Gestivano droga e arsenale di armi del clan Parisi-Palermiti, 7 arresti
L'operazione eseguita dai Carabinieri: eseguiti ordini di carcerazione dopo condanne definitive
lunedì 28 ottobre 2024
12.38
Sette persone, ritenute appartenenti e ritenute vicine al clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia di Bari e colpite da altrettante sentenze definitive di condanna, sono state arrestate dai Carabinieri di Bari in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari.
Sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa armata, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi. Le condanne vanno dai sei ai 18 anni di reclusione. I fatti per cui i sette sono stati condannati si riferiscono a gravi reati commessi a Bari tra il 2015 e il 2019 dai condannati ritenuti appartenenti e contigui al clan Parisi-Palermiti, egemone in quegli anni nei quartieri Japigia e Madonnella di Bari e in diverse parti della provincia.
L'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nacque dopo un sequestro di un arsenale di armi e deposito di droga trovato dai Carabinieri, a Bari, il 16 ottobre 2014. Le indagini hanno poi consentito di ricondurre le armi e la droga al clan Parisi-Palermiti, un clan, dicono gli inquirenti, «che consolidava la propria forza intimidatrice mediante azioni violente, finalizzate alla commissione di numerosi reati, traendone così ingenti profitti illeciti, egemonizzando il controllo criminale della zona».
Il sodalizio criminoso, secondo quanto documentato dalle indagini, gestiva «in regime di monopolio» le piazze di spaccio nei quartieri Japigia e Madonnella di Bari, «alimentandole con regolarità di cocaina, hashish e marijuana, utilizzando per lo spaccio al dettaglio una folta rete di spacciatori che si avvalevano di comunicazioni telefoniche criptiche».
Ricostruito anche un episodio di intimidazione armata avvenuto in un circolo di Japigia il 15 marzo 2015, gestito dal genitore di un giovane che, a sua volta, si era reso responsabile del ferimento a colpi d'arma da fuoco di un affiliato dell'organizzazione.
Sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa armata, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi. Le condanne vanno dai sei ai 18 anni di reclusione. I fatti per cui i sette sono stati condannati si riferiscono a gravi reati commessi a Bari tra il 2015 e il 2019 dai condannati ritenuti appartenenti e contigui al clan Parisi-Palermiti, egemone in quegli anni nei quartieri Japigia e Madonnella di Bari e in diverse parti della provincia.
L'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nacque dopo un sequestro di un arsenale di armi e deposito di droga trovato dai Carabinieri, a Bari, il 16 ottobre 2014. Le indagini hanno poi consentito di ricondurre le armi e la droga al clan Parisi-Palermiti, un clan, dicono gli inquirenti, «che consolidava la propria forza intimidatrice mediante azioni violente, finalizzate alla commissione di numerosi reati, traendone così ingenti profitti illeciti, egemonizzando il controllo criminale della zona».
Il sodalizio criminoso, secondo quanto documentato dalle indagini, gestiva «in regime di monopolio» le piazze di spaccio nei quartieri Japigia e Madonnella di Bari, «alimentandole con regolarità di cocaina, hashish e marijuana, utilizzando per lo spaccio al dettaglio una folta rete di spacciatori che si avvalevano di comunicazioni telefoniche criptiche».
Ricostruito anche un episodio di intimidazione armata avvenuto in un circolo di Japigia il 15 marzo 2015, gestito dal genitore di un giovane che, a sua volta, si era reso responsabile del ferimento a colpi d'arma da fuoco di un affiliato dell'organizzazione.
Elenco condanne
- Marco Barone, nato a Bari il 30/06/1988, ivi residente, in atto detenuto presso la casa circondariale di Lanciano: 10 anni, 4 mesi e 25 giorni;
- Nicola Bruno, nato a Bari il 12/11/1989, residente a Fasano, in atto detenuto in regime di detenzione domiciliare: 8 anni;
- Daniele Leleuso, nato a Bari il 10/10/1989, ivi residente: 4 anni, 6 mesi;
- Domenico Milella, nato a Bari il 10/06/1964, residente a Roma: 18 anni, 9 mesi e 11 giorni;
- Michele Ruggieri, nato a Bari il 11/12/1986, ivi residente, in atto detenuto presso la casa circondariale di Siracusa: 9 anni;
- Sebastiano Ruggieri, nato a Bari il 20/07/1984, ivi residente, in atto detenuto presso la casa circondariale di Catania: 16 anni e 8 mesi;
- Leonardo Pasquale Tritta, nato a Bari il 18/06/1992, ivi residente, in atto detenuto presso la casa circondariale di Lecce: 6 anni e 1 mese