Altamura, 3mila quintali di granturco mal conservato. Maxi sequestro in un mangimificio
L'operazione dei carabinieri forestali. Il prodotto proveniva dall'Ucraina e presentava diverse muffe e alterazioni
martedì 20 agosto 2019
10.38
Maxi operazione dei carabinieri forestali del reparto Parco nazionale dell'Alta Murgia di Altamura, che hanno scoperto e sequestrato circa 3mila quintali di granturco al termine di una specifica attività ispettiva a carico di un mangimificio con sede ad Altamura.
Il provvedimento si è reso necessario per le diverse irregolarità riscontrate e attinenti alla cattiva conservazione dei prodotti, al fine di tutelare la sicurezza alimentare ed evitare effetti nocivi sul benessere degli animali. Infatti, le ispezioni al deposito della ditta hanno evidenziato che le masse di granturco, di provenienza ucraina, presentavano evidenti alterazioni con muffe e variazione cromatiche dei chicchi, come pure l'inidoneità dei locali con pavimentazione e strutture non rifinite, presenza diffusa di umidità, ragnatele e volativi, pertanto inidonei allo stoccaggio della merce.
Inosservanze in netto contrasto con le specifiche disposizioni di legge e con i regolamenti europei che hanno così permesso ai militri di porre sotto sequestro parte della merce in deposito, circa 3mila quintali, a far emettere dal competente servizio tecnico della Asl di Altamura il provvedimento di sospensione dell'attività di deposito e commercio dei mangimi, nonché a elevare sanzione amministrative per oltre 4mila euro.
Il provvedimento si è reso necessario per le diverse irregolarità riscontrate e attinenti alla cattiva conservazione dei prodotti, al fine di tutelare la sicurezza alimentare ed evitare effetti nocivi sul benessere degli animali. Infatti, le ispezioni al deposito della ditta hanno evidenziato che le masse di granturco, di provenienza ucraina, presentavano evidenti alterazioni con muffe e variazione cromatiche dei chicchi, come pure l'inidoneità dei locali con pavimentazione e strutture non rifinite, presenza diffusa di umidità, ragnatele e volativi, pertanto inidonei allo stoccaggio della merce.
Inosservanze in netto contrasto con le specifiche disposizioni di legge e con i regolamenti europei che hanno così permesso ai militri di porre sotto sequestro parte della merce in deposito, circa 3mila quintali, a far emettere dal competente servizio tecnico della Asl di Altamura il provvedimento di sospensione dell'attività di deposito e commercio dei mangimi, nonché a elevare sanzione amministrative per oltre 4mila euro.