Apre l’asilo nido dedicato a Paola Labriola
Raggiunto un accordo tra Comune e Università
mercoledì 2 agosto 2017
13.38
Il rettore dell'Università degli Studi di Bari Antonio Uricchio ha comunicato pochi giorni fa in senato accademico che, finalmente, l'asilo nido dedicato alla dottoressa Paola Labriola verrà aperto. Dopo circa quattro anni dall'inaugurazione si è arrivati ad un accordo con il Comune di Bari che permetterà alla struttura di diventare operativa.
L'asilo, inaugurato nell'ottobre 2013 dal precedente rettore Corrado Petrocelli alla presenza del marito della dottoressa uccisa da un paziente, Vito Calabrese, e dei figli, era da allora rimasto chiuso e abbandonato. Il rettore entrante, Antonio Uricchio, aveva fin da subito sottolineato come forse l'inaugurazione fosse stata prematura, mancando la struttura sia degli arredi che del personale per poter funzionare.
Adesso, grazie all'interessamento del comune, l'asilo aprirà come asilo comunale, e non più aziendale, ma avranno precedenza nell'accesso in graduatoria i figli del personale amministrativo e docente dell'Università di Bari e i figli degli studenti dello stesso Ateneo. L'unica incertezza e su quando riuscirà ad aprire dato che il prossimo anno scolastico è alle porte.
«Questa è una novità per me – ci dice al telefono Vito Calabrese, marito di Paola Labriola – in quanto ero rimasto all'interessamento da parte del Comune e dell'assessore Bottalico. Da parte mia so benissimo che può sembrare una piccola cosa, soprattutto rispetto a quanto successo a Paola, ma di sicuro sarebbe una cosa bella vederlo funzionante, sarebbe una splendida iniziativa soprattutto per le donne».
«Varie volte, in questi anni – prosegue – avevo criticato che l'asilo fosse rimasto chiuso, in quanto vedere quella targa apposta in un luogo chiuso ed abbandonato era un colpo al cuore. Se doveva restare chiuso tanto valeva che la targa venisse tolta. Sono molto felice di sapere che è stato raggiunto questo accordo e mi auguro di vedere questo asilo dedicato a Paola aperto quanto prima»
«Finalmente l'asilo Labriola sarà aperto – ha dichiarato il rettore Antonio Uricchio – e inserito tra gli asili comunali, pur con alcuni vincoli di utilizzo per consentire la fruizione al personale universitario e alle studentesse madri».
«Abbiamo raggiunto una intesa di massimo con il comune – sottolinea Uricchio – e di questo ringraziamo l'assessore Paola Romano per la sua sensibilità. Un pensiero va alla famiglia Labriola: mi sono scusato personalmente con il marito della dottoressa per i tempi di apertura (dopo l'inaugurazione risalente al precedente rettorato), ma occorreva rendere fruibile la struttura. In questo momento, infatti, stiamo anche completando l'allestimento della cucina, ultimo intervento richiesto dal Comune»
L'asilo, inaugurato nell'ottobre 2013 dal precedente rettore Corrado Petrocelli alla presenza del marito della dottoressa uccisa da un paziente, Vito Calabrese, e dei figli, era da allora rimasto chiuso e abbandonato. Il rettore entrante, Antonio Uricchio, aveva fin da subito sottolineato come forse l'inaugurazione fosse stata prematura, mancando la struttura sia degli arredi che del personale per poter funzionare.
Adesso, grazie all'interessamento del comune, l'asilo aprirà come asilo comunale, e non più aziendale, ma avranno precedenza nell'accesso in graduatoria i figli del personale amministrativo e docente dell'Università di Bari e i figli degli studenti dello stesso Ateneo. L'unica incertezza e su quando riuscirà ad aprire dato che il prossimo anno scolastico è alle porte.
«Questa è una novità per me – ci dice al telefono Vito Calabrese, marito di Paola Labriola – in quanto ero rimasto all'interessamento da parte del Comune e dell'assessore Bottalico. Da parte mia so benissimo che può sembrare una piccola cosa, soprattutto rispetto a quanto successo a Paola, ma di sicuro sarebbe una cosa bella vederlo funzionante, sarebbe una splendida iniziativa soprattutto per le donne».
«Varie volte, in questi anni – prosegue – avevo criticato che l'asilo fosse rimasto chiuso, in quanto vedere quella targa apposta in un luogo chiuso ed abbandonato era un colpo al cuore. Se doveva restare chiuso tanto valeva che la targa venisse tolta. Sono molto felice di sapere che è stato raggiunto questo accordo e mi auguro di vedere questo asilo dedicato a Paola aperto quanto prima»
«Finalmente l'asilo Labriola sarà aperto – ha dichiarato il rettore Antonio Uricchio – e inserito tra gli asili comunali, pur con alcuni vincoli di utilizzo per consentire la fruizione al personale universitario e alle studentesse madri».
«Abbiamo raggiunto una intesa di massimo con il comune – sottolinea Uricchio – e di questo ringraziamo l'assessore Paola Romano per la sua sensibilità. Un pensiero va alla famiglia Labriola: mi sono scusato personalmente con il marito della dottoressa per i tempi di apertura (dopo l'inaugurazione risalente al precedente rettorato), ma occorreva rendere fruibile la struttura. In questo momento, infatti, stiamo anche completando l'allestimento della cucina, ultimo intervento richiesto dal Comune»