Addio alla tendopoli giudiziaria, il governo sospende i procedimenti

Il Consiglio dei Ministri con un provvedimento urgente ha permesso di evitare i rinvii, Bonafede: «Non abbassiamo la guardia»

venerdì 22 giugno 2018 0.31
Un provvedimento urgente che permette di sospendere i termini di tutti i procedimenti giudiziari in atto fino al prossimo 30 settembre, così da poter smantellare la tendopoli ed avere il tempo di trovare l'immobile adatto per trasferire il tribunale barese. Questo quanto deciso ieri dal consiglio dei Ministri e comunicato dal ministro della Giustizia Bonafede che proprio a Bari aveva fatto la sua prima visita istituzionale. Non servono più le tende quindi, nonnservono più i rinvii, tutto è sospeso. Ora si deve lavorare tutti insieme per trovare la soluzione e fare in modo che la giustizia barese abbia di nuovo la sua dignità.

«Oggi il consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che consentirà di smantellare la 'tendopoli' al tribunale di Bari - dichiara il ministro Bonafede - È stata la mia prima visita da ministro, quella a Bari, grazie alla quale ho preso visione di una situazione a dir poco mortificante per tutti gli operatori della giustizia ma anche per tutti i cittadini. Con il provvedimento odierno si sospendono i termini e i procedimenti fino al prossimo 30 settembre. Ciò consentirà di poter smantellare le tensostrutture dove si celebravano solo le udienze di rinvio. Nel mentre stiamo siglando la convenzione che consentirà il trasferimento degli uffici giudiziari in altro stabile, mentre è in dirittura d'arrivo l'individuazione della soluzione-ponte che porrà fine a tutta questa situazione, nata quando nell'edificio che originariamente ospitava gli uffici della Procura e del Tribunale penale si sono verificate criticità strutturali con rischio crollo e il comune di Bari ha revocato l'agibilità. Avevo detto che non ci sarebbe stato bisogno di un commissario, perché ci sono io e lo Stato è presente e pronto a rispondere. Ecco il primo atto. Ma non abbassiamo la guardia finché l'emergenza non sarà del tutto cessata».