Asili nido, Decaro: «In arrivo 40 milioni, andranno soprattutto al Sud Italia»

Terminata la conferenza unificata per il riparto regionale del Fondo nazionale per il sistema di educazione e istruzione dei bambini fino a 6 anni

giovedì 19 dicembre 2019 14.46
«Rispetto alle risorse inizialmente stanziate nel 2017, sono in arrivo 40 milioni in più per la realizzazione e gestione di asili nido e per offrire i servizi educativi alla fascia 0-3 anni. Queste risorse verranno distribuite prevalentemente alle città del Sud Italia che si collocano sotto la media nazionale del 24 per cento dei posti disponibili nei servizi educativi e in proporzione al divario rispetto a questa soglia». Lo ha dichiarato il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine della conferenza unificata che ha dato il via libera al riparto regionale del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini fino ai sei anni. A rappresentare i Comuni, oltre Decaro, il vicepresidente vicario e sindaco di Valdengo, Roberto Pella, e il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.

Il presidente dell'associazione dei comuni italiani ha spiegato, inoltre, come i criteri per la ripartizione complessiva di queste risorse siano legati «In via principale alla presenza degli iscritti, con un riparto aggiuntivo per le aree che non raggiungono la media nazionale del 24 per cento di presenza di iscritti ai nidi o nei servizi educativi 0/3 anni in generale». Il risultato è che saranno le città meridionali a beneficiarne di più: «La Puglia - prosegue Decaro - passerà da un finanziamento che nel 2017 era di 11 milioni a uno di 16,5 milioni, la Campania raddoppierà passando da 13 a 27 milioni».

Durante la riunione dell'unificata, è stata anche raggiunta l'intesa sul riparto delle risorse destinate al trasporto di massa: metropolitane e tramvie. Tuttavia, l'Anci ha condizionato il proprio via libera all'accoglimento di una raccomandazione da parte del governo: prevedere una assegnazione più veloce e prima della scadenza di aprile 2020 per tutti quei progetti indicati che, terminata positivamente l'istruttoria, risultino meritevoli del finanziamento. «Ai fini – è stato rilevato – di non rallentare gli investimenti pubblici e di favorire la più rapida realizzazione di infrastrutture e servizi efficienti e innovativi».