Asilo Labriola, tutto pronto apertura a settembre

Sopralluogo ieri dell'assessore Paola Romano, la struttura è pronta ora si aspetta l'inaugurazione con il nuovo anno scolastico

sabato 17 febbraio 2018 15.12
A cura di Elga Montani
Siamo in dirittura d'arrivo per l'asilo nido dedicato alla memoria della dottoressa Paola Labriola. La struttura, rimasta in sospeso per anni per problemi burocratici, dopo la firma la scorsa estate di un accordo tra il comune e l'Università di Bari, sta per diventare finalmente operativo. E ieri è stato effettuato un sopralluogo dall'assessora Paola Romano, in cui si è potuto vedere che quanto era necessario fare è stato quasi terminato, il problema della cucina sembra essere stato risolto e la struttura è pronta a diventare uno degli asili nido del comune di Bari, con precedenza in graduatoria per i figli di dipendenti e studenti dell'università.

«Ieri abbiamo fatto in una bella giornata di sole - scrivono dall'Osservatorio Paola Labriola - un sopralluogo con l'assessora Paola Romano e altri funzionari e tecnici dell'Università e del Comune di Bari per vedere lo stato dei lavori dell'asilo Paola Labriola. L'asilo è molto bello, accogliente, luminoso, estremamente funzionale. Gli spazi, i colori, la ristrutturazione attenta e sicura. Una piacevole sorpresa. Sarà gestito dal Comune di Bari nel rispetto dei criteri pubblici, può ospitare 29 bambini (c'è anche uno spazio esterno con giardino), dispone di cucina e spazi destinati agli uffici. Dovrebbe aprire a settembre e speriamo che la burocrazia con le sue lentezze sia superata».

«Devo dire che abbiamo trovato la struttura in ordine - dichiara a Bariviva il marito di Paola Labriola, Vito Calabrese - e anche il giardino, che il giorno dell'inaugurazione era incolto, ora è stato sistemato. La ristrutturazione è davvero splendida, tenendo conto anche della storia della struttura, una ex casa colonica abitata da contadini che poi fu rilevata dall'Università, con i problemi che ne seguirono, la famiglia non voleva andarsene avendo anche una figlia portatrice di handicap. Alla fine si convinsero ad andare via dopo aver ottenuto una casa popolare. In seguito, l'Università avrebbe dovuto ristrutturare, ma per molto tempo rimase nell'incuria. Poi il comitato pari opportunità decise di ristrutturala proprio per adibirla ad asilo nido e dedicarla ad una donna. Non ricordo a chi dovesse essere intitolato l'asilo, ma in seguito a quanto accaduto a Paola, poi tutti furono unanimi nel decidere di dedicarlo a lei. La storia successiva è nota».

«L'asilo è davvero stupendo - prosegue - le strutture sono eccezionali. Ora dispiace se ci dovessero essere altri inghippi burocratici per la città, non tanto per il fatto di Paola, che ormai resta una questione simbolica. I soldi spesi sicuramente non sono stati pochi, hanno ristrutturato anche il vecchio grande portone di legno, hanno fatto tutto a misura di bambino dai bagni alle sedie. Ieri poi era una bella giornata e veniva davvero voglia di pensare in positivo, dopo le battaglie fatte in questi anni».

«Mi fa piacere che l'assessore Romano abbia preso a cuore questa vicenda - sottolinea Calabrese concludendo - anche se comprendo le difficoltà burocratiche. Ora mancano davvero delle piccolezze, dopo che anche la cucina è stata fatta. Non mi aspettavo davvero di trovare una struttura così eccezionale, è bello che una cosa negativa stia diventando davvero una cosa bella e positiva, mi piace l'associazione di Paola alle famiglie, alle mamme e ai bambini».

«Stiamo facendo le ultime valutazioni (lavanderia, volture) - ci dice anche l'assessore Paola Romano - Sicuramente apriamo a settembre».

A questo punto appuntamento a settembre con l'inaugurazione di una struttura tanto attesa da tutti, anche dalla famiglia di Paola, come vi abbiamo raccontato la scorsa estate.