Aperture domenicali, Chiarelli Confcommercio Puglia: "Si torni al rispetto delle regole"
Per il direttore regionale della Confederazione dei commercianti serve ritornare al sistema delle deroghe salvaguardando il rispetto delle feste 'comandate'
mercoledì 12 settembre 2018
9.38
Fanno sempre più discutere le aperture domenicali al centro del dibattito politico dopo le affermazioni del vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Il ministro, dalla Fiera del Levante, aveva annunciato che il Governo avrebbe in serbo una stretta sulle aperture nei weekend. Da quel momento nel dibattito sono entrati diversi attori facendo emergere alcune contraddizioni di veduta insite nella questione. Se da un lato infatti si rischia di perdere posti di lavoro, dall' altro si perde in "valori". Per fare il punto sulla questione abbiamo chiesto il parere del direttore di Confcommercio Puglia Giuseppe Chiarelli.
"La questione - spiega - è molto complessa. Si è perso il valore del dialogo con gli attori coinvolti. Quello che è auspicabile è che si faccia un passo indietro e si ritorni alle famose deroghe. Si può anche decidere una apertura al mese ma deve essere una deroga e non la regola. Vanno inoltre salvaguardate le feste cosiddette 'comandate' come il 25 e 26 dicembre, l'1 gennaio, il 1 maggio eccetera".
Insomma per Confcommercio Puglia innanzitutto serve tornare al punto di partenza e cioè alle regole. Poi il direttore Chiarelli affronta un altro tema altrettanto dibattuto e cioè quello delle città turistiche.
"Non tutte le città sono uguali e non tutte le zone sono uguali - prosegue Chiarelli - anche in questo caso serve il dialogo. Occorre accordarsi con i Comuni e studiare regole ad hoc. Il centro poi non è la periferia. Quello che può valere per una città con un notevole flusso turistico può non valere per le altre. Insomma anche in questo caso il filo conduttore per tutto non può che essere il dialogo e il rispetto delle regole che da quel confronto scaturiscono".
"La questione - spiega - è molto complessa. Si è perso il valore del dialogo con gli attori coinvolti. Quello che è auspicabile è che si faccia un passo indietro e si ritorni alle famose deroghe. Si può anche decidere una apertura al mese ma deve essere una deroga e non la regola. Vanno inoltre salvaguardate le feste cosiddette 'comandate' come il 25 e 26 dicembre, l'1 gennaio, il 1 maggio eccetera".
Insomma per Confcommercio Puglia innanzitutto serve tornare al punto di partenza e cioè alle regole. Poi il direttore Chiarelli affronta un altro tema altrettanto dibattuto e cioè quello delle città turistiche.
"Non tutte le città sono uguali e non tutte le zone sono uguali - prosegue Chiarelli - anche in questo caso serve il dialogo. Occorre accordarsi con i Comuni e studiare regole ad hoc. Il centro poi non è la periferia. Quello che può valere per una città con un notevole flusso turistico può non valere per le altre. Insomma anche in questo caso il filo conduttore per tutto non può che essere il dialogo e il rispetto delle regole che da quel confronto scaturiscono".