Inaugurato il primo tratto della Bari-Matera. Toninelli: «La stessa distanza in metà del tempo»
Questa mattina la cerimonia nei pressi di Torre San Vincenzo, fra Modugno e Toritto. Un'opera lunga 9 chilometri per un investimento da 110 milioni
martedì 2 aprile 2019
12.59
Attesa finita: è stato ufficialmente inaugurato il primo tratto della nuova Strada statale 96 Bari-Matera. Questa mattina la cerimonia alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, nei pressi della piazzola di Torre San Vincenzo. Da domani sarà aperto al traffico veicolare il tratto Modugno-Palo del Colle-Toritto, per un'opera attesa da tantissimo tempo e che inizierà a collegare la Puglia alla Basilicata nell'anno di Matera Capitale della Cultura. La strada sarà costituita da 2 carreggiate da 4 corsie ciascuna, per un'intervento che s'inserisce nel più ampio piano di ammodernamento dell'itinerario interregionale Bari-Altamura-Matera, lambendo i comuni di Modugno, Grumo Appula, Palo del Colle, Binetto e Bitetto.
«Seppure in ritardo di qualche anno - dice Danilo Toninelli - oggi si apre un tratto di una strada che da gennaio 2020 collegherà Bari con Matera in maniera seria. Una strada a quattro corsie, il ché significa metà del tempo che un cittadino normale ci mette per arrivare a Bari da Matera. Tanti pendolari che da Matera e Altamura si recano a Bari per studiare o lavorare avranno più tempo a disposizione per loro stessi».
Un'opera importante, che ha richiesto tempo per essere realizzata e un considerevole investimento economico. L'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini spiega: «Sono 9 chilometri di strada, per una spesa di 110 milioni. In questo tratto sono presenti un viadotto, sei cavalcavia, quattro svincoli e due gallerie artificiali. Siamo arrivati alla fine di un lungo percorso; ci restano altri due interventi per un ammontare complessivo di 51 milioni. Il primo vedrà l'ultimazione a maggio 2019 e poi il completamento dell'intera infrastruttura avverrà nei primi mesi del 2020».
Con la nuova Statale 96, di fatto, Puglia e Basilicata diventano molto più vicine. «Questa strada collega non soltanto Gravina e Poggiorsini (gli ultimi due comuni pugliesi prima del confine lucano) con Matera, ma tutta la Puglia alla Basilicata - prosegue l'assessore regionale al ramo. Con Ferrovie dello Stato stiamo realizzando il raddoppio selettivo della Bari-Matera, che realizzerà un modello di trasporto intermodale: gomma, ferro e aereo. Queste due infrastrutture metteranno in relazione tutta l'area lucana con l'aeroporto di Bari».
Soddisfatto anche il sindaco metropolitano di Bari Antonio Decaro: «Un giorno importante - dice - perché si rafforza il rapporto fra l'area metropolitana di Bari e Matera. Una relazione antica che oggi si consolida; questa infrastruttura non ha solo una valenza trasportistica e urbanistica ma anche sociale. La Bari-Matera tiene insieme due comunità nell'anno in cui Matera diventa capitale europea della Cultura. Un'occasione importante per tutto il Sud: il modo per dimostrare ancora una volta che c'è un Mezzogiorno diverso dallo stereotipo che viene raccontato».
A gettare un'ombra sull'importante giornata per la Puglia e la Basilicata la polemica del ministro Toninelli, che ha sottolineato l'assenza del presidente della Regione Michele Emiliano alla cerimonia. A smorzare i toni è l'assessore Giannini: «Si è dovuto accontentare dell'assessore al ramo perché Emiliano è a Roma per motivi istituzionali e dopodomani sarà a Bruxelles per discutere di decarbonizzaizone. Il ministro avrebbe fatto meglio a evitare le polemiche e a dare rilievo a un momento istituzionale di collaborazione. Noi siamo qui a lavorare da diversi anni, Toninelli è venuto a inaugurare un solo tratto di infrastruttura».
«Seppure in ritardo di qualche anno - dice Danilo Toninelli - oggi si apre un tratto di una strada che da gennaio 2020 collegherà Bari con Matera in maniera seria. Una strada a quattro corsie, il ché significa metà del tempo che un cittadino normale ci mette per arrivare a Bari da Matera. Tanti pendolari che da Matera e Altamura si recano a Bari per studiare o lavorare avranno più tempo a disposizione per loro stessi».
Un'opera importante, che ha richiesto tempo per essere realizzata e un considerevole investimento economico. L'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini spiega: «Sono 9 chilometri di strada, per una spesa di 110 milioni. In questo tratto sono presenti un viadotto, sei cavalcavia, quattro svincoli e due gallerie artificiali. Siamo arrivati alla fine di un lungo percorso; ci restano altri due interventi per un ammontare complessivo di 51 milioni. Il primo vedrà l'ultimazione a maggio 2019 e poi il completamento dell'intera infrastruttura avverrà nei primi mesi del 2020».
Con la nuova Statale 96, di fatto, Puglia e Basilicata diventano molto più vicine. «Questa strada collega non soltanto Gravina e Poggiorsini (gli ultimi due comuni pugliesi prima del confine lucano) con Matera, ma tutta la Puglia alla Basilicata - prosegue l'assessore regionale al ramo. Con Ferrovie dello Stato stiamo realizzando il raddoppio selettivo della Bari-Matera, che realizzerà un modello di trasporto intermodale: gomma, ferro e aereo. Queste due infrastrutture metteranno in relazione tutta l'area lucana con l'aeroporto di Bari».
Soddisfatto anche il sindaco metropolitano di Bari Antonio Decaro: «Un giorno importante - dice - perché si rafforza il rapporto fra l'area metropolitana di Bari e Matera. Una relazione antica che oggi si consolida; questa infrastruttura non ha solo una valenza trasportistica e urbanistica ma anche sociale. La Bari-Matera tiene insieme due comunità nell'anno in cui Matera diventa capitale europea della Cultura. Un'occasione importante per tutto il Sud: il modo per dimostrare ancora una volta che c'è un Mezzogiorno diverso dallo stereotipo che viene raccontato».
A gettare un'ombra sull'importante giornata per la Puglia e la Basilicata la polemica del ministro Toninelli, che ha sottolineato l'assenza del presidente della Regione Michele Emiliano alla cerimonia. A smorzare i toni è l'assessore Giannini: «Si è dovuto accontentare dell'assessore al ramo perché Emiliano è a Roma per motivi istituzionali e dopodomani sarà a Bruxelles per discutere di decarbonizzaizone. Il ministro avrebbe fatto meglio a evitare le polemiche e a dare rilievo a un momento istituzionale di collaborazione. Noi siamo qui a lavorare da diversi anni, Toninelli è venuto a inaugurare un solo tratto di infrastruttura».