Adelfia, finalmente aperto il cavalcaferrovia di FSE fra i rioni Montrone e Canneto
Dopo più di un anno dalla sua realizzazione diventa accessibile l'opera che sovrasta la linea di FSE e che s'inserisce nella riqualificazione dell'alveo torrentizio
martedì 2 aprile 2019
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Il cavalcaferrovia di Adelfia che connette i rioni Montrone e Canneto è finalmente aperto. Dopo un anno dal completamento effettivo dei lavori e dopo una serie infinita di lungaggini burocratiche, di grovigli fra enti diversi, finalmente l'opera, costata 218mila euro, è pronta e fruibile dal pubblico.
Ieri l'inaugurazione alla presenza del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano e del sindaco di Adelfia Giuseppe Cosola, cui Ferrovie Sud Est ha di fatto consegnato l'importante infrastruttura nel piano di mobilità del paese. L'intervento, che s'inserisce nel più ampio progetto in corso di riqualificazione dell'alveo torrentizio (il "canalone" per tutti gli adelfiesi), va di pari passo infatti con l'interramento della linea di FSE, che già da qualche anno nei pressi dell'ormai attivo cavalcaferrovia ha aperto la nuova stazione ferroviaria di Adelfia, con relativo ampio parcheggio di scambio. L'opera, particolarmente attesa dalla popolazione per più di un anno, venne finanziata dalla Regione Puglia con un accordo di programma del 6 agosto del 2002.
«Questo intervento - ha spiegato Emiliano - è stato realizzato grazie alla giusta determinazione che ha saputo superare numerose difficoltà burocratiche che avevano resto questa vicenda molto complessa negli anni. Un ponte è un'opera importante per la sicurezza stradale, per rendere più veloce il transito di mezzi, per salvare la vita di una persona in ambulanza e per tutte quelle piccole e grandi esigenze quotidiane che, appunto, un ponte agevola».
Sulle lungaggini burocratiche e sull'interminabile iter di apertura del cavalcaferrovia è intervenuto anche Vito Antonacci, ex sindaco di Adelfia. «L'evento di apertura è accompagnato da un esagerato tentativo di protagonismo politico - scrive l'ex primo cittadino. Tutto mi sembra francamente un po' inutile e basterebbe un po' di onestà intellettuale, per capire quanto sia infantile il tentativo di alterare la verità. Ciò detto, con la serenità di aver lavorato per un'opera importante - che ricuce i due rioni, inserendosi nel più vasto intervento di interramento della ferrovia e a cui si aggiunge la riqualificazione dell'alveo in corso - auguro a tutti i cittadini una buona inaugurazione. Ai politici tutti, dico, che abbiamo fatto solo il nostro dovere e che, purtroppo, in questo grave ritardo, seppur risolto, non ha "vinto" nessuno, bensì solo l'anomalia burocratica tutta italiana. Su questo, piuttosto, la politica dovrebbe lavorare con sobrietà, con meno rumore e più fatti».
Ieri l'inaugurazione alla presenza del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano e del sindaco di Adelfia Giuseppe Cosola, cui Ferrovie Sud Est ha di fatto consegnato l'importante infrastruttura nel piano di mobilità del paese. L'intervento, che s'inserisce nel più ampio progetto in corso di riqualificazione dell'alveo torrentizio (il "canalone" per tutti gli adelfiesi), va di pari passo infatti con l'interramento della linea di FSE, che già da qualche anno nei pressi dell'ormai attivo cavalcaferrovia ha aperto la nuova stazione ferroviaria di Adelfia, con relativo ampio parcheggio di scambio. L'opera, particolarmente attesa dalla popolazione per più di un anno, venne finanziata dalla Regione Puglia con un accordo di programma del 6 agosto del 2002.
«Questo intervento - ha spiegato Emiliano - è stato realizzato grazie alla giusta determinazione che ha saputo superare numerose difficoltà burocratiche che avevano resto questa vicenda molto complessa negli anni. Un ponte è un'opera importante per la sicurezza stradale, per rendere più veloce il transito di mezzi, per salvare la vita di una persona in ambulanza e per tutte quelle piccole e grandi esigenze quotidiane che, appunto, un ponte agevola».
Sulle lungaggini burocratiche e sull'interminabile iter di apertura del cavalcaferrovia è intervenuto anche Vito Antonacci, ex sindaco di Adelfia. «L'evento di apertura è accompagnato da un esagerato tentativo di protagonismo politico - scrive l'ex primo cittadino. Tutto mi sembra francamente un po' inutile e basterebbe un po' di onestà intellettuale, per capire quanto sia infantile il tentativo di alterare la verità. Ciò detto, con la serenità di aver lavorato per un'opera importante - che ricuce i due rioni, inserendosi nel più vasto intervento di interramento della ferrovia e a cui si aggiunge la riqualificazione dell'alveo in corso - auguro a tutti i cittadini una buona inaugurazione. Ai politici tutti, dico, che abbiamo fatto solo il nostro dovere e che, purtroppo, in questo grave ritardo, seppur risolto, non ha "vinto" nessuno, bensì solo l'anomalia burocratica tutta italiana. Su questo, piuttosto, la politica dovrebbe lavorare con sobrietà, con meno rumore e più fatti».