Aggressione al medico del Di Venere, la nota di Cgil e Camera del Lavoro
La presa di posizione e la richiesta di un tavolo urgente in Prefettura
giovedì 23 gennaio 2025
12.43
"Nell'esprimere piena ed incondizionata solidarietà al medico vittima ieri di una brutale aggressione nel pronto soccorso dell'ospedale Di Venere, crediamo sia giunto il momento di dare una svolta vera a questa drammatica situazione".
È quanto affermano in una nota congiunta la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Domenico Ficco.
"Nell'esprimere piena e incondizionata solidarietà al medico vittima ieri di una brutale aggressione nel pronto soccorso dell'ospedale Di Venere, crediamo sia giunto il momento di dare una svolta vera a questa drammatica situazione".
È quanto affermano in una nota congiunta la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Domenico Ficco.
"Nonostante le iniziative pur importanti messe in campo da Regione Puglia e dalle aziende ospedaliere – ricordano i due dirigenti sindacali – a partire dalla legge contro le aggressioni, a fronte di una massiccia affluenza di persone, prevalentemente codici verdi o bianchi, si è registrata l'impossibilità materiale di fornire risposte in tempi celeri risposte all'utenza. Serve una immissione urgente e massiva di personale medico, di comparto e soprattutto di supporto. Così come va potenziata ed estesa la rete della medicina territoriale".
Medici ed operatori sanitari, concludono Remini e Ficco, "vanno messi nelle condizioni di lavorare meglio e lavorare bene, in un modello di sanità integrata e non interamente scaricata su ospedali e su medicina d'urgenza. Per questo chiediamo alla Regione Puglia di fare presto e fare bene e chiederemo un tavolo urgente in prefettura con tutti gli attori coinvolti utile a fermare lo stillicidio cui sono sottoposti gli operatori sanitari nella nostra città".
Accanto a questo, "continuiamo a contestare un modello, fortemente voluto dal governo nazionale, che invece di investire sulla sanità pubblica continua a tagliare sui fondi di finanziamento al SSN e trova quale unica soluzione la detassazione di straordinari e prestazioni aggiuntive".
È quanto affermano in una nota congiunta la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Domenico Ficco.
"Nell'esprimere piena e incondizionata solidarietà al medico vittima ieri di una brutale aggressione nel pronto soccorso dell'ospedale Di Venere, crediamo sia giunto il momento di dare una svolta vera a questa drammatica situazione".
È quanto affermano in una nota congiunta la segretaria generale della Fp Cgil di Bari, Ileana Remini, e il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Domenico Ficco.
"Nonostante le iniziative pur importanti messe in campo da Regione Puglia e dalle aziende ospedaliere – ricordano i due dirigenti sindacali – a partire dalla legge contro le aggressioni, a fronte di una massiccia affluenza di persone, prevalentemente codici verdi o bianchi, si è registrata l'impossibilità materiale di fornire risposte in tempi celeri risposte all'utenza. Serve una immissione urgente e massiva di personale medico, di comparto e soprattutto di supporto. Così come va potenziata ed estesa la rete della medicina territoriale".
Medici ed operatori sanitari, concludono Remini e Ficco, "vanno messi nelle condizioni di lavorare meglio e lavorare bene, in un modello di sanità integrata e non interamente scaricata su ospedali e su medicina d'urgenza. Per questo chiediamo alla Regione Puglia di fare presto e fare bene e chiederemo un tavolo urgente in prefettura con tutti gli attori coinvolti utile a fermare lo stillicidio cui sono sottoposti gli operatori sanitari nella nostra città".
Accanto a questo, "continuiamo a contestare un modello, fortemente voluto dal governo nazionale, che invece di investire sulla sanità pubblica continua a tagliare sui fondi di finanziamento al SSN e trova quale unica soluzione la detassazione di straordinari e prestazioni aggiuntive".