Appuntamento al 2020 con il parco dell'ex Gasometro, grazie ai fondi per le periferie
Il rinvio dei finanziamenti non riguarda la nostra città, l'area del quartiere Libertà dovrebbe vedere il cantiere partire all'inizio del 2019
giovedì 9 agosto 2018
Il parco dell'ex gasometro sta per vedere avviare lavori attesi da circa 10 anni. E grazie proprio al bando per le periferie di cui tanto si parla in questi giorni. Per fortuna della nostra città, le opere che l'amministrazione comunale ha candidato a qual bando fanno riferimento alla vecchia tornata di finanziamenti, e potranno vedere la luce. Diverso il discorso della nuova tornata di finanziamenti che è stata posticipata al 2020. Il 2020 dovrebbe invece per Bari essere l'anno dell'apertura del parco che il quartiere Libertà aspetta da tanto. Infatti il progetto del parco, insieme ad altri 4 del quartiere Libertà e ad 1 del quartiere San Paolo ha ottenuto circa 14 milioni e 800 mila euro dal bando periferie, essendo Bari la prima a risultare vincitrice.
La storia dell'ex gasometro, dismesso alla metà degli anni '80, è una storia di lotta che ha un nome quello di Maria Maugeri, che nel 2008, sotto l'amministrazione comunale di Emiliano, si oppose al progetto della precedente consiliatura Di Cagno Abbrescia, per cui su quell'area sarebbero dovute sorgere delle palazzine, per ospitare gli uffici comunali. Una lotta contro la speculazione edilizia a favore di un parco per un'area della città, come quella del quartiere Libertà, bisognosa di verde. Dopo diversi anni di studio di fattibilità, a causa anche del fatto che il suolo sprigionava amianto, metalli pesanti e idrocarburi, residuo dell'attività del gasometro, si è iniziato la bonifica a fine 2011. L'operazione, andata a regime nel 2012, ha visto la prima parte portata a termine a settembre 2016 e la restante nello scorso anno.
A marzo di quest'anno è stato presentato il progetto definitivo, che negli oltre 15 mila metri quadri prevede pista ciclabile, area gioco, percorso pedonale, zona relax e ristoro nei pressi dell'ingresso di corso Mazzini. Il parco ricongiunge materialmente anche due parti del quartiere unendo corso Mazzini con via Napoli.
«Dopo l'approvazione a marzo del progetto definitivo – dichiara l'assessore Galasso – si sta lavorando sull'esecutivo che è pressoché completato, mi aspetto di approvarlo a breve. Dopo di che lo mandiamo in gara, la previsione è che possa essere pubblicata entro il mese di settembre, in seguito all'aggiudicazione i lavori dovrebbero partire all'inizio del 2019. I lavori dureranno circa un anno, non faremo in tempo ad inaugurarla prima della fine della consiliatura, ma non stiamo facendo lavori per tagliare nastri. Il nostro è un lavoro di programmazione, alcune opere sono finite in anticipo come il ponte Adriatico, qualcuna ritarderà venendo completata nei mesi della campagna elettorale, qualcun'altra capiterà nei messi successivi con l'amministrazione che verrà».
«Al netto dei ricorsi che mi auguro non creino problemi come è successo con il Piccinni – sottolinea l'assessore – i lavori dovrebbero procedere piuttosto bene, l'area è già bonificata e non dovrebbe riservare sorprese come accaduto con via Sparano»
La storia dell'ex gasometro, dismesso alla metà degli anni '80, è una storia di lotta che ha un nome quello di Maria Maugeri, che nel 2008, sotto l'amministrazione comunale di Emiliano, si oppose al progetto della precedente consiliatura Di Cagno Abbrescia, per cui su quell'area sarebbero dovute sorgere delle palazzine, per ospitare gli uffici comunali. Una lotta contro la speculazione edilizia a favore di un parco per un'area della città, come quella del quartiere Libertà, bisognosa di verde. Dopo diversi anni di studio di fattibilità, a causa anche del fatto che il suolo sprigionava amianto, metalli pesanti e idrocarburi, residuo dell'attività del gasometro, si è iniziato la bonifica a fine 2011. L'operazione, andata a regime nel 2012, ha visto la prima parte portata a termine a settembre 2016 e la restante nello scorso anno.
A marzo di quest'anno è stato presentato il progetto definitivo, che negli oltre 15 mila metri quadri prevede pista ciclabile, area gioco, percorso pedonale, zona relax e ristoro nei pressi dell'ingresso di corso Mazzini. Il parco ricongiunge materialmente anche due parti del quartiere unendo corso Mazzini con via Napoli.
«Dopo l'approvazione a marzo del progetto definitivo – dichiara l'assessore Galasso – si sta lavorando sull'esecutivo che è pressoché completato, mi aspetto di approvarlo a breve. Dopo di che lo mandiamo in gara, la previsione è che possa essere pubblicata entro il mese di settembre, in seguito all'aggiudicazione i lavori dovrebbero partire all'inizio del 2019. I lavori dureranno circa un anno, non faremo in tempo ad inaugurarla prima della fine della consiliatura, ma non stiamo facendo lavori per tagliare nastri. Il nostro è un lavoro di programmazione, alcune opere sono finite in anticipo come il ponte Adriatico, qualcuna ritarderà venendo completata nei mesi della campagna elettorale, qualcun'altra capiterà nei messi successivi con l'amministrazione che verrà».
«Al netto dei ricorsi che mi auguro non creino problemi come è successo con il Piccinni – sottolinea l'assessore – i lavori dovrebbero procedere piuttosto bene, l'area è già bonificata e non dovrebbe riservare sorprese come accaduto con via Sparano»