Autolinee Marozzi licenzia 85 dipendenti e rilancia: «Non chiudiamo, ci ristrutturiamo»
La nota dell'azienda: «Lavoriamo per ampliare i nostri servizi»
martedì 14 novembre 2017
15.29
Autolinee Marozzi nel caos: la storica azienda pugliese di trasporti turistici verso la Capitale e altri luoghi d'interesse in Italia sembrerebbe esser rimasta schiacciata dalla concorrenza del colosso tedesco FlixBus, che propone prezzi troppo bassi e insostenibili per tutti gli altri operatori.
Marozzi, come ha riportato per prima da La Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbe quindi sul punto di licenziare in tronco ben ottantaquattro dipendenti in servizio nelle stazioni autobus di tutta la Puglia, più un impiegato d'ufficio che presta servizio a Bari.
Un caos che, ovviamente, ha suscitato reazioni e levate di scudi nei confronti della storica azienda barese, che con una nota prova a indossare i panni del pompiere almeno per arginare l'incendio mediatico che si è propagato nelle ultime ore, pur senza smentire la notizia sui licenziamenti che, purtroppo, va assumendo sempre più i contorni di una certezza. «Tranquilli, non c'è nulla di preoccupante per i nostri Clienti, anzi - esordisce il comunicato postato su Facebook dall'azienda. Indubbiamente articoli giornalistici pubblicati in queste ore generano sconcerto e preoccupazione».
Nello specifico, Marozzi prova a tranquillizzare i propri viaggiatori, assicurando che l'azienda «Non chiude, ma piuttosto si "ristruttura" - nel rispetto delle normative e circolari vigenti - per meglio competere sul mercato e garantire alla Clientela standard ottimali in sicurezza, qualità ed affidabilità».
Il ché, tradotto, si tramuterà in una strategia aziendale che porti Marozzi se non a competere con FlixBus, almeno a sopravvivere in un mercato che, dopo la liberalizzazione del 1 gennaio 2014, richiede agli operatori storici uno sforzo in più per reggere il passo delle soluzioni low-cost. «Marozzi - si legge più avanti - con il proprio marchio amplierà, insieme ai suoi partner, i servizi di trasporto da offrire alla Clientela, raggiungendo nuove località della nostra Italia, sino ad oggi non ancora servite. In conclusione, continuate tranquillamente ad utilizzare e a scegliere la Marozzi per i vostri viaggi in autobus», l'appello di un'azienda chiamata a estrarre il coniglio dal cilindro per non scomparire definitivamente dai radar.
Marozzi, come ha riportato per prima da La Gazzetta del Mezzogiorno, sarebbe quindi sul punto di licenziare in tronco ben ottantaquattro dipendenti in servizio nelle stazioni autobus di tutta la Puglia, più un impiegato d'ufficio che presta servizio a Bari.
Un caos che, ovviamente, ha suscitato reazioni e levate di scudi nei confronti della storica azienda barese, che con una nota prova a indossare i panni del pompiere almeno per arginare l'incendio mediatico che si è propagato nelle ultime ore, pur senza smentire la notizia sui licenziamenti che, purtroppo, va assumendo sempre più i contorni di una certezza. «Tranquilli, non c'è nulla di preoccupante per i nostri Clienti, anzi - esordisce il comunicato postato su Facebook dall'azienda. Indubbiamente articoli giornalistici pubblicati in queste ore generano sconcerto e preoccupazione».
Nello specifico, Marozzi prova a tranquillizzare i propri viaggiatori, assicurando che l'azienda «Non chiude, ma piuttosto si "ristruttura" - nel rispetto delle normative e circolari vigenti - per meglio competere sul mercato e garantire alla Clientela standard ottimali in sicurezza, qualità ed affidabilità».
Il ché, tradotto, si tramuterà in una strategia aziendale che porti Marozzi se non a competere con FlixBus, almeno a sopravvivere in un mercato che, dopo la liberalizzazione del 1 gennaio 2014, richiede agli operatori storici uno sforzo in più per reggere il passo delle soluzioni low-cost. «Marozzi - si legge più avanti - con il proprio marchio amplierà, insieme ai suoi partner, i servizi di trasporto da offrire alla Clientela, raggiungendo nuove località della nostra Italia, sino ad oggi non ancora servite. In conclusione, continuate tranquillamente ad utilizzare e a scegliere la Marozzi per i vostri viaggi in autobus», l'appello di un'azienda chiamata a estrarre il coniglio dal cilindro per non scomparire definitivamente dai radar.