Abusi sessuali su una bambina, il dramma a Santo Spirito
Dopo la denuncia dei genitori, i Carabinieri smascherano gruppo di giovani baresi
martedì 4 luglio 2017
10.57
Ieri mattina i Carabinieri di Santo Spirito, al termine di un'articolata e delicata indagine condotta nella zona settentrionale della città, hanno eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di due 17enni baresi, responsabili di aver, unitamente ad un 15enne (direttamente rinviato a giudizio) e a due 13enni, quindi non imputabili, perpetrato ripetuti abusi sessuali ai danni di una bambina di dodici anni.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari, hanno preso le mosse dalla denuncia dei genitori della vittima, che, avendo iniziato a notare un atteggiamento di grande preoccupazione da parte della loro bambina, ne hanno raccolto la confessione e si sono subito rivolti ai Carabinieri. I militari hanno immediatamente avviato le indagini, identificando i primi violentatori e ascoltando, nelle forme dell'audizione protetta, la bambina vittima di abusi. Dopo i primi tiepidi racconti, la confessione: la piccola da mesi era costretta da un gruppo di ragazzi, a subire violenze sessuali di varia natura, sempre in luoghi insalubri e sempre sotto la minaccia della diffusione di un video che la ritraeva durante un rapporto con uno di loro. Secondo quanto accertato dalle indagini, il gruppo, noncurante dei pianti e delle richieste di soccorso della piccola, l'avrebbe costretta più volte a sottostare, a turno, ad ogni richiesta.
Gli accertamenti sono stati svolti dai militari della Stazione con grande cautela e tempestività e sono partiti dalla identificazione dei responsabili, per poi svilupparsi con audizioni protette, accurati sopralluoghi, sommarie informazioni testimoniali di tutti coloro che hanno, anche in minima parte, percepito o avuto sentore delle violenze, nonché mediante immediati accertamenti tecnici sui dispositivi informatici posseduti dai giovanissimi. Con i citati provvedimenti cautelari il Tribunale per i Minorenni di Bari ha posto la parola fine alle enormi sofferenze della bambina.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari, hanno preso le mosse dalla denuncia dei genitori della vittima, che, avendo iniziato a notare un atteggiamento di grande preoccupazione da parte della loro bambina, ne hanno raccolto la confessione e si sono subito rivolti ai Carabinieri. I militari hanno immediatamente avviato le indagini, identificando i primi violentatori e ascoltando, nelle forme dell'audizione protetta, la bambina vittima di abusi. Dopo i primi tiepidi racconti, la confessione: la piccola da mesi era costretta da un gruppo di ragazzi, a subire violenze sessuali di varia natura, sempre in luoghi insalubri e sempre sotto la minaccia della diffusione di un video che la ritraeva durante un rapporto con uno di loro. Secondo quanto accertato dalle indagini, il gruppo, noncurante dei pianti e delle richieste di soccorso della piccola, l'avrebbe costretta più volte a sottostare, a turno, ad ogni richiesta.
Gli accertamenti sono stati svolti dai militari della Stazione con grande cautela e tempestività e sono partiti dalla identificazione dei responsabili, per poi svilupparsi con audizioni protette, accurati sopralluoghi, sommarie informazioni testimoniali di tutti coloro che hanno, anche in minima parte, percepito o avuto sentore delle violenze, nonché mediante immediati accertamenti tecnici sui dispositivi informatici posseduti dai giovanissimi. Con i citati provvedimenti cautelari il Tribunale per i Minorenni di Bari ha posto la parola fine alle enormi sofferenze della bambina.