Acquaviva, scoperto a rubare un'auto dal carabiniere che andava in caserma. Arrestato 40enne
L'uomo, bitontino in trasferta, stava commettendo il furto con due complici a cui i militari stanno dando la caccia
lunedì 23 settembre 2019
10.48
Stava tentando di rubare un'auto ad Acquaviva delle Fonti, quando è stato scoperto da un carabiniere che passava di lì per raggiungere la caserma e iniziare il turno di lavoro. I miliari hanno arrestato ieri mattina S. G., 40enne bitontino, per concorso in tentato furto di autovettura.
Erano le prime luci dell'alba, quando un carabiniere della locale stazione, mentre si stava recando in caserma per intraprendere il servizio, nel transitare su via Colaninno ha notato un uomo fermo vicino a furgone bianco, e altre due persone che stavano armeggiando all'interno di un'utilitaria parcheggiata nei suoi pressi. Tenuto conto delle circostanze di tempo e di luogo, e avendo intuito che i tre soggetti erano intenti ad asportare la vettura, il militare si è fermato per controllare da vicino quanto stava accadendo. Alla vista del carabiniere, l'uomo che si trovava all'esterno dell'auto e che stava fungendo da palo, dopo aver allarmato i complici è salito a bordo del furgone per allontanarsi in direzione della S.P. 205. Gli altri due soggetti che si trovavano all'interno dell'utilitaria che stavano tentando di asportare, sono scesi velocemente dall'auto per allontanarsi a piedi lungo le vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce.
In quella circostanza il militare, nel rilevare la targa del furgone in fuga da segnalare al 112, ha notato che l'ultimo numero era stato alterato con del nastro adesivo di colore nero. Poco dopo, una pattuglia che era in zona, portatasi prontamente sulla S.P. 205, ha intercettato e bloccato lo stesso furgone. A seguito di una perquisizione veicolare, i militari hanno rinvenuto al suo interno una batteria per avviamento dei motori di autovetture.
Per il conducente, identificato nel 40enne bitontino, è scattato l'arresto e su disposizione della competente A.G. è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio. Da successivi accertamenti sull'utilitaria che stava per essere asportata, i militari hanno constatato che la scatola dello sterzo era stata forzatamente rimossa dal suo alloggiamento, mentre la portiera anteriore destra era stata forzata nella parte superiore. Proseguono le indagini finalizzate alla ricerca ed all'identificazione dei due fuggitivi.
Erano le prime luci dell'alba, quando un carabiniere della locale stazione, mentre si stava recando in caserma per intraprendere il servizio, nel transitare su via Colaninno ha notato un uomo fermo vicino a furgone bianco, e altre due persone che stavano armeggiando all'interno di un'utilitaria parcheggiata nei suoi pressi. Tenuto conto delle circostanze di tempo e di luogo, e avendo intuito che i tre soggetti erano intenti ad asportare la vettura, il militare si è fermato per controllare da vicino quanto stava accadendo. Alla vista del carabiniere, l'uomo che si trovava all'esterno dell'auto e che stava fungendo da palo, dopo aver allarmato i complici è salito a bordo del furgone per allontanarsi in direzione della S.P. 205. Gli altri due soggetti che si trovavano all'interno dell'utilitaria che stavano tentando di asportare, sono scesi velocemente dall'auto per allontanarsi a piedi lungo le vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce.
In quella circostanza il militare, nel rilevare la targa del furgone in fuga da segnalare al 112, ha notato che l'ultimo numero era stato alterato con del nastro adesivo di colore nero. Poco dopo, una pattuglia che era in zona, portatasi prontamente sulla S.P. 205, ha intercettato e bloccato lo stesso furgone. A seguito di una perquisizione veicolare, i militari hanno rinvenuto al suo interno una batteria per avviamento dei motori di autovetture.
Per il conducente, identificato nel 40enne bitontino, è scattato l'arresto e su disposizione della competente A.G. è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio. Da successivi accertamenti sull'utilitaria che stava per essere asportata, i militari hanno constatato che la scatola dello sterzo era stata forzatamente rimossa dal suo alloggiamento, mentre la portiera anteriore destra era stata forzata nella parte superiore. Proseguono le indagini finalizzate alla ricerca ed all'identificazione dei due fuggitivi.