Ancora polemiche sul nuovo iper di San Pasquale, i 5Stelle presentano esposto alla Corte dei Conti e in Procura
I consiglieri uscenti Mangano e Colella: "Il Comune ha permutato l'ex Faville della Fibronit perdendo 5 milioni di euro"
giovedì 20 giugno 2019
18.02
Sulla costruzione del nuovo supermercato Eurospin (https://www.bariviva.it/notizie/un-nuovo-colosso-del-food-presto-vicino-alla-mater-dei-e-polemica/) in via Demetrio Marin, il M5S cittadino vuole vederci chiaro è ha inviato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica ed all'Anticorruzione per un potenziale danno erariale a seguito di permuta di un bene del patrimonio comunale.
Ad annunciarlo stamattina nel corso di una conferenza stampa sono stati i consiglieri uscenti Sabino Mangano e Francesco Colella.
Il Comune di Bari avrebbe effettuato una permuta alla pari dell'area di via Demetrio Marin, comprensiva di cambio di destinazione d'uso da verde pubblico ad area destinata ad attività produttive, valutando il proprio suolo 560.000,00 euro, esattamemte quanto valutato l'ex capannone commerciale Faville presente nell'area ex Fibronit, di proprietà prima della banca Unicredit e successivamente venduto ad una società privata, la MAGI Srl, che a sua volta ha venduto l'area di via Demetrio Marin alla Eurospin Puglia Srl per 5.500.000,00 di euro.
"Un plusvalenza incredibile - dicono i consiglieri pentastellati - se consideriamo che la stessa MAGI Srl nasce 6 giorni prima dell'acquisto del ex capannone Faville, quindi dopo che Unicredit e Comune avenano avviato le procedure per la permuta. Alcune domande sorgono spontanee: risultano dunque corretti i valori attribuiti alla proprietà comunale? Come può una proprietà manterere lo stesso valore variando la destinazione urbanistica (dovrebbe aumentare!) Vi erano altre proprietà nelle disponibilità del Comune di Bari con la stessa destinazione d'uso urbanistica senza variare quella di via Marin destinata a verde (in una zona già carente di spazi verdi ma con forte presenza di cubature commerciali)? Se proprio il Comune voleva "disfarsi" dell'area di via Marin, non avrebbe potuto alienare la stessa al valore di Euro 5.500.000,00 piuttosto che "generare indirettamente" una plusvalenza ad una società privata nata quasi a conclusione degli iter degli accordi di permuta e che dopo 5 mesi rivende la stessa a circa 10 volte il valore di "acquisto"?"
Poi Mangano e Collella ripercorrono, carte alla mano, la vicenda.
La Società MCC Mediocredito Centrale SpA, poi Unicredit S.p.A., era proprietaria di un immobile (ex Faville) e della relativa area di sedime, ubicata in Bari alla via Caldarola, con destinazione "attrezzature tecnologiche". In data 17/07/2008 (proposta protocollata presso gli uffici della Ripartizione Tutela dell'Ambiente - Igiene - Sanità), la suddetta Società chiedeva di permutare l'immobile di interesse pubblico con aree di proprietà comunale, con potenzialità edificatoria paritetica, verificando: cubatura, superficie e destinazione d'uso. Nello specifico, l'intervento prevedeva la permuta dell'immobile suddetto - inserito nel progetto del parco ex Fibronit - a fronte dell'acquisizione di un'area di proprietà del Comune di Bari, previa variante al PRG: da "verde di quartiere" ad area ad "attività produttive secondarie di tipo B" dell'area da permutare; in data 31/01/2008 (prot. n.28873), l'Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile comunicava alla Società MCC Mediocredito Centrale SpA le aree di proprietà comunale stabilite dalla Giunta Municipale da considerare quale contropartita nella permuta per acquisire l'immobile di via Caldarola (ex Faville). Nello specifico venivano individuate le aree di proprietà comunale al Fg. 50 del Catasto Terreni del Comune di Bari, p.lle: 576, 199, 9, 8, 77, 251, 578, 579 e parte delle p.lle 78, 147, 10. (via Demetrio Marin); in data 26/03/2010 (prot. n.79567), la Ripartizione Tutela Ambiente-Sanità Igiene, a fronte di un'analisi economica del rapporto costi-benefici, stabiliva la sostanziale equivalenza di valore economico