Addio a Carla Fracci, a Bari fu madrina della riapertura dell'Auditorium Nino Rota
L'étoile della Scala di Milano se ne va a 84 anni, nel 2011 l'allora sindaco Emiliano le consegnò le chiavi della città
giovedì 27 maggio 2021
12.00
Il mondo della danza piange oggi Carla Fracci. L'étoile della Scala di Milano se ne va a 84 anni a causa di un tumore che l'aveva colpita da tempo.
Molto legata alla città di Bari, nel settembre del 2017 fece da madrina alla riapertura, dopo anni e un lungo contenzioso, dell'Auditorium Nino Rota. Nel 2011 invece, sempre nel nome di Nino Rota, aveva partecipato in città ai festeggiamenti per il centenario della nascita del compositore, ricevendo dall'allora sindaco Michele Emiliano le chiavi della città.
«Ci lascia la madrina della tanto attesa riapertura a Bari dell'auditorium Nino Rota, da sempre legata alla nostra città e in particolare alla memoria del grande compositore italiano, anima del Conservatorio N. Piccinni. Addio alla grande Carla Fracci», scrive in suo ricordo il consigliere delegato alla Cultura – ICO – Biblioteca – Musei della Città Metropolitana, Francesca Pietroforte.
«Oggi ci ha lasciato Carla Fracci, la stella più luminosa della danza del Novecento, una donna straordinaria che nella sua lunga e prestigiosa carriera ha testimoniato in maniera mirabile come la grazia e la leggerezza, la perfezione dei movimenti nascano in verità da un impegno e un sacrificio durissimi - commenta Decaro -. Personalmente la ricorderò per le sue indimenticabili esibizioni sul palcoscenico del Petruzzelli, per il suo impegno per la riapertura del nostro Politeama, per aver accettato con gioia le chiavi della città di Bari nel 2011 e, solo ultima in ordine di tempo, per la serata di riapertura dell'auditorium Nino Rota nel 2017, quando volle essere madrina di un evento fortemente simbolico per la cultura e l'arte nella nostra città. La sua eleganza, la sua intelligenza, il suo spirito acuto e la sua autenticità mancheranno a questa città e a tutto il Paese».
Molto legata alla città di Bari, nel settembre del 2017 fece da madrina alla riapertura, dopo anni e un lungo contenzioso, dell'Auditorium Nino Rota. Nel 2011 invece, sempre nel nome di Nino Rota, aveva partecipato in città ai festeggiamenti per il centenario della nascita del compositore, ricevendo dall'allora sindaco Michele Emiliano le chiavi della città.
«Ci lascia la madrina della tanto attesa riapertura a Bari dell'auditorium Nino Rota, da sempre legata alla nostra città e in particolare alla memoria del grande compositore italiano, anima del Conservatorio N. Piccinni. Addio alla grande Carla Fracci», scrive in suo ricordo il consigliere delegato alla Cultura – ICO – Biblioteca – Musei della Città Metropolitana, Francesca Pietroforte.
«Oggi ci ha lasciato Carla Fracci, la stella più luminosa della danza del Novecento, una donna straordinaria che nella sua lunga e prestigiosa carriera ha testimoniato in maniera mirabile come la grazia e la leggerezza, la perfezione dei movimenti nascano in verità da un impegno e un sacrificio durissimi - commenta Decaro -. Personalmente la ricorderò per le sue indimenticabili esibizioni sul palcoscenico del Petruzzelli, per il suo impegno per la riapertura del nostro Politeama, per aver accettato con gioia le chiavi della città di Bari nel 2011 e, solo ultima in ordine di tempo, per la serata di riapertura dell'auditorium Nino Rota nel 2017, quando volle essere madrina di un evento fortemente simbolico per la cultura e l'arte nella nostra città. La sua eleganza, la sua intelligenza, il suo spirito acuto e la sua autenticità mancheranno a questa città e a tutto il Paese».