Alfabetizzazione digitale a Bari, Iacovone: "Necessaria per comunicare con le Pa"

13 punti di facilitazione nei vari municipi. I dati del progetto spiegati dalla vicesindaca

lunedì 18 novembre 2024 11.19
A cura di Rosanna Luise
I giovani sono nativi digitali ma pochi di loro sanno effettuare un pagamento "PagoPa" per l'iscrizione all'università o pagare tramite smartphone una contravvenzione. I più grandi, invece, sono più abituati a pagare tasse e multe ma non hanno la piena dimestichezza dei portali e del potenziale di questi strumenti.

Con i suoi 13 punti di facilitazione digitale sparsi nei vari municipi, Bari punta all'alfabetizzazione digitale dei cittadini. Piccoli passi che, partendo dall'uso dei dispositivi elettronici, hanno come obiettivo quello di garantire al pubblico una completa dimestichezza di questi strumenti.

Tra le finalità anche quelle di: facilitare le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni, ridurre le liste di attesa agli sportelli, fornire più risposte e un dialogo continuo con i cittadini che hanno bisogno di informazioni specifiche e soprattutto renderli autonomi nell'utilizzo delle tecnologie.

"Il comune di Bari – spiega Giovanna Iacovone, vicesindaca - ha avvertito proprio l'esigenza di molta parte della popolazione che consiste nell'avvicinarsi agli strumenti digitali per utilizzare e accedere ai servizi offerti dal comune. Abbiamo notato che, nonostante una parziale confidenza con internet e i vari canali social, quando il cittadino si avvicina ai servizi digitali del comune ha qualche difficoltà e quindi abbiamo partecipato ad un avviso regionale per attivare una serie di punti di facilitazione digitale, ovvero dei luoghi funzionali e pensati per promuovere l'inclusione e l'alfabetizzazione digitale grazie al supporto di operatori qualificati".

Dall'inizio del progetto si possono trarre già i primi dati su frequenza, servizi più richiesti e fasce di popolazione che si sono avvicinati allo sportello.

"Tra gli utenti – commenta la Iacovone con dati alla mano - le donne sono quelle che hanno usufruito di più di questi servizi. Invece per quanto riguarda le fasce d'età c'è stata una maggiore partecipazione di quella compresa tra i 30 e i 54 anni anche se c'è stata l'affluenza anche di ragazzi dai 18 ai 29 anni".

Un dato spiegato dal fatto che, nonostante i giovani passino molto tempo su internet, i ragazzi passano del tempo per intrattenersi o per socializzare ma non per usare i servizi pubblici.

"La fetta più grossa di partecipanti – conclude – è stata quella rappresentata dai dipendenti, studenti e non occupati".

L'apertura degli sportelli è stata resa possibile grazie a un finanziamento di 520.000 euro ottenuto in risposta all'avviso pubblico, rivolto ai Comuni, per la realizzazione della Rete regionale dei Punti di facilitazione digitale promosso dalla Regione Puglia e finanziato con risorse del PNNR - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza - Componente 1 - Asse 1 - Misura 1.7.2 "Reti di facilitazione digitale" (CUP Progetto del Comune di Bari J99I23000810006).

Coloro che vorranno avvalersi del servizio di facilitazione digitale offerto dagli URP potranno prenotare: