Accolto il ricorso del bar Piccolo di Bari: il Tar revoca la sospensione
Per i giudici amministrativi le risse sono indicative «del fatto che quel locale sia ubicato in una zona mal frequentata»
venerdì 13 dicembre 2024
23.07
Chiuso solo per due giorni. Gli agenti della Questura di Bari hanno sospeso la licenza del bar Piccolo, eseguendo il provvedimento di chiusura per 15 giorni. Oggi, però, la seconda sezione del Tar di Puglia (presidente Orazio Ciliberti) ha emesso un decreto di accoglimento della richiesta di sospensione del provvedimento.
I giudici, dunque, hanno ordinato la prosecuzione dell'attività, fissando l'udienza al prossimo 14 gennaio. A presentare il ricorso è stato l'avvocato Michele Dionigi che assiste i titolari dell'esercizio commerciale di via Cognetti, al rione Umbertino, contro il provvedimento emesso dal questore Massimo Gambino: dai controlli effettuati dalla Divisione di Polizia Amministrativa è emerso che «l'operatività del pubblico esercizio costituisce pericolo per l'ordine e per la sicurezza pubblica».
Nel corso degli ultimi mesi, infatti, dopo alcuni servizi di osservazione e controlli della Polizia di Stato e dei Carabinieri sono state sequestrate numerose «dosi di sostanze stupefacenti a carico degli avventori del locale», alcuni dei quali «gravati da segnalazioni di polizia e da precedenti penali, nonché assuntori di sostanze stupefacenti», per lo più hashish e marijuana. Non solo: «costante - sempre secondo gli inquirenti baresi - è stato il perpetrarsi di azioni delittuose, tra cui risse».
Proprio su questo punto il Tar della Puglia ha spiegato che, «stando ad una prima delibazione, i reiterati casi di risse verificatisi nel bar della ricorrente - è scritto - non sono, di per sé, indicativi del fatto che quel locale sia un ritrovo di pregiudicati, quanto piuttosto del fatto che esso sia ubicato in una zona mal frequentata».
I giudici, dunque, hanno ordinato la prosecuzione dell'attività, fissando l'udienza al prossimo 14 gennaio. A presentare il ricorso è stato l'avvocato Michele Dionigi che assiste i titolari dell'esercizio commerciale di via Cognetti, al rione Umbertino, contro il provvedimento emesso dal questore Massimo Gambino: dai controlli effettuati dalla Divisione di Polizia Amministrativa è emerso che «l'operatività del pubblico esercizio costituisce pericolo per l'ordine e per la sicurezza pubblica».
Nel corso degli ultimi mesi, infatti, dopo alcuni servizi di osservazione e controlli della Polizia di Stato e dei Carabinieri sono state sequestrate numerose «dosi di sostanze stupefacenti a carico degli avventori del locale», alcuni dei quali «gravati da segnalazioni di polizia e da precedenti penali, nonché assuntori di sostanze stupefacenti», per lo più hashish e marijuana. Non solo: «costante - sempre secondo gli inquirenti baresi - è stato il perpetrarsi di azioni delittuose, tra cui risse».
Proprio su questo punto il Tar della Puglia ha spiegato che, «stando ad una prima delibazione, i reiterati casi di risse verificatisi nel bar della ricorrente - è scritto - non sono, di per sé, indicativi del fatto che quel locale sia un ritrovo di pregiudicati, quanto piuttosto del fatto che esso sia ubicato in una zona mal frequentata».