Ancora feriti tra le forze dell’ordine al C.A.R.A di Bari
Il sindacato di Polizia CONSAP sul piede di guerra
sabato 1 luglio 2017
13.49
"E' ora di mettere un punto su questa situazione che, se continua ad essere trascurata dalle Istituzioni, rischia di trasformarsi in tragedia": questo è il commento del Segretario CONSAP di Bari Uccio Persia. Non è bastata la sassaiola del 26 giugno scorso che ha fatto otto feriti tra le forze dell'ordine per prendere seri provvedimenti. Neanche due giorni dopo, esattamente il 28 sera, ancora uno scontro delle forze dell'ordine con un nigeriano che pretendeva di accedere al centro privo di documenti che si è concluso con sette giorni di prognosi per i due poliziotti intervenuti.
"La situazione è diventata davvero insostenibile prosegue Uccio Persia. Un C.A.R.A. che ha raggiunto 1900 ospiti quando ne poteva contenere al massimo 1000 è una responsabilità. Il business dell'accoglienza vale più della vita degli operatori impiegati in servizio al centro? Onestamente non credo. Abbiamo segnalato più volte al Questore di Bari la questione sicurezza del Cara. Abbiamo sollecitato più volte al Questore la necessità di aumentare l'impiego di personale al centro... Nessuna risposta, nessun incremento. Mi domando: dove sono quei signori che durante le campagne elettorali parlano di sicurezza? Noi della CONSAP vi aspettiamo, prima che ci scappi il morto".
"La situazione è diventata davvero insostenibile prosegue Uccio Persia. Un C.A.R.A. che ha raggiunto 1900 ospiti quando ne poteva contenere al massimo 1000 è una responsabilità. Il business dell'accoglienza vale più della vita degli operatori impiegati in servizio al centro? Onestamente non credo. Abbiamo segnalato più volte al Questore di Bari la questione sicurezza del Cara. Abbiamo sollecitato più volte al Questore la necessità di aumentare l'impiego di personale al centro... Nessuna risposta, nessun incremento. Mi domando: dove sono quei signori che durante le campagne elettorali parlano di sicurezza? Noi della CONSAP vi aspettiamo, prima che ci scappi il morto".