A Bari la Conferenza delle regioni con il ministro Boccia, approvato il Poc della Puglia
In arrivo risorse da 2 miliardi. Emiliano: «Misura che ci aiuterà a sostenere le attività finanziate con fondi europei»
lunedì 27 luglio 2020
18.28
Dopo il Covid, la Conferenza delle regioni diventa itinerante. L'incontro fra Governo centrale e governi regionali esce dai palazzi romani e per intraprendere un vero e proprio "giro d'Italia", in modalità video conferenza. Dopo la prima tappa a Venezia, oggi è stato il turno di Bari: nella sala conferenze all'interno del palazzo della presidenza regionale (lungomare Nazario Sauro), il ministro per le Regioni Francesco Boccia, affiancato dal governatore della Puglia Michele Emiliano e dal presidente Anci Antonio Decaro, ha "celebrato" la conferenza con le regioni italiane a statuto ordinario.
Durante la seduta è stato approvato Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 – Regione Puglia trasmesso dal presidente della Regione Puglia con nota AOO_021 del 9 luglio 2020, in attuazione del punto 2 della delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 10: "Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all'art. 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell'accordo di partenariato 2014-2020".
Si tratta di un fondo pari a 2 miliardi 600mila euro: «Dopo l'approvazione del Poc da parte della Conferenza delle Regioni - ha dichiarato Emiliano - tocca ora al Cipe approvare in via definitiva il nuovo programma complementare che ci consente di proseguire gli interventi già avviati con i Fondi Fesr ed FSE. Lo sforzo di rimodulazione delle risorse comunitarie che la Regione ha compiuto nei mesi scorsi in maniera rapida ed efficace, ha consentito una risposta immediata alla crisi generata dal Covid».
«Il Poc - ha proseguito Emiliano - ci consentirà di sostenere con rinnovata forza tutte le attività di finanziamento a valere sui fondi comunitari. A queste risorse si aggiungeranno entro dicembre nuove risorse derivanti dalla nuova programmazione fsc 2021-2027 da utilizzare per dare nuovo sostegno alle strategie di crescita e di occupazione della Puglia. Ci aspettiamo un grande lavoro di squadra con il governo nazionale per la programmazione concertata delle risorse del Recovery Fund con un'attenzione particolare agli investimenti da promuovere nelle regioni del Mezzogiorno».
Il POC della Regione Puglia nasce a seguito della riprogrammazione del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, consistente nella rimodulazione finanziaria tra assi volta a finanziare la manovra anti crisi generata dalla pandemia da COVID-19, e concorre al perseguimento delle finalità della politica di coesione 2014-2020 attraverso una strategia volta a favorire il raggiungimento degli obiettivi già inseriti nel Programma operativo regionale (POR) a valere sulle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo sociale europeo (FSE). Le risorse destinate al POC 2014-2020, derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale sul PO FESR FSE Puglia 2014-2020, sono pari a 2.670.359.620 euro, così ripartite secondo la previsione della delibera CIPE n. 10/2015: - a euro 1.869.251.734,00 (pari al 70%) a valere sul Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183; - a euro 801.107.886,00 (pari al 30%) a valere sul bilancio regionale.
Secondo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 10/2015 i programmi di azione e coesione sono finanziati con le disponibilità del Fondo di rotazione ex lege 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso che per la Regione Puglia ammonta a complessivamente a Euro 2.492.335.647,20, di cui 1.951.649.032,90 quota FESR e 540.686.614,30 quota FSE.
Durante la seduta, Boccia ha annunciato che alle isole Tremiti pugliesi saranno destinati 321mila euro dei complessivi 14,5 milioni stanziati nel 2020 con il fondo straordinario destinato alle isole minori. «Si tratta di un fondo straordinario per i comuni che sono isole minori, approvato dal Parlamento su proposta del Governo con la legge di bilancio - dice Boccia. L'obiettivo è arrivare al meccanismo che caratterizza il sostegno permanente ai comuni che confinano con paesi esteri o con regioni a statuto speciale. Chi è in mare normalmente non ha gli stessi servizi degli altri, i bilanci dei comuni non bastano e c'è bisogno di aiuti ulteriori. Questo fondo ora è di 14,5 milioni per il 2020, 14 per il '21 e 13,5 per il '22; lo aumenteremo sempre più. Oltre alle risorse storiche delle isole ci sarà questo fondo straordinario su cui contare per le scuole, le opere pubbliche ed eventuali emergenze».
