A Bari torna la Festa dei popoli, dal 20 al 23 maggio la XVII edizione nel giardino Princigalli
Da quest'anno la manifestazione entra nel Migrants Music Manifesto, progetto cofinanziato dal Programma Europa Creativa
giovedì 12 maggio 2022
17.17
Torna dal 20 al 23 maggio, nel giardino Princigalli in via Ignazio Loiacono 3, la Festa dei Popoli che da 17 anni celebra l'incontro tra popoli e culture con musiche e danze dal mondo. Realizzata dal Centro Interculturale Abusuan e dai Missionari Comboniani in collaborazione con il Comune di Bari, la Regione Puglia e un'importante rete di associazioni e comunità straniere, la manifestazione da quest'anno entra nell'MMM - Migrants Music Manifesto, progetto internazionale cofinanziato dal Programma Europa Creativa della Commissione Europea (del quale Abusuan è il partner italiano) che mira a dissipare i pregiudizi e ad allertare la popolazione sui contributi positivi della presenza di migranti e rifugiati in Europa.
La XVII edizione della Festa dei Popoli è stata presentata stamattina, a Palazzo di Città, dal presidente dell'associazione interculturale Abusuan Taysir Hasan, dalle assessore al Welfare, Francesca Bottalico, alle Culture, Ines Pierucci, e alle Politiche educative, Paola Romano, da padre Mileto Palmiro, superiore dei missionari Comboniani di Bari e da Alessandra Dall'Olmo, referente dell'associazione Abusuan. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i rappresentanti della Cgil Bari e delle comunità straniere presenti a Bari e i dirigenti scolastici dell'istituto comprensivo a indirizzo musicale Nicola Zingarelli-Anna Frank e della scuola secondaria di primo grado Tommaso Fiore.
«Quest'anno la Festa dei Popoli torna nel suo periodo naturale che è sempre stato fine maggio - ha spiegato Taysir Hasan. Dopo gli ultimi due anni nei quali, a causa della pandemia, la festa è stata spostata in altri periodi, si torna alla normalità. Il programma della festa prenderà il via venerdì 20 maggio, alle ore 18.30, con un momento dedicato alle scuole con l'esibizione degli studenti e delle studentesse dell'istituto comprensivo "Nicola Zingarelli-Anna Frank" e delle scuole secondarie "Tommaso Fiore" e "Amedeo D'Aosta". La manifestazione, da quest'anno, entra a far parte del progetto internazionale MMM - Migrants Music Manifesto, di cui Abusuan è l'unico partner italiano. L'iniziativa, cofinanziata dalla Commissione Europea, prevede numerose attività, tra incontri, mostre e spettacoli e dibattiti, e culminerà sabato 14 maggio nel giardino Princigalli, alle 21, con il concerto del collettivo REFA, composto da musicisti provenienti da Tibet, Siria, Turchia, Afghanistan e Iran».
«La Festa dei Popoli è anche un grande momento di educazione e, a mio avviso, rappresenta la città che vogliamo, una città in cui il multiculturalismo è un piacere, una festa - ha continuato Paola Romano. Una festa rivolta soprattutto ai più giovani, grazie all'intuizione che ebbe alcuni anni fa la preside Licia Positò di coinvolgere le scuole della città. Lavoreremo per far sì che nei prossimi anni le scuole partecipanti alla festa siano sempre più numerose proprio perché abbiamo stabilito come obiettivo di mandato quello dell'educazione alla cittadinanza globale, di cui questa rassegna è l'esempio migliore. Con le scuole animeremo una vera festa ma anche un momento di educazione molto più ampia di quella delle aule scolastiche che attraverserà il giardino Princigalli ma non solo».
«Sono contenta di tornare a condividere questo momento di sinergia, nello spirito che caratterizza la nostra amministrazione - ha dichiarato Ines Pierucci: la cultura per sua natura attraversa da sempre le politiche educative e quelle del welfare culturale. Nel nome di questa sinergia e del culto di San Nicola, che l'amministrazione omaggia nel mese nicolaiano, abbracciamo il ritorno della Festa dei Popoli nel segno dell'unione non solo ecumenica, ma anche laica e di tradizione. Quest'anno mi piace ricordare che, proprio nel nome di san Nicola, ci sarà anche una speciale contaminazione con la Ars Toto, tra costumi e tradizioni. Credo che nel tempo la Festa dei popoli abbia sempre più accolto progettualità diverse ma affini a quelle con cui è nata, diventando un appuntamento unico nel suo genere in grado di tenere insieme tradizioni e attività culturali di associazioni e realtà che rappresentano le tante tradizioni e culture che convivono nella nostra città».
«Se la Festa dei Popoli esiste - ha detto Francesca Bottalico - è grazie al quotidiano lavoro e impegno di Abusuan e delle tante realtà coinvolte. Credo che quest'anno si tratti di un evento particolarmente importante e altamente simbolico, considerato il momento storico che stiamo vivendo. L'immagine femminile scelta per questa edizione rappresenta le donne e i bambini profughi che nell'ultimo mese sono arrivati in città, entrando nelle nostre case, oltre duecento persone in fuga dagli orrori della guerra. Perciò credo che questa sia una bellissima opportunità per loro, per le scuole, le associazioni, i sindacati, per ciascuno di noi, ognuno mettendo in campo la propria professionalità ma con una visione comune nella quale il dialogo, la musica, la festa sono tutti strumenti per costruire un'identità di popolo comune che coinvolga tutti, ognuno nelle proprie differenze ma anche nelle inevitabili reciprocità».
«Quest'anno la Festa dei popoli - ha concluso padre Mileto - giunta alla sua XVII edizione, è dedicata a padre Giovanni Capaccioni, scomparso recentemente, mentre ai profughi è riferito il sottotitolo della manifestazione "Panahjou - Note di Vita e di Diritti". Per noi comboniani la festa diventa un'occasione ecumenica, capace di entrare in relazione con le diverse culture per creare nuovi ponti e relazioni. Noi comboniani siamo sempre lì dove c'è amore per le culture. I ponti e le relazioni sono per noi esperienze di dialogo, di incontro, di comunione perché collegano i confini, che quindi non rappresentano muri che separano ma elementi che uniscono le genti. La festa diventa perciò un'oasi di interazione tra popoli diversi, capace di arricchirli. Attraverso la musica, i sapori dei cibi, l'arte, infatti, si può comprendere meglio l'animo e la 'bellezza' dell'altro, in un'atmosfera di autentica condivisione e di abbraccio tra comunità. È questo il significato profondo dell'umana unità, concetto caro a padre Capaccioni, e quanto mai valido oggi, in un momento di conflitti che funestano ogni latitudine del pianeta».
Ecco il programma della XVII edizione della Festa dei Popoli:
Venerdì 20 maggio
· alle ore 18.30 la grande festa dedicata alle scuole (Istituto Comprensivo "Nicola Zingarelli-Anna Frank"ad indirizzo musicale, Scuola Secondaria di I grado "Tommaso Fiore", Scuola Secondaria di I grado ad indirizzo musicale "Amedeo D'Aosta").
Sabato 21 maggio
· dalle 10.30 alle 12.15 visite guidate nel centro storico di Bari:" San Nicola, amico di tutti i popoli, per le vie di Bari", a cura dell'associazione Ars Toto -Isola Art.
· dalle ore 17.30 alle 19.30 si terrà il laboratorio Carovana dei Pacifici, a cura del gruppo educhiamoci alla Pace ODV.
· dalle ore 18.30 spazio alle danze e danze in cerchio da tutto il mondo, con le esibizioni del Gruppo Bollywood Bari, associazione Samira OrientalAcademy, Alma Terra e Akshara.
