Addio a Pietro Conte, Bari piange il titolare di Terranima
Nel 2008 aveva rilevato insieme alla figlia l'attività, tantissimi i messaggi di cordoglio
martedì 9 febbraio 2021
12.17
Il mondo della ristorazione di Bari piange Pietro Conte, raffinato titolare insieme alla figlia Vanessa, del ristorante Terranima in via Putignani.
Se ne va a 73 anni, lasciando sgomenti coloro che lo conoscevano, che oggi non mancano di lasciare per lui via social messaggi di cordoglio e di ricordo. «Un ristoratore che aveva passione per il suo lavoro e rispetto di tutti. Un gran signore, una persona perbene, un caro amico», scrive un suo amico su Facebook. E a lui fanno eco in tanti: «Non ci sono parole, soltanto il ricordo di tante emozioni e racconti di vita condivisi con te. Tu che avevi sempre tempo per un caffè con gli amici. A una bellissima persona, buon viaggio» o le parole del nipote: «Ti ricorderò sempre per la tua allegria, la tua immensa cultura, la tua socievolezza, il tuo spirito imprenditoriale e la tua bontà».
Dal 2008 aveva rilevato l'attività già presente con l'annesso bar, che però causa Covid era chiusa. Un suo ultimo messaggio ai suoi clienti dalla pagina de ristorante recita: «Si possono chiudere saracinesche, serrande, porte, ma non si possono chiudere i cuori e i ricordi. Tra i ricordi più freschi, quello di qualche giorno fa, carico di emozioni e di ben-essere, tra amici venuti a manifestarmi vicinanza e gioia solidale, che ho ricambiato a tavola, a modo mio. Bene: nell'attesa che tutto torni alla normalità, io non chiudo né la terra né l'anima e continuo a pensare ai miei ospiti coi quali voglio mantenere il contatto, utilizzando il filo resistente della speranza, dell'amicizia e della creatività, risorse che continuo a coltivare in linea con la mia storia e nella prospettiva di un ritorno degno della mia mission. A presto, dunque, e restiamo in contatto, in un modo o nell'altro. Intanto voglio rassicurarvi: io non ho affatto perso il vizio dell'accoglienza».
«Ho conosciuto Pietro Conte diversi anni fa nel suo ristorante - scrive l'assessore Carla Palone - abbiamo poi lavorato insieme alla pubblicazione Buonvento di Sabrina Merolla. In quell'occasione ho potuto toccare l'anima di un luogo dove la cultura, l'arte e i sapori della nostra terra si incontravano, nel vero senso della parola. Oggi il Batafobrle, Terranima e la nostra città hanno perso una voce colta e illuminata che mancherà a tutti noi. Buon viaggio, amico mio».
Se ne va a 73 anni, lasciando sgomenti coloro che lo conoscevano, che oggi non mancano di lasciare per lui via social messaggi di cordoglio e di ricordo. «Un ristoratore che aveva passione per il suo lavoro e rispetto di tutti. Un gran signore, una persona perbene, un caro amico», scrive un suo amico su Facebook. E a lui fanno eco in tanti: «Non ci sono parole, soltanto il ricordo di tante emozioni e racconti di vita condivisi con te. Tu che avevi sempre tempo per un caffè con gli amici. A una bellissima persona, buon viaggio» o le parole del nipote: «Ti ricorderò sempre per la tua allegria, la tua immensa cultura, la tua socievolezza, il tuo spirito imprenditoriale e la tua bontà».
Dal 2008 aveva rilevato l'attività già presente con l'annesso bar, che però causa Covid era chiusa. Un suo ultimo messaggio ai suoi clienti dalla pagina de ristorante recita: «Si possono chiudere saracinesche, serrande, porte, ma non si possono chiudere i cuori e i ricordi. Tra i ricordi più freschi, quello di qualche giorno fa, carico di emozioni e di ben-essere, tra amici venuti a manifestarmi vicinanza e gioia solidale, che ho ricambiato a tavola, a modo mio. Bene: nell'attesa che tutto torni alla normalità, io non chiudo né la terra né l'anima e continuo a pensare ai miei ospiti coi quali voglio mantenere il contatto, utilizzando il filo resistente della speranza, dell'amicizia e della creatività, risorse che continuo a coltivare in linea con la mia storia e nella prospettiva di un ritorno degno della mia mission. A presto, dunque, e restiamo in contatto, in un modo o nell'altro. Intanto voglio rassicurarvi: io non ho affatto perso il vizio dell'accoglienza».
«Ho conosciuto Pietro Conte diversi anni fa nel suo ristorante - scrive l'assessore Carla Palone - abbiamo poi lavorato insieme alla pubblicazione Buonvento di Sabrina Merolla. In quell'occasione ho potuto toccare l'anima di un luogo dove la cultura, l'arte e i sapori della nostra terra si incontravano, nel vero senso della parola. Oggi il Batafobrle, Terranima e la nostra città hanno perso una voce colta e illuminata che mancherà a tutti noi. Buon viaggio, amico mio».