tra gli immobili oggetto della permuta. Il valore veniva così stimato: euro 1.730.730,00 per l'area della proprietà privata (area ex Faville Fibronit) ed euro 1.705.760,00 per l'area della proprietà pubblica (area via Marin); Seguono missive di sollecito della banca al Comune per comprendere l'effettivo interesse nel portare a termine la permuta. Con missiva della Ripartizione Infrastrutture, Viabilità ed Opere Pubbliche (prot. n. 181516) del 02/08/2016, veniva inviato alla Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata il Verbale dell'Agenzia del Demanio – Commissione per la verifica di congruità delle valutazioni tecnico – economiche – estimative del 27/07/2016. Tale verbale attestava il parere di congruità della valutazione effettuata dallo stesso ufficio in euro 560.000,00 dell'immobile ex Faville; con deliberazione di G.C. n. 688 del 16.10.2017 veniva approvato il "Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari Comune di Bari"- Triennio 2018 – 2020, nel quale erano ricompresi i suoli su citati con la nuova valutazione economica; con nota dell'8/11/2017 (prot. n. 278280), la Ripartizione Patrimonio comunicava che, a seguito di operazione di stima, il più probabile valore di mercato dei suoli fosse pari ad Euro 553.290,00; con atto di compravendita del 20/11/2017 la Unicredit S.p.A. vendeva alla società "MAGI s.r.l." (costituita il 14/11/2017) la piena proprietà dell'immobile sito in Bari alla via Caldarola n. 13/A, riportato nel Catasto Fabbricati del Comune di Bari, per l'importo di Euro 525.000,00;
con delibera di G.C. n. 17 del 25.01.2018 veniva deliberato il piano delle alienazioni immobiliari Comune di Bari che prevedeva l'alienazione dell'area di via Marin.
In data 24/07/2018 veniva sottoscritto atto di permuta tra Comune di Bari e la MAGI srl., riguardante le proprietà oggetto del procedimento amministrativo, con valutazione paritaria; in data 28/12/2018 la MAGI srl e la Eurospin Puglia srl stipulavano atto di compravendita. Nello specifico la MAGI srl trasferiva la piena proprietà ad Eurospin Puglia srl l'area di via Marin (quella dello scambio alla pari, valutata precedentemente Euro 560.000,00) ad Eurospin Puglia Srl per Euro 5.500.000,00 (in fase di costruzione). Si attendono ora sviluppi da parte sia della Corte dei Conti che della Procura.
Ad annunciarlo stamattina nel corso di una conferenza stampa sono stati i consiglieri uscenti Sabino Mangano e Francesco Colella.
Il Comune di Bari avrebbe effettuato una permuta alla pari dell'area di via Demetrio Marin, comprensiva di cambio di destinazione d'uso da verde pubblico ad area destinata ad attività produttive, valutando il proprio suolo 560.000,00 euro, esattamemte quanto valutato l'ex capannone commerciale Faville presente nell'area ex Fibronit, di proprietà prima della banca Unicredit e successivamente venduto ad una società privata, la MAGI Srl, che a sua volta ha venduto l'area di via Demetrio Marin alla Eurospin Puglia Srl per 5.500.000,00 di euro.
"Un plusvalenza incredibile - dicono i consiglieri pentastellati - se consideriamo che la stessa MAGI Srl nasce 6 giorni prima dell'acquisto del ex capannone Faville, quindi dopo che Unicredit e Comune avenano avviato le procedure per la permuta. Alcune domande sorgono spontanee: risultano dunque corretti i valori attribuiti alla proprietà comunale? Come può una proprietà manterere lo stesso valore variando la destinazione urbanistica (dovrebbe aumentare!) Vi erano altre proprietà nelle disponibilità del Comune di Bari con la stessa destinazione d'uso urbanistica senza variare quella di via Marin destinata a verde (in una zona già carente di spazi verdi ma con forte presenza di cubature commerciali)? Se proprio il Comune voleva "disfarsi" dell'area di via Marin, non avrebbe potuto alienare la stessa al valore di Euro 5.500.000,00 piuttosto che "generare indirettamente" una plusvalenza ad una società privata nata quasi a conclusione degli iter degli accordi di permuta e che dopo 5 mesi rivende la stessa a circa 10 volte il valore di "acquisto"?"
