Acquisizione FC Bari 1908, nessun raggiro di Giancaspro ai danni di Paparesta
Conclusa l'inchiesta, la Procura di Bari chiede l'archiviazione del caso
martedì 20 novembre 2018
20.48
Cosmo Giancaspro non operò alcun raggiro né altro reato penale ai danni dell'allora socio Gianluca Paparesta quando nel 2016 acquisì il pacchetto di maggioranza della FC Bari 1908, società che - prima del fallimento dello scorso 16 luglio - deteneva il titolo sportivo della squadra biancorossa. Questa la ricostruzione dei fatti della Procura di Bari che, al termine della lunga indagine, ha chiesto l'archiviazione del procedimento nei confronti di Giancaspro, accusato di usura, estorsione, truffa e falso.
L'inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dal PM Bruna Manganelli, trae origine da una denuncia del novembre 2016 sporta da Paparesta nei confronti di Giancaspro e di alcuni funzionari della Banca Popolare di Bari, di un notaio e di un avvocato.
Secondo la Procura barese, come riporta Ansa, si tratterebbe di vicende senza alcuna rilevanza dal punto di vista penale. Per il magistrato si è trattato di una «Questione societaria e civilistica che merita approfondimento nelle sedi competenti».
Stando a quanto filtra, il legale di Paparesta, Nicola Quaranta, starebbe valutando insieme al suo assistito l'ipotesi di opporsi all'archiviazione.
L'inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dal PM Bruna Manganelli, trae origine da una denuncia del novembre 2016 sporta da Paparesta nei confronti di Giancaspro e di alcuni funzionari della Banca Popolare di Bari, di un notaio e di un avvocato.
Secondo la Procura barese, come riporta Ansa, si tratterebbe di vicende senza alcuna rilevanza dal punto di vista penale. Per il magistrato si è trattato di una «Questione societaria e civilistica che merita approfondimento nelle sedi competenti».
Stando a quanto filtra, il legale di Paparesta, Nicola Quaranta, starebbe valutando insieme al suo assistito l'ipotesi di opporsi all'archiviazione.