Aeroporto di Bari, arrestato italiano con 700 grammi di Ketamina
L'uomo, originario di Bisceglie ma residente in Germania, era appena sbarcato da Berlino
martedì 23 gennaio 2018
9.34
Finanzieri del Gruppo Bari, unitamente ai Funzionari del locale Ufficio delle Dogane, nell'ambito dell'intensificazione dei controlli svolti presso lo scalo aeroportuale "Karol Wojtyla" hanno rinvenuto e sequestrato circa 700 grammi di Ketamina ed arrestato, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, un giovane di 26 anni, originario di Bisceglie ma residente in Germania, appena sbarcato da un volo proveniente da Berlino. L'espediente adottato dal trafficante per superare la fitta "rete" dei controlli, è stato quello di nascondere lo stupefacente in alcune anonime confezioni di crema corpo trasportate in valigia.
La Ketamina si presenta spesso come un liquido, che dopo essere riscaldato assume la forma di una polverina biancastra, in altri casi, come in quello in questione, si presenta sotto forma di cristalli; si tratta in origine di un anestetico usato a scopo clinico o veterinario che ha preso recentemente piede nel nord Europa come stupefacente, venendo assunto per inalazione o intramuscolare, provoca come effetto la percezione alterata del proprio corpo e dell'ambiente circostante.
Non è il primo sequestro del genere nell'Aeroporto di Bari, infatti nel settembre 2016 fu sequestrato oltre un chilogrammo della medesima sostanza trasportata al seguito da un soggetto napoletano proveniente dall'Olanda. Al termine dell'operazione il corriere è stato tratto in arreso ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Sono in corso approfondimenti investigativi per individuare i destinatari dello stupefacente.
La Ketamina si presenta spesso come un liquido, che dopo essere riscaldato assume la forma di una polverina biancastra, in altri casi, come in quello in questione, si presenta sotto forma di cristalli; si tratta in origine di un anestetico usato a scopo clinico o veterinario che ha preso recentemente piede nel nord Europa come stupefacente, venendo assunto per inalazione o intramuscolare, provoca come effetto la percezione alterata del proprio corpo e dell'ambiente circostante.
Non è il primo sequestro del genere nell'Aeroporto di Bari, infatti nel settembre 2016 fu sequestrato oltre un chilogrammo della medesima sostanza trasportata al seguito da un soggetto napoletano proveniente dall'Olanda. Al termine dell'operazione il corriere è stato tratto in arreso ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Sono in corso approfondimenti investigativi per individuare i destinatari dello stupefacente.