Apertura discoteche e movida, Decaro: «Governo ci dia una mano con i controlli»

Stamattina la riunione dei sindaci metropolitani con il ministro Lamorgese. Sul tavolo la connessione fra forze dell'ordine e polizie locali

mercoledì 10 giugno 2020 15.17
Si avvicina la data di lunedì 15 giugno, in cui è fissata la riapertura delle discoteche. Luoghi da controllare che si aggiungono a quelli già attivi della movida nelle singole città, e in particolar modo in quelle più grandi.

Stamattina i sindaci metropolitani di Roma, Virginia Raggi, Milano, Beppe Sala, Napoli, Luigi de Magistris, Torino, Chiara Appendino, Palermo, Leoluca Orlando, Bologna, Virginio Merola, Genova, Marco Bucci, Firenze, Dario Nardella – che è anche coordinatore dei sindaci metropolitani – Bari, Antonio Decaro, Catania, Salvo Pogliese, Venezia, Luigi Brugnaro, Messina, Cateno De Luca, Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e Cagliari, Paolo Truzzu, hanno incontrato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, per fare il punto della situazione.

I sindaci chiedono norme per ripristinare il loro potere di ordinanza, sterilizzato nella fase di emergenza, e quelle che devono consentire alla polizia locale di collaborare efficacemente con le forze dell'ordine statali. Quello del presidio del territorio è un tema rilevante in questa fase di restrizioni per far rispettare il distanziamento sociale, soprattutto nella vita serale e notturna, ma anche in generale.

Il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ha sottolineato che i sindaci non possono gestire gli effetti e i controlli derivanti da decisioni assunte in posti molto lontani dal territorio. «Quando il governo ci ha chiesto una mano ci siamo stati. Ora ci aspettiamo che il governo faccia lo stesso con noi: servono risorse e norme necessarie per gestire la situazione della ripartenza nelle nostre città».

«La collaborazione sperimentata in questi mesi – ha osservato Nardella nel suo ruolo di coordinatore dei sindaci metropolitani – può rappresentare un modello utile in questa fase, la gestione dell'uscita dall'emergenza, e in quella di sviluppo e rilancio economico e di contrasto alla illegalità e all'usura». Nardella ha quindi citato i patti metropolitani per la legalità, flessibili e a burocrazia zero, che possono essere un valido strumento per la ripresa. Ha ribadito la necessità di completare l'attuazione del disegno di sale operative comuni tra polizie locali e forze dell'ordine statali e di accesso, per gli agenti municipali, alle banche dati. Ha sottolineato l'importanza di un rafforzamento delle responsabilità nel comitato metropolitano istituito dalla legge Minniti, che è il luogo in cui individuare le strategie e adottare le politiche integrate necessarie per innalzare le condizioni di sicurezza nelle città.

Lamorgese ha risposto impegnandosi a portare al tavolo con i sindaci metropolitani, che sarà riconvocato a breve, una proposta complessiva, un pacchetto di norme da far approvare sia sul rafforzamento degli organici della polizia locale, sia di modifica delle regole per i Comuni in dissesto e predissesto. «Questo lungo e costruttivo confronto ha consentito a voi amministratori locali di evidenziare la necessità di adottare interventi normativi e operativi ritenuti indispensabili per rafforzare l'attività delle polizie locali e assicurare la più efficace collaborazione con le forze di polizia – ha rilevato Lamorgese. In particolare avete segnalate le esigenze di ottimizzare l'interconnessione delle sale operative e l'accesso alle banche dati, di consentire nuove assunzioni di personale e di incrementare la possibilità di fare ricorso a prestazioni di lavoro straordinario. Ringrazio tutti i sindaci per la preziosa attività svolta in questa situazione di grave sofferenza economica e sociale, e mi impegno a sviluppare un confronto continuo e costruttivo per gestire al meglio, soprattutto in questa fase di riapertura delle attività economiche, il modello della sicurezza integrata anche attraverso la sottoscrizione di specifici patti per la legalità».

Il ministro ha preso atto della richiesta dei sindaci di rafforzare i controlli serali e notturni nei quartieri della "movida", sottolineando la necessità di proseguire la stretta collaborazione con le amministrazioni locali e rilevando l'importanza dell'attività di sensibilizzazione per indurre comportamenti responsabili capaci di evitare il rischio di una ripresa del contagio. E ha rinnovato l'impegno del Viminale a dare adeguato sostegno a tutti gli enti locali anche attraverso incontri operativi periodici per condividere le strategie in tema di sicurezza nelle grandi città ed elaborare proposte per la presentazione in tempi rapidi di un pacchetto normativo da valutare insieme al Governo.