Attacchi no-vax alla Cgil Bari, dopo le scritte anche le minacce via social. Chiesto tavolo in Prefettura

Insulti alla segretaria Gigia Bucci. Gesmundo: «Situazione che ci preoccupa molto». Emiliano: «Solidarietà al sindacato»

giovedì 19 gennaio 2023 18.04
Dopo le scritte sulla sede, adesso anche i profili social dei dirigenti della Cgil Bari entrano nel mirino dei no-vax, che nelle ultime ore si sono scagliati violentemente contro la sezione barese del sindacato. Alla segretaria generale Gigia Bucci sono arrivati messaggi minatori e insultanti sulla chat di Messenger, dove i no-vax l'hanno addirittura chiamata "nazista".

Puntuale è arrivata la reazione dei vertici regionali della Cgil Puglia che, per voce del segretario generale Pino Gesmundo, chiede vigilanza su questi episodi. Gesmundo chiede con urgenza che "Si convochi un tavolo in Prefettura con all'ordine del giorno la sicurezza dei dirigenti sindacali nonché delle sedi delle camere del Lavoro della Cgil. L'episodio accaduto ieri - commenta Gesmundo - alla sede della Cgil di Bari i cui muri sono stati imbrattati da scritte terroristiche, dopo eventi analoghi su tutto il territorio regionale e sui nostri profili informatici, continua oggi con insulti, intimidazioni e minacce gravi sui profili social privati dei nostri dirigenti. Questo attacco alle persone ci preoccupa molto. Bisogna intervenire affinché si ponga un argine a questa deriva che continua imperterrita a infangare il nostro lavoro di dirigenti nonché diritti e dignità dei lavoratori. Noi dal canto nostro non ci facciamo intimidire né arretriamo di un millimetro dinanzi a tutto ciò».

Solidarietà alla Cgil Bari giunge anche da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che dichiara: «Nel condannare in modo fermo i vili atti ai danni ieri della sede della CGIL di Bari e, oggi, alla sua segretaria generale Gigia Bucci destinataria di un inqualificabile attacco neonazista via web, esprimo piena solidarietà a lei, al segretario Gesmundo e all'intero sindacato e auspico che le autorità competenti possano rapidamente individuare i responsabili ponendo fine a questa deriva di illegalità e inciviltà».