All'Anmic Bari sei maglie della serie A anni '90, saranno usate in una raccolta fondi benefica
Un dono che arriva all'associazione che cura i diritti dei disabili dal dottor Amendola, medico della SSC Bari
mercoledì 30 novembre 2022
L'ANMIC è l'ente nazionale che per legge (d.p.r. 23/12/1978) ha il compito di tutelare e di rappresentare in Italia i diritti dei cittadini con disabilità.
La sede di Bari sta portando avanti una serie di progetti e di iniziative sul territorio per aiutare e sostenere le persone con disabilità.
In questo contesto entra in campo, indirettamente, anche la squadra calcistica del Bari. L'ente ha ricevuto dal dottor Ferdinando Amendola, medico sociale della SSC Bari, sei magliette giocate di calciatori della Serie A.
Si tratta di sei casacche indossate da giocatori che hanno preso parte al campionato di Serie A negli anni novanta: Pasquale Padalino, che ha giocato nella Fiorentina dal 1995 al 2000, Leonardo Colucci, in forza al Verona dal 1996 al 2002, Milan Rapaić, giocatore del Perugia dal 1996 al 2000, Gianluca Grassadonia, al Cagliari nel 1996 e poi dal 1997 al 2003, Mauro Bonomi, giocatore del Torino dal 1997 al 2001 e Alex Pinardi, centrocampista dell'Atalanta dal 1998 al 2004.
Un dono, queIlo del Dott. Amendola, per supportare concretamente le attività dell'ANMIC e offrire delle possibilità a chi ne ha avute meno dalla vita; questa donazione infatti sarà oggetto di un evento benefico per la raccolta di fondi da destinare a progetti e interventi a favore di persone con disabilità.
Le magliette, come dichiarato dallo stesso Amendola, emozionato mentre le consegnava al Presidente ANMIC Bari Michele Caradonna, gli sono state regalate da Luigi Garzya, capitano della squadra dal 1996 al 2000. "Quando finiva una partita, negli anni in cui la SSC Bari giocava in serie A, - racconta Amendola - il giocatore scambiava la sua maglietta con quella degli avversari. Poi ha deciso di regalarne qualcuna anche a me", ha ribadito commosso il medico sociale.
Amendola, negli anni del suo mandato, ha messo da parte un piccolo tesoro che ha deciso di donare all'ANMIC di Bari. Un modo per ricordare, ancora una volta, come lo sport può incontrare il mondo della disabilità.
Michele Caradonna, Presidente Provinciale ANMIC Bari: "Apprezzo il gesto del dott. Amendola. Un dono che è un riconoscimento per l'ANMIC Provinciale di Bari e per il suo impegno sul territorio e che sicuramente rappresenterà un utile supporto per le nostre attività e per le nostre iniziative. Dopo aver consultato il nostro ufficio legale, decideremo se organizzare un'asta benefica o se organizzare un evento in cui metteremo a disposizione le magliette per chi vorrà fare un acquisto solidale".
Donare all'ANMIC non è solo un gesto generoso, ma è anche un modo per supportare moltissime persone in difficoltà, che hanno bisogno di aiuto e di sostegno.
Si può sostenere l'ente anche con una semplice donazione economica. Basta andare sul sito di ANMIC Bari - www.anmicbari.com e consultare la sezione "sostienici", oppure contattarci tramite email scrivendo a: info@anmicbari.it.
La sede di Bari sta portando avanti una serie di progetti e di iniziative sul territorio per aiutare e sostenere le persone con disabilità.
In questo contesto entra in campo, indirettamente, anche la squadra calcistica del Bari. L'ente ha ricevuto dal dottor Ferdinando Amendola, medico sociale della SSC Bari, sei magliette giocate di calciatori della Serie A.
Si tratta di sei casacche indossate da giocatori che hanno preso parte al campionato di Serie A negli anni novanta: Pasquale Padalino, che ha giocato nella Fiorentina dal 1995 al 2000, Leonardo Colucci, in forza al Verona dal 1996 al 2002, Milan Rapaić, giocatore del Perugia dal 1996 al 2000, Gianluca Grassadonia, al Cagliari nel 1996 e poi dal 1997 al 2003, Mauro Bonomi, giocatore del Torino dal 1997 al 2001 e Alex Pinardi, centrocampista dell'Atalanta dal 1998 al 2004.
Un dono, queIlo del Dott. Amendola, per supportare concretamente le attività dell'ANMIC e offrire delle possibilità a chi ne ha avute meno dalla vita; questa donazione infatti sarà oggetto di un evento benefico per la raccolta di fondi da destinare a progetti e interventi a favore di persone con disabilità.
Le magliette, come dichiarato dallo stesso Amendola, emozionato mentre le consegnava al Presidente ANMIC Bari Michele Caradonna, gli sono state regalate da Luigi Garzya, capitano della squadra dal 1996 al 2000. "Quando finiva una partita, negli anni in cui la SSC Bari giocava in serie A, - racconta Amendola - il giocatore scambiava la sua maglietta con quella degli avversari. Poi ha deciso di regalarne qualcuna anche a me", ha ribadito commosso il medico sociale.
Amendola, negli anni del suo mandato, ha messo da parte un piccolo tesoro che ha deciso di donare all'ANMIC di Bari. Un modo per ricordare, ancora una volta, come lo sport può incontrare il mondo della disabilità.
Michele Caradonna, Presidente Provinciale ANMIC Bari: "Apprezzo il gesto del dott. Amendola. Un dono che è un riconoscimento per l'ANMIC Provinciale di Bari e per il suo impegno sul territorio e che sicuramente rappresenterà un utile supporto per le nostre attività e per le nostre iniziative. Dopo aver consultato il nostro ufficio legale, decideremo se organizzare un'asta benefica o se organizzare un evento in cui metteremo a disposizione le magliette per chi vorrà fare un acquisto solidale".
Donare all'ANMIC non è solo un gesto generoso, ma è anche un modo per supportare moltissime persone in difficoltà, che hanno bisogno di aiuto e di sostegno.
Si può sostenere l'ente anche con una semplice donazione economica. Basta andare sul sito di ANMIC Bari - www.anmicbari.com e consultare la sezione "sostienici", oppure contattarci tramite email scrivendo a: info@anmicbari.it.