· "Incroci di mani e tessuti": i ragazzi di casa Shalom realizzeranno e venderanno vari oggetti(borse, vasetti, fasce per capelli ecc…).a cura della cooperativa sociale CAPS (Comunità Casa Shalom)
· "Il dovere della gentilezza e della benevolenza verso gli estranei e gli stranieri", riflessione sul superamento dei pregiudizi, a cura di APS Gianni Ballerio
· dalle ore 21.00, musica con i concerti di NIDOJA ànemos, l'Altrocanto, Cama Lila, Gruppo Colpa Delay, Flowers ForBoys e APS Gianni Ballerio con il gruppo Vitruvians.
Domenica 22 maggio
· dalle ore 10 alle ore 18 la grande festa dedicata alle band giovanili, che si alterneranno sul palco: Meschino, Piers, Gasbi, Al-Verde, Marea, Guatemala, Alessandro Porcelli e Cedro.
· dalle ore 17.30 alle 19.30, a cura dell'associazione Circondario, giochi dal mondo (fascia di età 9 - 14 anni)
· dalle ore 18.00 alle 19.30, a cura del Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV, "Libertà che Scelgo", esposizione fotografica dedicata al quartiere Libertà di Bari con il coinvolgimento dei ragazzi (dai 13 ai 18 anni) in una riflessione in merito alle foto esposte.
· dalle ore 18.30 alle 19.30, a cura dell'associazione ArtiDea, danze in cerchio dal mondo
· "Incroci di mani e tessuti": i ragazzi di Casa Shalom realizzeranno e venderanno vari oggetti (borse, vasetti, fasce per capelli ecc…). A cura della cooperativa sociale CAPS (Comunità Casa Shalom)
· dalle ore 18.00 in programma la fase conclusiva della Festa dei Popoli 2022 con i concerti di Radiodervish, Erica Mou, Dario Maltese canta Fabrizio De Andrè e Bande Rumorose, Refugees Welcome Italia.
Mostre
· presso lo stand dell'Associazione ArsToto - Isol ART: "San Nicola nel quotidiano tra costumi e tradizioni", a cura di "Ars Toto - Isol ART", "I figuranti di San Nicola", "Associazione Armeni Apuglia", "Associazione Concordia Populorum", "I custodi della Bellezza", "Panificio Santa Teresa dei Maschi"
· presso lo stand di Centro Missionario -Migrantes -Caritas Diocesi Bari-Bitonto: "Il grido della Terra".
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, per ulteriori informazioni festadeipopoli.bari@gmail.com
Tel. 3663397036
La manifestazione è stata preceduta dall'evento "Aspettando la festa dei Popoli", iniziato lo scorso 2 maggio e che si concluderà giovedì 19 maggio.
La XVII edizione della Festa dei Popoli è stata presentata stamattina, a Palazzo di Città, dal presidente dell'associazione interculturale Abusuan Taysir Hasan, dalle assessore al Welfare, Francesca Bottalico, alle Culture, Ines Pierucci, e alle Politiche educative, Paola Romano, da padre Mileto Palmiro, superiore dei missionari Comboniani di Bari e da Alessandra Dall'Olmo, referente dell'associazione Abusuan. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i rappresentanti della Cgil Bari e delle comunità straniere presenti a Bari e i dirigenti scolastici dell'istituto comprensivo a indirizzo musicale Nicola Zingarelli-Anna Frank e della scuola secondaria di primo grado Tommaso Fiore.
«Quest'anno la Festa dei Popoli torna nel suo periodo naturale che è sempre stato fine maggio - ha spiegato Taysir Hasan. Dopo gli ultimi due anni nei quali, a causa della pandemia, la festa è stata spostata in altri periodi, si torna alla normalità. Il programma della festa prenderà il via venerdì 20 maggio, alle ore 18.30, con un momento dedicato alle scuole con l'esibizione degli studenti e delle studentesse dell'istituto comprensivo "Nicola Zingarelli-Anna Frank" e delle scuole secondarie "Tommaso Fiore" e "Amedeo D'Aosta". La manifestazione, da quest'anno, entra a far parte del progetto internazionale MMM - Migrants Music Manifesto, di cui Abusuan è l'unico partner italiano. L'iniziativa, cofinanziata dalla Commissione Europea, prevede numerose attività, tra incontri, mostre e spettacoli e dibattiti, e culminerà sabato 14 maggio nel giardino Princigalli, alle 21, con il concerto del collettivo REFA, composto da musicisti provenienti da Tibet, Siria, Turchia, Afghanistan e Iran».
«La Festa dei Popoli è anche un grande momento di educazione e, a mio avviso, rappresenta la città che vogliamo, una città in cui il multiculturalismo è un piacere, una festa - ha continuato Paola Romano. Una festa rivolta soprattutto ai più giovani, grazie all'intuizione che ebbe alcuni anni fa la preside Licia Positò di coinvolgere le scuole della città. Lavoreremo per far sì che nei prossimi anni le scuole partecipanti alla festa siano sempre più numerose proprio perché abbiamo stabilito come obiettivo di mandato quello dell'educazione alla cittadinanza globale, di cui questa rassegna è l'esempio migliore. Con le scuole animeremo una vera festa ma anche un momento di educazione molto più ampia di quella delle aule scolastiche che attraverserà il giardino Princigalli ma non solo».
«Sono contenta di tornare a condividere questo momento di sinergia, nello spirito che caratterizza la nostra amministrazione - ha dichiarato Ines Pierucci: la cultura per sua natura attraversa da sempre le politiche educative e quelle del welfare culturale. Nel nome di questa sinergia e del culto di San Nicola, che l'amministrazione omaggia nel mese nicolaiano, abbracciamo il ritorno della Festa dei Popoli nel segno dell'unione non solo ecumenica, ma anche laica e di tradizione. Quest'anno mi piace ricordare che, proprio nel nome di san Nicola, ci sarà anche una speciale contaminazione con la Ars Toto, tra costumi e tradizioni. Credo che nel tempo la Festa dei popoli abbia sempre più accolto progettualità diverse ma affini a quelle con cui è nata, diventando un appuntamento unico nel suo genere in grado di tenere insieme tradizioni e attività culturali di associazioni e realtà che rappresentano le tante tradizioni e culture che convivono nella nostra città».
«Se la Festa dei Popoli esiste - ha detto Francesca Bottalico - è grazie al quotidiano lavoro e impegno di Abusuan e delle tante realtà coinvolte. Credo che quest'anno si tratti di un evento particolarmente importante e altamente simbolico, considerato il momento storico che stiamo vivendo. L'immagine femminile scelta per questa edizione rappresenta le donne e i bambini profughi che nell'ultimo mese sono arrivati in città, entrando nelle nostre case, oltre duecento persone in fuga dagli orrori della guerra. Perciò credo che questa sia una bellissima opportunità per loro, per le scuole, le associazioni, i sindacati, per ciascuno di noi, ognuno mettendo in campo la propria professionalità ma con una visione comune nella quale il dialogo, la musica, la festa sono tutti strumenti per costruire un'identità di popolo comune che coinvolga tutti, ognuno nelle proprie differenze ma anche nelle inevitabili reciprocità».
«Quest'anno la Festa dei popoli - ha concluso padre Mileto - giunta alla sua XVII edizione, è dedicata a padre Giovanni Capaccioni, scomparso recentemente, mentre ai profughi è riferito il sottotitolo della manifestazione "Panahjou - Note di Vita e di Diritti". Per noi comboniani la festa diventa un'occasione ecumenica, capace di entrare in relazione con le diverse culture per creare nuovi ponti e relazioni. Noi comboniani siamo sempre lì dove c'è amore per le culture. I ponti e le relazioni sono per noi esperienze di dialogo, di incontro, di comunione perché collegano i confini, che quindi non rappresentano muri che separano ma elementi che uniscono le genti. La festa diventa perciò un'oasi di interazione tra popoli diversi, capace di arricchirli. Attraverso la musica, i sapori dei cibi, l'arte, infatti, si può comprendere meglio l'animo e la 'bellezza' dell'altro, in un'atmosfera di autentica condivisione e di abbraccio tra comunità. È questo il significato profondo dell'umana unità, concetto caro a padre Capaccioni, e quanto mai valido oggi, in un momento di conflitti che funestano ogni latitudine del pianeta».
