Associazioni antifasciste scrivono al sindaco e al prefetto contro CasaPound

La polemica nasce in seguito all'affissione di alcuni striscioni e volantini in diversi quartieri

sabato 16 dicembre 2017 11.12
Polemica a Bari contro CasaPound e l'affissione in alcuni quartieri della città di striscioni con slogan del tipo: ""Casa, Lavoro, Stato Sociale. Prima gli italiani". Striscioni e slogan che non sono andati giù ad alcune associazioni (ANPI, Arci Bari, CGIL Bari, COMITATO 28 NOVEMBRE, LIBERA, RETE DELLA CONOSCENZA BARI, ZONA FRANKA, ACT Bari) che firmandosi Coordinamento Antifascista di Bari hanno scritto una lettera aperta al sindaco Antonio Decaro e al Prefetto. Ecco il testo della lettera:

«È notizia di ieri che CasaPound, formazione dichiaratamente neofascista, ha esposto in varie zone della città di Bari (quartiere Madonnella, quartiere Libertà, quartiere Murat, S. Anna, S. Giorgio e Torre a mare) alcuni striscioni recanti lo slogan "Casa, Lavoro, Stato Sociale. Prima gli italiani.", strumentalizzando così, in modo disonesto e spregiudicato, la condizione diffusa di marginalità sociale che interessa la nostra città e tutto il Paese per ottenere un consenso, anche elettorale, fondato sul razzismo e sull'odio. Davanti all'ennesimo atto promosso da tale formazione, riteniamo utili e doverosi sia una ferma risposta degli antifascisti, sia, in particolare, un intervento delle Istituzioni repubblicane garanti del valore dell'antifascismo sancito dalla nostra Costituzione; chiediamo che venga dato un chiaro segnale democratico per impedire il perpetuarsi di atti di intimidazione, anche violenta, finalizzati alla crescita di odio e discriminazione nei confronti di ogni diversità. Il Coordinamento antifascista di Bari, chiede al Prefetto ed al Sindaco di Bari di assumere nell'immediato un concreto impegno di promozione della cultura dell'antifascismo, rendendosi garanti del pluralismo di idee e valori che formazioni fasciste e antidemocratiche come CasaPound negano con azioni in vario modo violente. Chiediamo dunque che tutti gli striscioni apposti nella città di Bari vengano immediatamente rimossi, che vengano chiuse tutte le sedi delle formazioni neofasciste, che vengano impedite ulteriori azioni fasciste e razziste, perché fondate su valori contrastanti la democrazia faticosamente conquistata nel nostro Paese proprio combattendo contro il fascismo. Chiediamo che l'Amministrazione che il Prefetto ed il Sindaco di Bari promuovano iniziative cittadine antifasciste, alla preparazione delle quali garantiamo la nostra operosa collaborazione, per difendere la democrazia e la Costituzione italiana nata dalla Resistenza. Non possiamo più tollerare tali attentati alla democrazia e simili sfregi alla nostra città e per questo è oltremodo necessario che le forze democratiche di questo Paese, dalle Istituzioni alle organizzazioni sociali e politiche, diano risposte concrete a problemi complessi, intensificando strumenti di welfare per contrastare un tasso di disperazione e povertà sempre più alto e inquietante che viene strumentalizzato dalle formazioni neofasciste ed antidemocratiche. Siamo fiduciosi di un riscontro positivo a tali richieste, consapevoli che la lotta ai fascismi è una lotta per la democrazia».