Poi Mangano e Collella ripercorrono, carte alla mano, la vicenda.
La Società MCC Mediocredito Centrale SpA, poi Unicredit S.p.A., era proprietaria di un immobile (ex Faville) e della relativa area di sedime, ubicata in Bari alla via Caldarola, con destinazione "attrezzature tecnologiche". In data 17/07/2008 (proposta protocollata presso gli uffici della Ripartizione Tutela dell'Ambiente - Igiene - Sanità), la suddetta Società chiedeva di permutare l'immobile di interesse pubblico con aree di proprietà comunale, con potenzialità edificatoria paritetica, verificando: cubatura, superficie e destinazione d'uso. Nello specifico, l'intervento prevedeva la permuta dell'immobile suddetto - inserito nel progetto del parco ex Fibronit - a fronte dell'acquisizione di un'area di proprietà del Comune di Bari, previa variante al PRG: da "verde di quartiere" ad area ad "attività produttive secondarie di tipo B" dell'area da permutare; in data 31/01/2008 (prot. n.28873), l'Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile comunicava alla Società MCC Mediocredito Centrale SpA le aree di proprietà comunale stabilite dalla Giunta Municipale da considerare quale contropartita nella permuta per acquisire l'immobile di via Caldarola (ex Faville). Nello specifico venivano individuate le aree di proprietà comunale al Fg. 50 del Catasto Terreni del Comune di Bari, p.lle: 576, 199, 9, 8, 77, 251, 578, 579 e parte delle p.lle 78, 147, 10. (via Demetrio Marin); in data 26/03/2010 (prot. n.79567), la Ripartizione Tutela Ambiente-Sanità Igiene, a fronte di un'analisi economica del rapporto costi-benefici, stabiliva la sostanziale equivalenza di valore economico tra gli immobili oggetto della permuta. Il valore veniva così stimato: euro 1.730.730,00 per l'area della proprietà privata (area ex Faville Fibronit) ed euro 1.705.760,00 per l'area della proprietà pubblica (area via Marin); Seguono missive di sollecito della banca al Comune per comprendere l'effettivo interesse nel portare a termine la permuta. Con missiva della Ripartizione Infrastrutture, Viabilità ed Opere Pubbliche (prot. n. 181516) del 02/08/2016, veniva inviato alla Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata il Verbale dell'Agenzia del Demanio – Commissione per la verifica di congruità delle valutazioni tecnico – economiche – estimative del 27/07/2016. Tale verbale attestava il parere di congruità della valutazione effettuata dallo stesso ufficio in euro 560.000,00 dell'immobile ex Faville; con deliberazione di G.C. n. 688 del 16.10.2017 veniva approvato il "Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari Comune di Bari"- Triennio 2018 – 2020, nel quale erano ricompresi i suoli su citati con la nuova valutazione economica; con nota dell'8/11/2017 (prot. n. 278280), la Ripartizione Patrimonio comunicava che, a seguito di operazione di stima, il più probabile valore di mercato dei suoli fosse pari ad Euro 553.290,00; con atto di compravendita del 20/11/2017 la Unicredit S.p.A. vendeva alla società "MAGI s.r.l." (costituita il 14/11/2017) la piena proprietà dell'immobile sito in Bari alla via Caldarola n. 13/A, riportato nel Catasto Fabbricati del Comune di Bari, per l'importo di Euro 525.000,00;
con delibera di G.C. n. 17 del 25.01.2018 veniva deliberato il piano delle alienazioni immobiliari Comune di Bari che prevedeva l'alienazione dell'area di via Marin.
In data 24/07/2018 veniva sottoscritto atto di permuta tra Comune di Bari e la MAGI srl., riguardante le proprietà oggetto del procedimento amministrativo, con valutazione paritaria; in data 28/12/2018 la MAGI srl e la Eurospin Puglia srl stipulavano atto di compravendita. Nello specifico la MAGI srl trasferiva la piena proprietà ad Eurospin Puglia srl l'area di via Marin (quella dello scambio alla pari, valutata precedentemente Euro 560.000,00) ad Eurospin Puglia Srl per Euro 5.500.000,00 (in fase di costruzione). Si attendono ora sviluppi da parte sia della Corte dei Conti che della Procura.