Asl Bari, ispezioni anti-Covid nei macelli della provincia. Negativi tutti i tamponi
Il dipartimento di prevenzione ha concluso una campagna di screening negli impianti di lavorazione delle carni
sabato 5 settembre 2020
13.06
Un piano mirato di controlli anti Covid nei macelli per prevenire rischi di nuovi focolai negli stabilimenti della intera provincia di Bari. Il dipartimento di prevenzione della Asl Bari ha avviato e concluso una campagna di screening – unica al momento in Italia – negli impianti di lavorazione carni di Bari e provincia. Sono stati effettuati tamponi e test sierologici con esiti negativi per un totale di dieci aziende ispezionate.
Il dipartimento di prevenzione ha intrapreso un piano di controlli con un gruppo di lavoro predisposto ad hoc negli altri stabilimenti del territorio di sua competenza per frenare l'insorgenza di nuovi focolai, con l'obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori e verificare il rispetto delle norme anti Covid. È stato sottoposto a tampone l'84% dei lavoratori impiegati nelle aziende che hanno aderito al piano mirato.
«La ASL di Bari è attualmente capofila di una campagna di prevenzione su scala nazionale in collaborazione con Istituto superiore di Sanità e coordinamento tecnico delle regioni – spiega il dg Antonio Sanguedolce – che ha come obiettivo quello di verificare il rispetto delle misure anti contagio previste dalla normativa vigente nelle industrie che lavorano le carni. Gli esiti negativi dei test sono un segnale rassicurante che ancora di più incentiva la prevenzione».
Il dipartimento di prevenzione ha intrapreso un piano di controlli con un gruppo di lavoro predisposto ad hoc negli altri stabilimenti del territorio di sua competenza per frenare l'insorgenza di nuovi focolai, con l'obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori e verificare il rispetto delle norme anti Covid. È stato sottoposto a tampone l'84% dei lavoratori impiegati nelle aziende che hanno aderito al piano mirato.
«La ASL di Bari è attualmente capofila di una campagna di prevenzione su scala nazionale in collaborazione con Istituto superiore di Sanità e coordinamento tecnico delle regioni – spiega il dg Antonio Sanguedolce – che ha come obiettivo quello di verificare il rispetto delle misure anti contagio previste dalla normativa vigente nelle industrie che lavorano le carni. Gli esiti negativi dei test sono un segnale rassicurante che ancora di più incentiva la prevenzione».