Sagre del cardoncello nel mirino dei Carabinieri forestali. Sequestrati 200 chili di alimenti
Dal finto baccalà ai formaggi, passando per dolci e salumi. Nei comuni murginai tre denunce e sanzioni per un valore di 10.000 Euro
martedì 27 novembre 2018
13.02
Si è appena concluso il periodo delle sagre del fungo cardoncello, prodotto particolarmente diffuso nell'Alta Murgia, manifestazioni attenzionate dai militari del Reparto Carabinieri Parco Alta Murgia di Altamura per reprimere l'illegalità in materia di sicurezza agroalimentare sui prodotti allestiti negli stand e offerti in vendita ai visitatori.
Controlli a tappeto sono stati operati dai Carabinieri forestali nei giorni scorsi nei comuni di Ruvo, Gravina, Spinazzola, Minervino e Cassano delle Murge. In totale, tre soggetti sono stati deferiti alla competente Magistratura di Trani per frode nell'esercizio del commercio, mentre 200 kg di vari prodotti alimentari sono stati posti sotto sequestro. Elevate anche sanzioni amministrative per circa 10 mila Euro.
Dalle ispezioni dei militari, diretti dal Maggiore Giuliano Palomba, è emerso che alcuni espositori vendevano merci alimentari, principalmente salumi, formaggi e dolci privi di qualsivoglia etichetta e quindi in assenza di tracciabilità sulla loro origine.
In un caso, addirittura, il commerciante fraudolento spacciava per baccalà il filetto di molva, pesce dal valore commerciale e qualitativo decisamente inferiore, traendo così in chiaro inganno il consumatore.
Le verifiche hanno anche interessato il settore biologico, smascherando frutti di melagrana dichiarati "bio" ma privi della certificazione rilasciata dai competenti organismi di controllo. Anche in materia di alimenti DOP (Di Origine Protetta), i militari hanno accertato un utilizzo fraudolento del marchio abusivamente applicato a preparati di pistacchio commercializzati per pistacchio di Bronte DOP, al fine di attrarre l'interesse dell'acquirente.
La visita dei militari ai numerosi stand ha permesso anche di accertare diversi casi in cui i prodotti erano esposti o conservati in condizioni che non garantivano adeguate protezioni igieniche e sanitarie. Tutti casi e fattispecie giuridiche in netto contrasto con i regolamenti Europei e con la specifica normativa di settore tendente a salvaguardare il consumatore.
Controlli a tappeto sono stati operati dai Carabinieri forestali nei giorni scorsi nei comuni di Ruvo, Gravina, Spinazzola, Minervino e Cassano delle Murge. In totale, tre soggetti sono stati deferiti alla competente Magistratura di Trani per frode nell'esercizio del commercio, mentre 200 kg di vari prodotti alimentari sono stati posti sotto sequestro. Elevate anche sanzioni amministrative per circa 10 mila Euro.
Dalle ispezioni dei militari, diretti dal Maggiore Giuliano Palomba, è emerso che alcuni espositori vendevano merci alimentari, principalmente salumi, formaggi e dolci privi di qualsivoglia etichetta e quindi in assenza di tracciabilità sulla loro origine.
In un caso, addirittura, il commerciante fraudolento spacciava per baccalà il filetto di molva, pesce dal valore commerciale e qualitativo decisamente inferiore, traendo così in chiaro inganno il consumatore.
Le verifiche hanno anche interessato il settore biologico, smascherando frutti di melagrana dichiarati "bio" ma privi della certificazione rilasciata dai competenti organismi di controllo. Anche in materia di alimenti DOP (Di Origine Protetta), i militari hanno accertato un utilizzo fraudolento del marchio abusivamente applicato a preparati di pistacchio commercializzati per pistacchio di Bronte DOP, al fine di attrarre l'interesse dell'acquirente.
La visita dei militari ai numerosi stand ha permesso anche di accertare diversi casi in cui i prodotti erano esposti o conservati in condizioni che non garantivano adeguate protezioni igieniche e sanitarie. Tutti casi e fattispecie giuridiche in netto contrasto con i regolamenti Europei e con la specifica normativa di settore tendente a salvaguardare il consumatore.