A Polignano la nuova edizione de "Il libro possibile", Emiliano e Zaia aprono la prima serata
Il presidente della Regione Veneto ha presentato la sua ultima opera letteraria “I pessimisti non fanno fortuna”
giovedì 6 luglio 2023
8.45
Ha preso il via ieri sera l'edizione 2023 de "Il libro possibile" a Polignano a Mare. Ad aprire la prima serata sono stati Michele Emiliano e Luca Zaia, che sul palco del main stage di piazza Moro, hanno dialogato per presentare l'ultimo libro pubblicato dal presidente della Regione Veneto, dal titolo "I pessimisti non fanno fortuna".
«Devo dare il benvenuto – ha detto Emiliano - al presidente della regione Veneto che è una regione sorella adriatica della Puglia. Una regione con la quale abbiamo fatto insieme anche battaglie molto importanti per la tutela del mare Adriatico e mi riferisco soprattutto al referendum sulle trivelle. Abbiamo spesso visioni comuni, ovviamente con delle eccezioni che riguardano più che il concetto astratto di autonomia la sua effettiva realizzazione, le modalità di realizzazione. Entrambi siamo convinti che maggiori poteri alle regioni sia un fatto positivo. Luca ci sta lavorando da tanti anni a questa opzione e ci vuole arrivare con le intese dell'autonomia differenziata. A me piacerebbe più una riforma costituzionale uguale per tutte le regioni. A parte questo, Veneto e Puglia in Conferenza delle Regioni collaborano su tutto».
«C'è stata una riunione molto importante della Commissione Salute, - ha aggiunto Emiliano - perché abbiamo constatato che lo stesso Ministro della Salute ha richiesto maggiori finanziamenti in sanità, e tutte le regioni quasi all'unanimità stanno valutando se sia il caso di produrre un disegno di legge comune per chiedere per i prossimi tre anni che sia assicurato un finanziamento ulteriore del Fondo Sanitario Nazionale, di almeno quattro miliardi l'anno. È un peccato che sistemi sanitari efficientissimi come quello veneto e come quello pugliese, che sta migliorando a vista d'occhio, siano poi strozzati dalla mancanza di risorse. Anche perché i cittadini chiedono invece che queste risorse arrivino. Il Veneto rappresenta per noi anche un compagno leale. E Zaia lo ha dimostrato in Conferenza delle Regioni quando offrirono al Veneto una presidenza che invece aveva la Regione Puglia, quella della commissione agricoltura. Il presidente mi chiamò e mi disse "io non faccio accordi fregando le altre regioni, anche se tu sei di un'altra parte politica. La lealtà che poi ci ha consentito di affrontare insieme il covid in maniera egregia, è un bene per il Paese intero. Le regioni costituiscono una intesa complessiva sui problemi del Paese che controbilancia alle volte le incertezze del potere centrale».
«Penso positivo è lo slogan di questo festiva - ha dichiarato il presidente Zaia. Direi che l'occasione di dire che dopo la pioggia viene sempre il sereno, lo insegnano le storie delle nostre vite, ma lo insegna la storia in generale. È una comunità, quella mondiale, che ha avuto due cigni neri ravvicinatissimi come il covid e la guerra. Ne verremo fuori ma basta pensare che un paio d'anni fa questa manifestazione non sarebbe stata possibile».
Sul libro, Emiliano ha ricordato che «Ho fatto il magistrato, il sindaco e il presidente della regione. E nel 1988 non sarei andato a Agrigento dove eravamo in tre e uno dei tre era Rosario Livatino se fossi stato pessimista. Zaia secondo me sta sfidando se stesso con questo libro, affrontando discussioni con molta chiarezza. Il presidente Zaia mi sembra sia un fattore di innovazione nella politica italiana, anche quando parla dei flussi migratori, che vanno regolati con la politica: perché in Puglia come in Veneto senza i lavoratori immigrati non si raccoglierebbe nulla nei campi».
«Devo dare il benvenuto – ha detto Emiliano - al presidente della regione Veneto che è una regione sorella adriatica della Puglia. Una regione con la quale abbiamo fatto insieme anche battaglie molto importanti per la tutela del mare Adriatico e mi riferisco soprattutto al referendum sulle trivelle. Abbiamo spesso visioni comuni, ovviamente con delle eccezioni che riguardano più che il concetto astratto di autonomia la sua effettiva realizzazione, le modalità di realizzazione. Entrambi siamo convinti che maggiori poteri alle regioni sia un fatto positivo. Luca ci sta lavorando da tanti anni a questa opzione e ci vuole arrivare con le intese dell'autonomia differenziata. A me piacerebbe più una riforma costituzionale uguale per tutte le regioni. A parte questo, Veneto e Puglia in Conferenza delle Regioni collaborano su tutto».
«C'è stata una riunione molto importante della Commissione Salute, - ha aggiunto Emiliano - perché abbiamo constatato che lo stesso Ministro della Salute ha richiesto maggiori finanziamenti in sanità, e tutte le regioni quasi all'unanimità stanno valutando se sia il caso di produrre un disegno di legge comune per chiedere per i prossimi tre anni che sia assicurato un finanziamento ulteriore del Fondo Sanitario Nazionale, di almeno quattro miliardi l'anno. È un peccato che sistemi sanitari efficientissimi come quello veneto e come quello pugliese, che sta migliorando a vista d'occhio, siano poi strozzati dalla mancanza di risorse. Anche perché i cittadini chiedono invece che queste risorse arrivino. Il Veneto rappresenta per noi anche un compagno leale. E Zaia lo ha dimostrato in Conferenza delle Regioni quando offrirono al Veneto una presidenza che invece aveva la Regione Puglia, quella della commissione agricoltura. Il presidente mi chiamò e mi disse "io non faccio accordi fregando le altre regioni, anche se tu sei di un'altra parte politica. La lealtà che poi ci ha consentito di affrontare insieme il covid in maniera egregia, è un bene per il Paese intero. Le regioni costituiscono una intesa complessiva sui problemi del Paese che controbilancia alle volte le incertezze del potere centrale».
«Penso positivo è lo slogan di questo festiva - ha dichiarato il presidente Zaia. Direi che l'occasione di dire che dopo la pioggia viene sempre il sereno, lo insegnano le storie delle nostre vite, ma lo insegna la storia in generale. È una comunità, quella mondiale, che ha avuto due cigni neri ravvicinatissimi come il covid e la guerra. Ne verremo fuori ma basta pensare che un paio d'anni fa questa manifestazione non sarebbe stata possibile».
Sul libro, Emiliano ha ricordato che «Ho fatto il magistrato, il sindaco e il presidente della regione. E nel 1988 non sarei andato a Agrigento dove eravamo in tre e uno dei tre era Rosario Livatino se fossi stato pessimista. Zaia secondo me sta sfidando se stesso con questo libro, affrontando discussioni con molta chiarezza. Il presidente Zaia mi sembra sia un fattore di innovazione nella politica italiana, anche quando parla dei flussi migratori, che vanno regolati con la politica: perché in Puglia come in Veneto senza i lavoratori immigrati non si raccoglierebbe nulla nei campi».