Altamura, controlli in un grossista di alcolici: scoperti tredici lavoratori in nero
La guardia di finanza ha elevato sanzioni amministrative nei confronti dell'azienda. Dopo il blitz delle fiamme gialle l'assunzione
venerdì 20 settembre 2019
9.59
Controlli della guardia di finanza in una società a responsabilità limitata con sede operativa ad Altamura, attiva nel settore del commercio all'ingrosso di bevande alcoliche. Le Fiamme Gialle altamurane hanno individuato tredici lavoratori impegnati in operazioni di imbottigliamento e magazzinaggio delle bevande che sono risultati impiegati completamente "in nero". Ciò in quanto - dai riscontri effettuati mediante l'utilizzo delle banche dati in uso al corpo militare - l'impresa non aveva provveduto ad alcuna preventiva comunicazione dell'instaurazione dei rapporti di lavoro nonché ai connessi adempimenti fiscali e contributivi.
I militari hanno proceduto - oltre alla constatazione dei rilievi di natura fiscale - ad accertare le violazioni correlate all'impiego di lavoratori senza la preventiva comunicazione da parte del datore, per le quali la normativa di riferimento prevede una sanzione amministrativa che va da 1.800 euro a 10.800 euro per ciascun lavoratore irregolare che non abbia superato, però, i 30 giorni di effettivo impiego. Sanzione, questa, che può raggiungere i 43.200 euro per ciascun lavoratore qualora sia impiegato per oltre 60 giorni di effettivo lavoro. È stata, inoltre, proposta la sospensione dell'attività commerciale, in quanto la manodopera "in nero" è risultata superiore alla soglia percentuale prevista dalla legge per far scattare il provvedimento cautelativo.
A seguito della diffida effettuata al rappresentante legale della società a regolarizzare le inosservanze riscontrate, quest'ultimo ha provveduto all'assunzione dei lavoratori già "in nero" con contratto part-time a tempo indeterminato.
I militari hanno proceduto - oltre alla constatazione dei rilievi di natura fiscale - ad accertare le violazioni correlate all'impiego di lavoratori senza la preventiva comunicazione da parte del datore, per le quali la normativa di riferimento prevede una sanzione amministrativa che va da 1.800 euro a 10.800 euro per ciascun lavoratore irregolare che non abbia superato, però, i 30 giorni di effettivo impiego. Sanzione, questa, che può raggiungere i 43.200 euro per ciascun lavoratore qualora sia impiegato per oltre 60 giorni di effettivo lavoro. È stata, inoltre, proposta la sospensione dell'attività commerciale, in quanto la manodopera "in nero" è risultata superiore alla soglia percentuale prevista dalla legge per far scattare il provvedimento cautelativo.
A seguito della diffida effettuata al rappresentante legale della società a regolarizzare le inosservanze riscontrate, quest'ultimo ha provveduto all'assunzione dei lavoratori già "in nero" con contratto part-time a tempo indeterminato.