Sulla conferenza itinerante Boccia prosegue: «Durante il lockdown e i momenti più drammatici dell'emergenza Covid con Emiliano, Bonaccini, Zaia e con tutti i presidenti di regione abbiamo lavorato giorno e notte a distanza. Ci siamo resi conto che alcune cose si possono fare in tempo reale anche stando lontani; la Conferenza Stato-regioni non è mai stata fatta lontano da Roma, ma può essere svolta da Bari, da Venezia e da tutte le altre regioni».
Durante la seduta è stato approvato Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 – Regione Puglia trasmesso dal presidente della Regione Puglia con nota AOO_021 del 9 luglio 2020, in attuazione del punto 2 della delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 10: "Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all'art. 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell'accordo di partenariato 2014-2020".
Si tratta di un fondo pari a 2 miliardi 600mila euro: «Dopo l'approvazione del Poc da parte della Conferenza delle Regioni - ha dichiarato Emiliano - tocca ora al Cipe approvare in via definitiva il nuovo programma complementare che ci consente di proseguire gli interventi già avviati con i Fondi Fesr ed FSE. Lo sforzo di rimodulazione delle risorse comunitarie che la Regione ha compiuto nei mesi scorsi in maniera rapida ed efficace, ha consentito una risposta immediata alla crisi generata dal Covid».
«Il Poc - ha proseguito Emiliano - ci consentirà di sostenere con rinnovata forza tutte le attività di finanziamento a valere sui fondi comunitari. A queste risorse si aggiungeranno entro dicembre nuove risorse derivanti dalla nuova programmazione fsc 2021-2027 da utilizzare per dare nuovo sostegno alle strategie di crescita e di occupazione della Puglia. Ci aspettiamo un grande lavoro di squadra con il governo nazionale per la programmazione concertata delle risorse del Recovery Fund con un'attenzione particolare agli investimenti da promuovere nelle regioni del Mezzogiorno».
Il POC della Regione Puglia nasce a seguito della riprogrammazione del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020, consistente nella rimodulazione finanziaria tra assi volta a finanziare la manovra anti crisi generata dalla pandemia da COVID-19, e concorre al perseguimento delle finalità della politica di coesione 2014-2020 attraverso una strategia volta a favorire il raggiungimento degli obiettivi già inseriti nel Programma operativo regionale (POR) a valere sulle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo sociale europeo (FSE). Le risorse destinate al POC 2014-2020, derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale sul PO FESR FSE Puglia 2014-2020, sono pari a 2.670.359.620 euro, così ripartite secondo la previsione della delibera CIPE n. 10/2015: - a euro 1.869.251.734,00 (pari al 70%) a valere sul Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183; - a euro 801.107.886,00 (pari al 30%) a valere sul bilancio regionale.
Secondo quanto previsto dalla delibera CIPE n. 10/2015 i programmi di azione e coesione sono finanziati con le disponibilità del Fondo di rotazione ex lege 183/1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso che per la Regione Puglia ammonta a complessivamente a Euro 2.492.335.647,20, di cui 1.951.649.032,90 quota FESR e 540.686.614,30 quota FSE.
Durante la seduta, Boccia ha annunciato che alle isole Tremiti pugliesi saranno destinati 321mila euro dei complessivi 14,5 milioni stanziati nel 2020 con il fondo straordinario destinato alle isole minori. «Si tratta di un fondo straordinario per i comuni che sono isole minori, approvato dal Parlamento su proposta del Governo con la legge di bilancio - dice Boccia. L'obiettivo è arrivare al meccanismo che caratterizza il sostegno permanente ai comuni che confinano con paesi esteri o con regioni a statuto speciale. Chi è in mare normalmente non ha gli stessi servizi degli altri, i bilanci dei comuni non bastano e c'è bisogno di aiuti ulteriori. Questo fondo ora è di 14,5 milioni per il 2020, 14 per il '21 e 13,5 per il '22; lo aumenteremo sempre più. Oltre alle risorse storiche delle isole ci sarà questo fondo straordinario su cui contare per le scuole, le opere pubbliche ed eventuali emergenze».
Sulla conferenza itinerante Boccia prosegue: «Durante il lockdown e i momenti più drammatici dell'emergenza Covid con Emiliano, Bonaccini, Zaia e con tutti i presidenti di regione abbiamo lavorato giorno e notte a distanza. Ci siamo resi conto che alcune cose si possono fare in tempo reale anche stando lontani; la Conferenza Stato-regioni non è mai stata fatta lontano da Roma, ma può essere svolta da Bari, da Venezia e da tutte le altre regioni».