Addio a villa Tilde, un'altra dimora Liberty di Bari sparisce per sempre
Le ruspe hanno abbattuto nei giorni scorsi la struttura nonostante le rassicurazioni
giovedì 25 gennaio 2024
10.00
Addio a villa Tilde. Un altro pezzo di storia della città di Bari se n'è andato per sempre, abbattuto dalle ruspe per fare spazio a dei palazzi.
Un'altra delle dimore storiche in stile liberty che svettavano su via Amendola da qualche giorno non c'è più. Anche lei, come villa Vera, è stata abbattuta in nome della modernità, e della volontà di trasformare quello che per qualcuno è un rudere, ma per altri è storia, in palazzi da poter vendere.
Villa Tilde, costruita tra la fine dell'800 e i primi del '900, fino agli anni '50 fu dimora di Clotilde Romano (da cui prese il nome) e della sua famiglia. Qualche anno dopo la sua morte ospitò, fino al 1973, il ristorante "La Serra". Poi, il nipote di Clotilde, Luigi la utilizzò per anni come laboratorio e "museo". Dalla sua morte però, nel 1992, era stata abbandonata
Per anni rimase nascosta dietro un muro, dal quale fu liberata in seguito ai lavori per l'allargamento di via Amendola.
La speranza che non venisse abbattuta, dato che era stato comunicato che era vincolata dalla Sovrintendenza, si è scontrata con le ruspe che l'hanno buttata giù.
Bari continua a non riuscire a preservare la sua storia e a conservare il suo passato.
Un'altra delle dimore storiche in stile liberty che svettavano su via Amendola da qualche giorno non c'è più. Anche lei, come villa Vera, è stata abbattuta in nome della modernità, e della volontà di trasformare quello che per qualcuno è un rudere, ma per altri è storia, in palazzi da poter vendere.
Villa Tilde, costruita tra la fine dell'800 e i primi del '900, fino agli anni '50 fu dimora di Clotilde Romano (da cui prese il nome) e della sua famiglia. Qualche anno dopo la sua morte ospitò, fino al 1973, il ristorante "La Serra". Poi, il nipote di Clotilde, Luigi la utilizzò per anni come laboratorio e "museo". Dalla sua morte però, nel 1992, era stata abbandonata
Per anni rimase nascosta dietro un muro, dal quale fu liberata in seguito ai lavori per l'allargamento di via Amendola.
La speranza che non venisse abbattuta, dato che era stato comunicato che era vincolata dalla Sovrintendenza, si è scontrata con le ruspe che l'hanno buttata giù.
Bari continua a non riuscire a preservare la sua storia e a conservare il suo passato.