Amtab, l'opposizione vuole una commissione d'inchiesta la maggioranza dice No
Antonio Decaro: «Entro fine anno altri nuovi mezzi, situazione migliorata rispetto a quattro anni fa»
lunedì 4 giugno 2018
19.31
Una commissione d'inchiesta sull'Amtab. Questa la richiesta di 12 consiglieri comunali fatta nel pomeriggio durante il consiglio in Aula Dalfino. Proposta bocciata alla votazione, con 13 favorevoli e 17 contrari. La richiesta si basava, stando a quanto sostenuto dai consiglieri proponenti, sui disservizi dell'azienda del trasporto pubblico barese e sui problemi riscontrati anche con i nuovi mezzi. Proposta bocciata in quanto ritenuta dalla maggioranza non necessaria, dato che si sta lavorando per migliorare e i disservizi si ritiene siano dovuti principalmente al parco mezzi ancora troppo vecchio.
In merito è intervenuto durante la discussione il consigliere di maggioranza, Marco Bronzini, sottolineando come tale richiesta non fosse necessaria in quanto: in questi 14 anni di amministrazione di centro-sinistra il servizio è migliorato, sono aumentati i mezzi a disposizione, e sono anche aumentati i km a disposizione dell'azienda a livello regionale. Sono, inoltre stati introdotti diversi sistemi di nuova generazione, come la possibilità di fare i biglietti digitali, oltre ad essere aumentata l'attenzione contro l'abusivismo. La strada è ancora lunga, ma una commissione d'inchiesta non sarebbe produttiva, anzi creerebbe solo confusione. Necessario, piuttosto analizzare i singoli fenomeni di malfunzionamento e cercare di comprenderne le cause e capire come porre rimedio a tali situazioni».
«Da quanto emerso dalla discussione in aula – è intervenuto in merito il sindaco, Antonio Decaro – sembra che tutti noi viviamo in un paese in cui il trasporto pubblico funziona, purtroppo non è così. In Italia il trasporto pubblico ha problemi, da Roma in giù le aziende di trasporto pubblico sono al collasso. L'Amtab per nostra fortuna è in positivo, anche grazie alle entrate dovute alla sosta, che oggi possono essere investite nel trasporto pubblico, proprio per pagare con il comportamento negativo di chi usa l'auto per andare in centro il comportamento virtuoso di chi utilizza i mezzi pubblici. Solo 4 anni fa erano molti i problemi, oggi possiamo dire che la situazione è migliorata. Voglio ricordare che nel 2014 i mezzi più nuovi erano del 2009, abbiamo dovuto comprare autobus usati da Trieste che erano anch'essi del 2009. Oggi abbiamo potuto sostituire gran parte del parco mezzi, ma sono ancora troppi gli autobus vecchi che contiamo di riuscire a sostituire entro la fine dell'anno. Ogni giorno sono più di 7 gli autobus che si fermano, ma su 140 sono comunque una percentuale accettabile che miriamo a diminuire con i nuovi acquisti, altri 10 bus nuovi arriveranno proprio a giugno. Personalmente, mi sono sempre esposto in prima persona per questa problematica, e ritengo che ci sia molto da fare, ma che comunque i problemi siano diminuiti».
Il primo firmatario della richiesta, Michele Picaro, reagisce al rifiuto dicendo: «Prendo atto dell'orientamento della maggioranza che preferisce continuare a mettere la polvere sotto il tappeto e non vuole che ci sia trasparenza nelle partecipate. Oggi il consiglio comunale ha perso una grande occasione, quella di dare risposte ai cittadini e, soprattutto, proporre delle soluzioni. Personalmente, proseguirò la mia battaglia con denunce e proposte, per offrire un servizio di trasporto pubblico locale degno di una città capoluogo di Regione». E a lui fa eco Michele Caradonna, che sottolinea: «Dispiace che il sindaco invece di dare un taglio politico serio si sia limitato ad elencare i problemi e abbia voluto così declassare il problema. Tanto valeva fare un consiglio con dei periti che avrebbero potuto illustrare tutto nel dettaglio».
In merito è intervenuto durante la discussione il consigliere di maggioranza, Marco Bronzini, sottolineando come tale richiesta non fosse necessaria in quanto: in questi 14 anni di amministrazione di centro-sinistra il servizio è migliorato, sono aumentati i mezzi a disposizione, e sono anche aumentati i km a disposizione dell'azienda a livello regionale. Sono, inoltre stati introdotti diversi sistemi di nuova generazione, come la possibilità di fare i biglietti digitali, oltre ad essere aumentata l'attenzione contro l'abusivismo. La strada è ancora lunga, ma una commissione d'inchiesta non sarebbe produttiva, anzi creerebbe solo confusione. Necessario, piuttosto analizzare i singoli fenomeni di malfunzionamento e cercare di comprenderne le cause e capire come porre rimedio a tali situazioni».
«Da quanto emerso dalla discussione in aula – è intervenuto in merito il sindaco, Antonio Decaro – sembra che tutti noi viviamo in un paese in cui il trasporto pubblico funziona, purtroppo non è così. In Italia il trasporto pubblico ha problemi, da Roma in giù le aziende di trasporto pubblico sono al collasso. L'Amtab per nostra fortuna è in positivo, anche grazie alle entrate dovute alla sosta, che oggi possono essere investite nel trasporto pubblico, proprio per pagare con il comportamento negativo di chi usa l'auto per andare in centro il comportamento virtuoso di chi utilizza i mezzi pubblici. Solo 4 anni fa erano molti i problemi, oggi possiamo dire che la situazione è migliorata. Voglio ricordare che nel 2014 i mezzi più nuovi erano del 2009, abbiamo dovuto comprare autobus usati da Trieste che erano anch'essi del 2009. Oggi abbiamo potuto sostituire gran parte del parco mezzi, ma sono ancora troppi gli autobus vecchi che contiamo di riuscire a sostituire entro la fine dell'anno. Ogni giorno sono più di 7 gli autobus che si fermano, ma su 140 sono comunque una percentuale accettabile che miriamo a diminuire con i nuovi acquisti, altri 10 bus nuovi arriveranno proprio a giugno. Personalmente, mi sono sempre esposto in prima persona per questa problematica, e ritengo che ci sia molto da fare, ma che comunque i problemi siano diminuiti».
Il primo firmatario della richiesta, Michele Picaro, reagisce al rifiuto dicendo: «Prendo atto dell'orientamento della maggioranza che preferisce continuare a mettere la polvere sotto il tappeto e non vuole che ci sia trasparenza nelle partecipate. Oggi il consiglio comunale ha perso una grande occasione, quella di dare risposte ai cittadini e, soprattutto, proporre delle soluzioni. Personalmente, proseguirò la mia battaglia con denunce e proposte, per offrire un servizio di trasporto pubblico locale degno di una città capoluogo di Regione». E a lui fa eco Michele Caradonna, che sottolinea: «Dispiace che il sindaco invece di dare un taglio politico serio si sia limitato ad elencare i problemi e abbia voluto così declassare il problema. Tanto valeva fare un consiglio con dei periti che avrebbero potuto illustrare tutto nel dettaglio».