20 giugno prossimo, che transiterà in diverse Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nel mondo una persona su due con diabete di tipo 2 muore per un evento cardiovascolare. Nei diabetici, infatti, il rischio di malattia cardiovascolare è da 2 a 4 volte superiore rispetto a chi non è affetto da questa patologia. Oggi, tuttavia, la comunità medico-scientifica ha a disposizione un'opzione terapeutica, empagliflozin (inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 -SGLT2) in grado di coniugare l'azione antidiabetica con i benefici dimostrati sulla riduzione della mortalità e morbilità cardiovascolare. Recenti evidenze scientifiche hanno, infatti, portato l'Autorità Regolatoria Europea ad approvare un aggiornamento dell'indicazione per empagliflozin e per la sua associazione con metformina. Per la prima volta nella scheda tecnica di un farmaco antidiabetico viene riportata la possibilità di riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare in adulti con diabete di tipo 2, come obiettivo di trattamento.
La tappa di Bari prevede la sosta in Piazza Armando Diaz (Largo Giannella) di un mezzo mobile "Cell Explorer" che ospiterà al proprio interno aule didattiche preposte a sessioni formative, rivolte a medici specialisti. Un gazebo esterno, invece, accoglierà i volontari dell'Associazione Diabetici Baresi Onlus (Fand), impegnati nel fornire al pubblico materiale formativo e informativo. Sia nel capoluogo pugliese, che nelle altre tappe del progetto, sono state coinvolte, infatti, le associazioni pazienti locali.
"Ridurre il rischio cardiovascolare è un aspetto prioritario della gestione del diabete - ha commentato il Professor Francesco Giorgino, ordinario di endocrinologia e malattie del metabolismo all'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e direttore dell'U.O. di Endocrinologia del Policlinico di Bari - ed oggi abbiamo a disposizione un'opzione terapeutica in più per farlo. Per la prima volta, possiamo trattare i nostri pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare con farmaci antidiabete che riducono il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari. Senza tralasciare, poi, il fatto che la riduzione degli eventi cardiovascolari (infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e morte per cause cardiovascolari) e delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco, comporta un impatto positivo anche sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale".
"Il progetto 'Andiamo al Cuore del Diabete' - afferma Giuseppe Traversa, Presidente, Consigliere Nazionale e Coordinatore Regionale dell'Associazione Diabetici Baresi Onlus (Fand) - ci dà la possibilità di dare vita a un'attività di informazione e sensibilizzazione, anche nei confronti dei cittadini, riguardo ai rischi e alle complicanze della patologia e alle possibili soluzioni in grado di migliorare la qualità di vita delle persone con diabete".
Il progetto "Andiamo al cuore del Diabete" rientra nell'ambito dell'incessante impegno di Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly nei confronti delle persone con diabete, attraverso un'attività educazionale e formativa sul legame che esiste tra diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Nel mondo una persona su due con diabete di tipo 2 muore per un evento cardiovascolare. Nei diabetici, infatti, il rischio di malattia cardiovascolare è da 2 a 4 volte superiore rispetto a chi non è affetto da questa patologia. Oggi, tuttavia, la comunità medico-scientifica ha a disposizione un'opzione terapeutica, empagliflozin (inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 -SGLT2) in grado di coniugare l'azione antidiabetica con i benefici dimostrati sulla riduzione della mortalità e morbilità cardiovascolare. Recenti evidenze scientifiche hanno, infatti, portato l'Autorità Regolatoria Europea ad approvare un aggiornamento dell'indicazione per empagliflozin e per la sua associazione con metformina. Per la prima volta nella scheda tecnica di un farmaco antidiabetico viene riportata la possibilità di riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare in adulti con diabete di tipo 2, come obiettivo di trattamento.
La tappa di Bari prevede la sosta in Piazza Armando Diaz (Largo Giannella) di un mezzo mobile "Cell Explorer" che ospiterà al proprio interno aule didattiche preposte a sessioni formative, rivolte a medici specialisti. Un gazebo esterno, invece, accoglierà i volontari dell'Associazione Diabetici Baresi Onlus (Fand), impegnati nel fornire al pubblico materiale formativo e informativo. Sia nel capoluogo pugliese, che nelle altre tappe del progetto, sono state coinvolte, infatti, le associazioni pazienti locali.
"Ridurre il rischio cardiovascolare è un aspetto prioritario della gestione del diabete - ha commentato il Professor Francesco Giorgino, ordinario di endocrinologia e malattie del metabolismo all'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e direttore dell'U.O. di Endocrinologia del Policlinico di Bari - ed oggi abbiamo a disposizione un'opzione terapeutica in più per farlo. Per la prima volta, possiamo trattare i nostri pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare con farmaci antidiabete che riducono il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari. Senza tralasciare, poi, il fatto che la riduzione degli eventi cardiovascolari (infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e morte per cause cardiovascolari) e delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco, comporta un impatto positivo anche sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale".
"Il progetto 'Andiamo al Cuore del Diabete' - afferma Giuseppe Traversa, Presidente, Consigliere Nazionale e Coordinatore Regionale dell'Associazione Diabetici Baresi Onlus (Fand) - ci dà la possibilità di dare vita a un'attività di informazione e sensibilizzazione, anche nei confronti dei cittadini, riguardo ai rischi e alle complicanze della patologia e alle possibili soluzioni in grado di migliorare la qualità di vita delle persone con diabete".
Il progetto "Andiamo al cuore del Diabete" rientra nell'ambito dell'incessante impegno di Boehringer Ingelheim ed Eli Lilly nei confronti delle persone con diabete, attraverso un'attività educazionale e formativa sul legame che esiste tra diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.