Ecco il programma della XVII edizione della Festa dei Popoli:
Venerdì 20 maggio
· alle ore 18.30 la grande festa dedicata alle scuole (Istituto Comprensivo "Nicola Zingarelli-Anna Frank"ad indirizzo musicale, Scuola Secondaria di I grado "Tommaso Fiore", Scuola Secondaria di I grado ad indirizzo musicale "Amedeo D'Aosta").
Sabato 21 maggio
· dalle 10.30 alle 12.15 visite guidate nel centro storico di Bari:" San Nicola, amico di tutti i popoli, per le vie di Bari", a cura dell'associazione Ars Toto -Isola Art.
· dalle ore 17.30 alle 19.30 si terrà il laboratorio Carovana dei Pacifici, a cura del gruppo educhiamoci alla Pace ODV.
· dalle ore 18.30 spazio alle danze e danze in cerchio da tutto il mondo, con le esibizioni del Gruppo Bollywood Bari, associazione Samira OrientalAcademy, Alma Terra e Akshara.
· "Incroci di mani e tessuti": i ragazzi di casa Shalom realizzeranno e venderanno vari oggetti(borse, vasetti, fasce per capelli ecc…).a cura della cooperativa sociale CAPS (Comunità Casa Shalom)
· "Il dovere della gentilezza e della benevolenza verso gli estranei e gli stranieri", riflessione sul superamento dei pregiudizi, a cura di APS Gianni Ballerio
· dalle ore 21.00, musica con i concerti di NIDOJA ànemos, l'Altrocanto, Cama Lila, Gruppo Colpa Delay, Flowers ForBoys e APS Gianni Ballerio con il gruppo Vitruvians.
Domenica 22 maggio
· dalle ore 10 alle ore 18 la grande festa dedicata alle band giovanili, che si alterneranno sul palco: Meschino, Piers, Gasbi, Al-Verde, Marea, Guatemala, Alessandro Porcelli e Cedro.
· dalle ore 17.30 alle 19.30, a cura dell'associazione Circondario, giochi dal mondo (fascia di età 9 - 14 anni)
· dalle ore 18.00 alle 19.30, a cura del Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV, "Libertà che Scelgo", esposizione fotografica dedicata al quartiere Libertà di Bari con il coinvolgimento dei ragazzi (dai 13 ai 18 anni) in una riflessione in merito alle foto esposte.
· dalle ore 18.30 alle 19.30, a cura dell'associazione ArtiDea, danze in cerchio dal mondo
· "Incroci di mani e tessuti": i ragazzi di Casa Shalom realizzeranno e venderanno vari oggetti (borse, vasetti, fasce per capelli ecc…). A cura della cooperativa sociale CAPS (Comunità Casa Shalom)
· dalle ore 18.00 in programma la fase conclusiva della Festa dei Popoli 2022 con i concerti di Radiodervish, Erica Mou, Dario Maltese canta Fabrizio De Andrè e Bande Rumorose, Refugees Welcome Italia.
Mostre
· presso lo stand dell'Associazione ArsToto - Isol ART: "San Nicola nel quotidiano tra costumi e tradizioni", a cura di "Ars Toto - Isol ART", "I figuranti di San Nicola", "Associazione Armeni Apuglia", "Associazione Concordia Populorum", "I custodi della Bellezza", "Panificio Santa Teresa dei Maschi"
· presso lo stand di Centro Missionario -Migrantes -Caritas Diocesi Bari-Bitonto: "Il grido della Terra".
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, per ulteriori informazioni festadeipopoli.bari@gmail.com
Tel. 3663397036
La manifestazione è stata preceduta dall'evento "Aspettando la festa dei Popoli", iniziato lo scorso 2 maggio e che si concluderà giovedì 19 maggio.