Acquaviva, il neomelodico che inneggia alla mafia canta alla sagra. Comune ritira il patrocinio
Domenica prossima è in programma l'esibizione di Daniele De Martino alla festa della cipolla rossa. Il sindaco: «Non daremo un centesimo»
domenica 13 ottobre 2019
13.21
Vortice di polemiche sulla sagra del calzone di cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti. Tema della discordia la presenza come ospite musicale di Daniele De Maritino, 23enne cantante neomelodico palermitano particolarmente seguito e cliccato sul web da giovani e giovanissimi. Sul banco degli imputati i testi, cantati in napoletano, del giovane siciliano, che sì parlano di amori tormentati ma anche di mafia e criminalità violenta. L'esibizione è in programma domenica 20 ottobre.
«Quando a settembre ho appreso che in piazza si sarebbe dovuto esibire questo artista - afferma il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, parlando con l'agenzia Ansa - con l'amministrazione ho deciso di non erogare nemmeno un centesimo di contributi, diversamente dagli anni precedenti». Il Comune di Acquaviva ha ritirato il patrocinio gratuito alla manifestazione. Per riottenerlo, Carlucci ha chiesto al comitato organizzatore che dalla scaletta vengano depennati i due brani più allusivi alla criminalità mafiosa e che prima del concerto venga proiettato un videomessaggio con il quale s'intende sottolineare l'impegno della comunità cittadina nella lotta alla mafia.
«Quando a settembre ho appreso che in piazza si sarebbe dovuto esibire questo artista - afferma il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, parlando con l'agenzia Ansa - con l'amministrazione ho deciso di non erogare nemmeno un centesimo di contributi, diversamente dagli anni precedenti». Il Comune di Acquaviva ha ritirato il patrocinio gratuito alla manifestazione. Per riottenerlo, Carlucci ha chiesto al comitato organizzatore che dalla scaletta vengano depennati i due brani più allusivi alla criminalità mafiosa e che prima del concerto venga proiettato un videomessaggio con il quale s'intende sottolineare l'impegno della comunità cittadina nella lotta alla mafia.