Aggressione al comandante dei vigili di Capurso, arrestati due allevatori
Alla base della violenza due contravvenzioni elevate a loro carico per aver fatto transitare gli animali in città
venerdì 10 gennaio 2020
10.26
Due allevatori sono stati arrestati per l'aggressione al comandante della polizia locale di Capurso avvenuta lo scorso inizio di dicembre. L'accusa nei confronti di P.M, 26enne, già agli arresti domiciliari per altra causa e del genitore P.G, 53enne, è di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, minaccia e lesioni personali.
Il grave episodio era avvenuto all'interno degli uffici della polizia locale, dove i due allevatori si erano recati per protestare a seguito di due contravvenzione elevate a loro carico poiché avevano violato l'ordinanza sindacale che vieta il transito degli animali da pascolo all'interno del centro abitato. Nella circostanza, le proteste dei due uomini degeneravano in un alterco violento durante il quale proferivano diverse minacce di morte, nei confronti del comandante dei vigili e del sindaco di Capurso. Dalle parole, i due allevatori, passavano poi ad una vera e propria aggressione fisica nei confronti del comandante, il quale subiva diverse contusioni e lesioni traumatiche giudicate guaribili in 7 giorni. I due erano poi fuggiti a piedi e si erano resi irreperibili per diversi giorni. Le immediate indagini, svolte dai carabinieri, sotto la direzione della procura della Repubblica di Bari, permettevano, in brevissimo tempo, di ricostruire l'intera vicenda e di acquisire tutti gli elementi probatori che hanno portato all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare subito eseguita dai militari operanti.
Inoltre, nel corso della notte del 28 dicembre scorso, il 26enne P.M. era stato già arrestato in flagranza dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, alle 03.30 circa, era stato notato da una pattuglia mentre transitava a piedi in largo San Francesco. Alla vista dei militari, il 26enne assumeva un atteggiamento sospetto e sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare veniva trovato in possesso di 50 dosi di cocaina per un peso di 25 grammi circa, nonché della somma contante di 570 euro, ritenuta il provento dell'illecita attività di spaccio. Nella circostanza il 26enne veniva portato alla casa circondariale di Bari e, nei giorni successivi, sottoposto agli arresti domiciliari.
Nei giorni successivi all'aggressione, i militari della compagnia di Triggiano e della stazione di Capurso, congiuntamente con personale del N.I.L. e del N.A.S. di Bari, avevano eseguito una verifica all'allevamento della famiglia P.G., a seguito della quale, il titolare, era stato denunciato per furto di energia elettrica, avendo eseguito un allaccio abusivo alla rete elettrica per l'alimentazione dei locali adibiti a stalla per cui gli sono state comminate sanzioni amministrative, complessivamente per un ammontare di circa 3 mila euro, poiché è stata rilevata la presenza di un lavoratore in nero e, nel piano seminterrato della sua abitazione, per aver allestito un laboratorio per la produzione abusiva di prodotti caseari. Il laboratorio abusivo è stato sequestrato unitamente a circa 50 Kg di prodotti.
Il grave episodio era avvenuto all'interno degli uffici della polizia locale, dove i due allevatori si erano recati per protestare a seguito di due contravvenzione elevate a loro carico poiché avevano violato l'ordinanza sindacale che vieta il transito degli animali da pascolo all'interno del centro abitato. Nella circostanza, le proteste dei due uomini degeneravano in un alterco violento durante il quale proferivano diverse minacce di morte, nei confronti del comandante dei vigili e del sindaco di Capurso. Dalle parole, i due allevatori, passavano poi ad una vera e propria aggressione fisica nei confronti del comandante, il quale subiva diverse contusioni e lesioni traumatiche giudicate guaribili in 7 giorni. I due erano poi fuggiti a piedi e si erano resi irreperibili per diversi giorni. Le immediate indagini, svolte dai carabinieri, sotto la direzione della procura della Repubblica di Bari, permettevano, in brevissimo tempo, di ricostruire l'intera vicenda e di acquisire tutti gli elementi probatori che hanno portato all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare subito eseguita dai militari operanti.
Inoltre, nel corso della notte del 28 dicembre scorso, il 26enne P.M. era stato già arrestato in flagranza dai carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, alle 03.30 circa, era stato notato da una pattuglia mentre transitava a piedi in largo San Francesco. Alla vista dei militari, il 26enne assumeva un atteggiamento sospetto e sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare veniva trovato in possesso di 50 dosi di cocaina per un peso di 25 grammi circa, nonché della somma contante di 570 euro, ritenuta il provento dell'illecita attività di spaccio. Nella circostanza il 26enne veniva portato alla casa circondariale di Bari e, nei giorni successivi, sottoposto agli arresti domiciliari.
Nei giorni successivi all'aggressione, i militari della compagnia di Triggiano e della stazione di Capurso, congiuntamente con personale del N.I.L. e del N.A.S. di Bari, avevano eseguito una verifica all'allevamento della famiglia P.G., a seguito della quale, il titolare, era stato denunciato per furto di energia elettrica, avendo eseguito un allaccio abusivo alla rete elettrica per l'alimentazione dei locali adibiti a stalla per cui gli sono state comminate sanzioni amministrative, complessivamente per un ammontare di circa 3 mila euro, poiché è stata rilevata la presenza di un lavoratore in nero e, nel piano seminterrato della sua abitazione, per aver allestito un laboratorio per la produzione abusiva di prodotti caseari. Il laboratorio abusivo è stato sequestrato unitamente a circa 50 Kg di prodotti.