Admo in piazza a Bari: gli effetti positivi e colorati del volontariato

Sensibilizzazione, tipizzazione e donazione, così si conclude "Match It Now"

lunedì 25 settembre 2017
Si è concluso sabato 23 settembre alle 22:00 l'evento organizzato dall'Associazione Donatori del Midollo Osseo, Match It Now. Due settimane intense che hanno visto tanti volontari studenti e non a lavoro per un obiettivo comune, la sensibilizzazione, per saperne di più sulla donazione del midollo osseo e sulle cellule staminali che riproducono vari elementi del sangue.

In Piazza del Ferrarese come in altre piazze della regione le associazioni di raccolta sangue, il personale dell'autoemoteca ed i medici della tipizzazione tessutale del Policlinico, hanno effettuato i prelievi necessari per essere iscritti nel registro nazionale Ibmdr che consente di essere chiamati se è presente una compatibilità con il proprio gemello genetico che magari è dall'altra parte del mondo e ci potrebbe salvare la vita.

Presente il responsabile ADMO sez. Bari Pietro Lavopa, nella vita è tecnico di laboratorio nel settore meccanico. Volontario in questa occasione. Sin da piccolo si avvicina al mondo della donazione del sangue e passo dopo passo segue un percorso che lo porta a saperne di più sulla donazione del midollo osseo.

Pietro, cosa possiamo dire a chi ha paura della donazione?
«Rischi per il donatore non ci sono, perché è la prima persona ad essere tutelata. Non c'è interesse a far ammalare un altro individuo».

Chi può tipizzarsi?
«Tutti i ragazzi con età compresa tra i 18 ed i 35 anni possono tipizzarsi e prendere informazioni sulla donazione e le cellule staminali. Sul nostro gruppo Facebook ADMO SEZ BARI si può accedere a tutti i contatti dei volontari che sono a disposizione dell'utente ed in settimana li potete trovare presso i centri trasfusionali per la compilazione della modulistica, la tipizzazione e tutte le informazioni su come si può diventare Donatori e Volontari.

Quali sono gli effetti positivi dell'essere Volontario ADMO?
«E' importante far sapere alle ragazze ed i ragazzi, futuri volontari, che se una persona scopre di non avere nessuna possibilità ma poi all'improvviso trova un donatore compatibile grazie al quale può continuare a vivere, penso che non ci sia gratitudine maggiore».