Altamura, sequestrati beni per 450.000 Euro a un pluripregiudicato
L'uomo è ritenuto socialmente pericoloso. Il provvedimento eseguito dalla GdF interessa 1 abitazione e 4 terreni
lunedì 21 maggio 2018
12.41
I finanzieri della Compagnia di Altamura, a seguito di complesse indagini patrimoniali, hanno dato esecuzione al provvedimento, disposto dal Tribunale di Bari - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, nei confronti di un pluripregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S.
All'uomo sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di circa 450.000 Euro, consistenti in un'abitazione e quattro terreni, risultati in possesso di un soggetto considerato "socialmente pericoloso" nell'accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia relativi a reiterate condotte illecite quali traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione.
Le indagini economico-patrimoniali svolte dalle Fiamme Gialle hanno permesso agli inquirenti di dimostrare da un lato la pericolosità sociale del soggetto, e dall'altro la sproporzione tra le fonti di reddito "ufficiali" e la reale capacità economica sua e del suo nucleo familiare.
Un altro duro colpo inferto dalle Forze dell'Ordine alla criminalità organizzata diffusa sul territorio. I metodi investigativi, infatti, hanno ormai da tempo evidenziato l'importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, allo scopo di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una "perdita di immagine e di prestigio" agli occhi dei loro sodali.
L'obiettivo è il contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l'aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni criminali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nell'economia legale.
All'uomo sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di circa 450.000 Euro, consistenti in un'abitazione e quattro terreni, risultati in possesso di un soggetto considerato "socialmente pericoloso" nell'accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia relativi a reiterate condotte illecite quali traffico di sostanze stupefacenti e ricettazione.
Le indagini economico-patrimoniali svolte dalle Fiamme Gialle hanno permesso agli inquirenti di dimostrare da un lato la pericolosità sociale del soggetto, e dall'altro la sproporzione tra le fonti di reddito "ufficiali" e la reale capacità economica sua e del suo nucleo familiare.
Un altro duro colpo inferto dalle Forze dell'Ordine alla criminalità organizzata diffusa sul territorio. I metodi investigativi, infatti, hanno ormai da tempo evidenziato l'importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, allo scopo di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una "perdita di immagine e di prestigio" agli occhi dei loro sodali.
L'obiettivo è il contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l'aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni criminali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nell'economia legale.