Asilo Torricella, niente mensa e genitori sul piede di guerra

Dopo la conferma che la refezione scolastica non sarà attivata continua la protesta per l'attivazione del servizi

mercoledì 13 settembre 2017 15.10
A cura di Elga Montani
Oggi in quasi tutta Bari è stato il primo giorno si scuola. Un primo giorno di scuola non troppo felice per i genitori e i bambini iscritti presso la scuola dell'infanzia Torricella, a Santo Spirito, facente parte dell'istituto comprensivo Gabelli. Infatti, come preannunciato alla fine dello scorso anno scolastico, i bambini di questo plesso non potranno usufruire del servizio mensa e sono obbligati all'orario ridotto. Il motivo sta nella mancanza di personale Ata, che non permette all'istituto di garantire il servizio.

Sul piede di guerra i genitori che nei giorni scorsi sono stati informati tramite un avviso da parte della scuola che confermava quanto comunicato in precedenza. «La dirigente ci aveva prospettato la situazione prima dell'iscrizione – dichiara una delle mamme – ma questo è un argomento che a noi genitori che necessitiamo del servizio mensa per i nostri figli non è mai andato giù. Tra l'altro alcune mamme hanno tentato il trasferimento in altri plessi vicini che hanno mensa e ci è stato risposto che le classi sono al completo e non possono accettare altre iscrizioni. La dirigente, invece, ci aveva assicurato che senza alcun problema avremmo potuto trasferire i nostri figli presso l'altro plesso».

«È vero che il modulo di iscrizione prevedeva già la sola frequenza mattutina senza mensa – ci dice il papà di una dei piccoli – ma è altrettanto vero, come spesso accade in casi simili, che per placare gli animi ai genitori sono state date aspettative sul possibile esito positivo della faccenda, tanto che verso la fine dello scorso anno, in modo informale, giravano voci che la mensa ci sarebbe stata. Ora ci troviamo all'inizio dell'anno con la certezza che la mensa non ci sia, senza contare che non ci sono posti nemmeno negli altri plessi di Santo Spirito. O meglio ci sono dei posti, ma sono tutti nelle classi dei bimbi di 3 anni, cosa che provoca evidenti disagi in quanto così si creerebbero classi di bimbi di età differente tra di loro».

«Noi genitori non intendiamo fermarci – proseguono – abbiamo scritto al sindaco, Antonio Decaro, al presidente della Regione, Michele Emiliano e all'assessore Paola Romano, e a breve partiranno mail al ministero e al provveditorato. Non ci spieghiamo come mai non si riesca a trovare un solo collaboratore per la nostra scuola. Ci sembra davvero irreale. Lo scorso anno fu la stessa storia, ma alla fine la mensa fu reintrodotta. Ci auguriamo che possa accadere lo stesso quest'anno».

La responsabile dell'istituto, Angela De Santo, da parte sua sottolinea come il fatto non dipenda da lei, e che le responsabilità stanno più in alto e soprattutto sottolinea che: «L'informazione che nel corrente anno scolastico non sarebbe stato attivato il servizio mensa è nota dallo scorso anno in cui i genitori erano a conoscenza che se il numero dei collaboratori non fosse aumentato, come infatti è avvenuto, il servizio sarebbe stato sospeso. Le nuove iscrizioni non hanno subito scossoni di alcun genere, perché il genitore ha avuto possibilità di scegliere in quale plesso iscrivere: con mensa o senza mensa».

E allo stesso modo l'assessore Paola Romano ribadisce di non poter fare nulla affinché venga assegnato del personale alla scuola in quanto: «la gestione del personale è di competenza ministeriale. Purtroppo, da mesi abbiamo sottoposto la questione al ministero, e l'unica cosa che possiamo fare è sperare che venga accolta il prima possibile».