A Bari si torna a sparare, Decaro: «Chi sa qualcosa parli con le forze dell'ordine»
Allo studio di Comune, Regione e Prefettura un nuovo patto per la sicurezza. Il sindaco: «Mappati tutti i quartieri a rischio»
giovedì 12 settembre 2019
17.01
A Bari si torna ad aprire il fuoco. Ieri sera nel rione San Pio l'omicidio del 40enne Michele Ranieri, pregiudicato di Carbonara. «Sono molto preoccupato, credo sia stato un regolamento di conti - dice il sindaco Antonio Decaro. Le forze dell'ordine stamattina mi hanno rassicurato sulla tempestività delle indagini; credo che a breve chi ha commesso quell'omicidio sarà assicurato alla giustizia. Chi ha visto o sentito qualcosa parli con le forze dell'ordine, la sua denuncia resterà anonima. Era passato quasi un anno dall'ultimo omicidio; la magistratura e le forze dell'ordine hanno fatto un grande lavoro per decapitare i clan. Purtroppo questo ha portato fibrillazioni all'interno delle organizzazioni criminali per la scalata al vertice o per occupare lo spazio lasciato libero da altri»
Allo studio c'è un nuovo patto interistituzionale per garantire la sicurezza in città. «Siamo ai dettagli finali di un patto della sicurezza che vede coinvolti Comune di Bari, Regione Puglia, Prefettura e tutte le forze dell'ordine - continua Decaro. Abbiamo individuato le collaborazioni e spingeremo molto di più sulla videosorveglianza. Il Comune di Bari sta acquistando altre 200 telecamere, abbiamo chiesto un finanziamento regionale. Ci sarà un coordinamento delle attività di contrasto alla criminalità organizzata: abbiamo individuato le aree quartiere per quartiere, le strade, le piazze e i giardini dove c'è bisogno di un incremento di controllo».
Un focus, infine, su abusivismo e gli odiosi reati estorsivi: «Sono state individuate le aree legate alla sicurezza urbana, dove contrastare il fenomeno del commercio e del parcheggio abusivo, con annesse estorsioni - prosegue Decaro. Questa mappa ci permette, attraverso la norma nazionale sulla sicurezza urbana, di emettere un "daspo urbano" per chi viene ripetutamente scoperto perpetrare questi reati. Sarà poi portata in consiglio comunale per essere approvata sotto forma di regolamento».
Sulla problema sicurezza è intervenuto anche Michele Emiliano, governatore della Puglia: «Non è accaduto un fatto del genere solo a Bari, ma anche a Brindisi - ricorda il presidente della Regione. La Puglia è lunga, succedono tante cose. Mi auguro che la collaborazione dei cittadini possa consentire al più presto di individuare gli autori di questi fatti che mi paiono di criminalità organizzata».
Allo studio c'è un nuovo patto interistituzionale per garantire la sicurezza in città. «Siamo ai dettagli finali di un patto della sicurezza che vede coinvolti Comune di Bari, Regione Puglia, Prefettura e tutte le forze dell'ordine - continua Decaro. Abbiamo individuato le collaborazioni e spingeremo molto di più sulla videosorveglianza. Il Comune di Bari sta acquistando altre 200 telecamere, abbiamo chiesto un finanziamento regionale. Ci sarà un coordinamento delle attività di contrasto alla criminalità organizzata: abbiamo individuato le aree quartiere per quartiere, le strade, le piazze e i giardini dove c'è bisogno di un incremento di controllo».
Un focus, infine, su abusivismo e gli odiosi reati estorsivi: «Sono state individuate le aree legate alla sicurezza urbana, dove contrastare il fenomeno del commercio e del parcheggio abusivo, con annesse estorsioni - prosegue Decaro. Questa mappa ci permette, attraverso la norma nazionale sulla sicurezza urbana, di emettere un "daspo urbano" per chi viene ripetutamente scoperto perpetrare questi reati. Sarà poi portata in consiglio comunale per essere approvata sotto forma di regolamento».
Sulla problema sicurezza è intervenuto anche Michele Emiliano, governatore della Puglia: «Non è accaduto un fatto del genere solo a Bari, ma anche a Brindisi - ricorda il presidente della Regione. La Puglia è lunga, succedono tante cose. Mi auguro che la collaborazione dei cittadini possa consentire al più presto di individuare gli autori di questi fatti che mi paiono di criminalità organizzata».