Abbandono seriale di rifiuti, la polizia di Bari individua uno dei furbetti

Dai controlli sono emerse violazioni di tipo amministrativo e penale

venerdì 11 ottobre 2024
Dopo alcuni giorni di indagini, pedinamenti ed appostamenti è stato individuato, dalla Polizia Locale di Bari, uno degli autori degli abbandoni seriali di rifiuti e ingombranti nel centro storico.

Il conducente e proprietario del veicolo ripreso dalle telecamere cittadine aveva fatto sparire dalla circolazione il motocarro apecar 50cc che utilizzava quasi esclusivamente nell'area della città vecchia.

Ma pazienza e ricerca poi hanno consentito di individuare veicolo e trasgressore in circolazione carico nuovamente di materiale da smaltire illegalmente da qualche altra parte.

I controlli su mezzo e conducente hanno consentito di accertare violazioni sia di carattere amministrativo (Codice della strada) che penale (violazioni al Testo Unico Ambientale, D.Lgs. 152/2006).

Guida senza patente, veicolo senza la prescritta revisione periodica, attività di trasporto di rifiuti (materiale ferroso, materiale elettrico, residui, in legno, frigoriferi e RAEE, materassi e doghe) privo del prescritto Formulario di identificazione dei Rifiuti e attività di trasporto di rifiuti senza essere in possesso della iscrizione all'Albo dei Gestori Ambientali.

Il motocarro è stato sottoposto a sequestro amministrativo per le violazioni al codice della strada e sottoposto a sequestro giudiziario preventivo d'urgenza per le violazioni con rilevanza penale.

Denunciato all'autorità giudiziaria il conducente del veicolo.

Contestate anche le violazioni alle Ordinanze sindacali per i conferimenti irregolari ed abusivi rilevati nel centro storico, sempre qualche giorno fa.

L'autorità giudiziaria (G.I.P.) ha confermato tutte le ipotesi di reato configurate dagli agenti della Polizia Locale e riferite ad una serie di illeciti rilevati nel mese di settembre e di ottobre, ha quindi convalidato il sequestro preventivo eseguito dalla Polizia Locale di Bari, essendo tale misura prevista dall'art 259, comma 2 del D.Lgs. 152/2006 che prevede la confisca obbligatoria del mezzo per i reati relativi al traffico illecito di cui al comma 1 o al trasporto illecito di cui agli artt. 256 e 258, comma 4 del T.U.A., apprezzato, tra l'altro, il periculum in mora, "quale rischio attuale e concreto che la libera disponibilità del bene possa agevolare la commissione di ulteriori fatti costituenti illeciti ambientali, tenuto conto della non occasionalita' dell'attività di trasporto illecita accertata sinora".