Al Miulli il parto di una mamma positiva al Covid, lei e il piccolo stanno bene
Il delicato cesareo si è svolto secondo le procedure di sicurezza previste dal protocollo. Il piccolo è negativo al tampone
giovedì 9 aprile 2020
17.54
Una storia a lieto fine all'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, dove mercoledì 8 aprile una donna di 33 anni, positiva al Covid-19, ha partorito il suo quarto figlio. Il delicato cesareo è avvenuto nella sala parto Covid appositamente attrezzata all'interno del nosocomio ecclesiastico, uno spazio sicuro per lo svolgimento della procedura chirurgica e separato sia dalla "zona verde" (in cui sono presenti le mamme non infette) sia in quella "grigia" (dove avvengono gli accertamenti dei casi sospetti). Il neonato, ora affidato alle cure dei neonatologi, è risultato negativo al primo tampone e resterà in isolamento fino a sabato, quando verrà effettuato il secondo tampone.
Il lieto evento si è concretizzato grazie al coordinamento fra l'ospedale Miulli, la Asl Bari e l'azienda Policlinico di Bari, così da assicurare alla paziente tutte le attenzioni necessarie, a partire dall'organizzazione del trasporto con ambulanza dedicata per arrivare alla solerte cura dell'intero reparto. Il lavoro si è svolto in coordinamento fra ginecologi, anestesisti e ostetriche nonché grazie all'attenzione, in funzione infettiva, dei neonatologi nei confronti del piccolo.
Il parto rappresenta anche un momento di straordinaria felicità per la famiglia della neomamma, che attualmente deve fronteggiare il difficile momento dovuto alla positività al Coronavirus sia del padre che dei tre figli, rispettivamente un bimbo di sei anni e due gemelline di 18 mesi.
Il lieto evento si è concretizzato grazie al coordinamento fra l'ospedale Miulli, la Asl Bari e l'azienda Policlinico di Bari, così da assicurare alla paziente tutte le attenzioni necessarie, a partire dall'organizzazione del trasporto con ambulanza dedicata per arrivare alla solerte cura dell'intero reparto. Il lavoro si è svolto in coordinamento fra ginecologi, anestesisti e ostetriche nonché grazie all'attenzione, in funzione infettiva, dei neonatologi nei confronti del piccolo.
Il parto rappresenta anche un momento di straordinaria felicità per la famiglia della neomamma, che attualmente deve fronteggiare il difficile momento dovuto alla positività al Coronavirus sia del padre che dei tre figli, rispettivamente un bimbo di sei anni e due gemelline di 18 mesi.