Assalto al compro oro di via Giulio Petroni, presi i due baby rapinatori
Hanno solo 15 e 16 anni, residenti a Carbonara e Ceglie del Campo: disposta la permanenza presso l'abitazione di famiglia
sabato 3 agosto 2024
10.00
Avrebbero rapinato un compro oro, noncuranti dei cittadini che, di mattina, cominciavano ad affollare le vie di Carrassi. Poi, dopo aver depredato merce per circa 40mila euro, sono scappati, dileguandosi a piedi. Uno dei due, forse per evitare di essere riconosciuto e dunque identificato, aveva anche tagliato i propri capelli.
Alla fine i due studenti baresi, uno di 15 e l'altro di 16 anni, residenti fra Carbonara e Ceglie del Campo, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con le ipotesi di reato, in concorso, di rapina aggravata e lesioni. Ad entrambi, infatti, è stata notificata un'ordinanza di applicazione della misura cautelare, la permanenza in casa, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica. A loro è stato prescritto di rimanere nelle rispettive abitazioni familiari.
I fatti risalgono al 22 luglio scorso, quando i due baby rapinatori, disposti a tutti e mascherati come falsi acquirenti (la solita tecnica), hanno fatto irruzione nel banco metalli dei fratelli Decaro, dove non vi erano clienti. Erano le ore 09.15. I due avevano il volto scoperto, ma non erano armati. Una volta all'interno, i banditi hanno spinto la dipendente dell'attività e poi l'hanno gettata contro il pavimento, sedendosi addirittura su di lei per immobilizzarla. L'anticamera della man bassa.
Era stesa a terra, immobilizzata da uno dei due rapinatori, quando il complice si è impossessato di tutta la merce esposta in vetrina in cui erano custoditi gioielli e monili in oro per un valore di circa 40mila euro. Completata la razzia, i malviventi sono fuggiti, portando con loro le chiavi del locale. Per questo, per poter aprire la porta, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Carrassi. La donna, la quale non ha opposto la minima resistenza, è rimasta sotto shock.
Sul luogo della rapina, oltre alle volanti della Questura di Bari, sono confluiti i poliziotti della Squadra Mobile, comandati dal primo dirigente Filippo Portoghese, e gli specialisti della Scientifica. Gli approfondimenti investigativi svolti dagli investigatori, basati, tra l'altro, sulla visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di identificare i responsabili, incensurati, ma già noti alle forze dell'ordine: ai due è stata disposta la permanenza in casa.
E «al riguardo, a nulla è valso il tentativo di uno dei due minorenni - hanno detto gli investigatori - di modificare il proprio aspetto fisico, tramite un taglio di capelli fatto eseguire il giorno dopo la rapina, nel tentativo di rendersi irriconoscibile». Un tentativo vano, quello di cambiare la propria fisionomia tagliandosi i capelli.
Alla fine i due studenti baresi, uno di 15 e l'altro di 16 anni, residenti fra Carbonara e Ceglie del Campo, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con le ipotesi di reato, in concorso, di rapina aggravata e lesioni. Ad entrambi, infatti, è stata notificata un'ordinanza di applicazione della misura cautelare, la permanenza in casa, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica. A loro è stato prescritto di rimanere nelle rispettive abitazioni familiari.
I fatti risalgono al 22 luglio scorso, quando i due baby rapinatori, disposti a tutti e mascherati come falsi acquirenti (la solita tecnica), hanno fatto irruzione nel banco metalli dei fratelli Decaro, dove non vi erano clienti. Erano le ore 09.15. I due avevano il volto scoperto, ma non erano armati. Una volta all'interno, i banditi hanno spinto la dipendente dell'attività e poi l'hanno gettata contro il pavimento, sedendosi addirittura su di lei per immobilizzarla. L'anticamera della man bassa.
Era stesa a terra, immobilizzata da uno dei due rapinatori, quando il complice si è impossessato di tutta la merce esposta in vetrina in cui erano custoditi gioielli e monili in oro per un valore di circa 40mila euro. Completata la razzia, i malviventi sono fuggiti, portando con loro le chiavi del locale. Per questo, per poter aprire la porta, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Carrassi. La donna, la quale non ha opposto la minima resistenza, è rimasta sotto shock.
Sul luogo della rapina, oltre alle volanti della Questura di Bari, sono confluiti i poliziotti della Squadra Mobile, comandati dal primo dirigente Filippo Portoghese, e gli specialisti della Scientifica. Gli approfondimenti investigativi svolti dagli investigatori, basati, tra l'altro, sulla visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di identificare i responsabili, incensurati, ma già noti alle forze dell'ordine: ai due è stata disposta la permanenza in casa.
E «al riguardo, a nulla è valso il tentativo di uno dei due minorenni - hanno detto gli investigatori - di modificare il proprio aspetto fisico, tramite un taglio di capelli fatto eseguire il giorno dopo la rapina, nel tentativo di rendersi irriconoscibile». Un tentativo vano, quello di cambiare la propria fisionomia tagliandosi i capelli.