Aveva molestato 10 donne medico di guardia dal 2011, arrestato dai carabinieri un 49enne di Modugno
L'uomo diceva di avere dolori addominali e obbligava le dottoresse a toccargli le parti intime. Le vittime avevano anche creato un gruppo whatsapp per scambiarsi informazioni
venerdì 23 marzo 2018
11.37
Nutriva un debole per i medici donna in servizio alla guardia medica, ora dopo aver molestato per almeno 8 anni le sue vittime è stato finalmente arrestato. Si tratta di un 49enne di Modugno fermato ieri dai carabinieri di Monopoli su esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP delTribunale di Bari, Rossanna De Cristofaro. L'uomo è accusato di "violenza sessuale continuata aggravata e false dichiarazioni sulla propria identità personale", reati commessi a partire dal 2011 ai danni di dottoresse della guardia medica in servizio nella provincia di Bari. Ben 17 episodi di violenza accertati, ai danni di 10 medici, in servizio presso gli ambulatori di Castellana Grotte, Noicattaro, Bitritto, Casamassima, Triggiano, Conversano, Putignano e Acquaviva delle Fonti. Nel corso delle indagini si è scoperto che il molestatore, da almeno 8 anni, agiva in maniera seriale. Nelle ore notturne, dopo aver contattato telefonicamente i servizi di guardia medica, per accertarsi che di notte vi fossero medici di sesso femminile, il molestatore si presentava negli ambulatori in orari di chiusura e, approfittando del fatto che non vi erano altri pazienti in attesa, con la scusa di accusare dolori addominali, ben sapendo che il medico non poteva rifiutarsi dal visitarlo, si denudava e cercava il contatto fisico. La violenza si arrestava solo se si presentavano altri pazienti. In una circostanza, poi, era stato provvidenziale il sopraggiungere di un coniuge della vittima che, non vedendo rincasare la propria consorte, si era recato in ambulatorio.
Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Marcello Barbanente, sono partite da una denuncia presentata ai carabinieri di Monopoli da una dottoressa in servizio a Castellana Grotte, la quale, nel mese di novembre 2017, in orario notturno, aveva ricevuto la visita di un paziente che accusava dolori addominali. Quest'ultimo, rimasto solo con la dottoressa, si era denudato completamente e l'aveva costretta a toccargli le parti intime, dandosi alla fuga solo quando la donna chiamava il 112.
Le immediate indagini dei Carabinieri hanno permesso di constatare, fin da subito, che l'episodio occorso alla dottoressa di Castellana Grotte non era stato un caso isolato, ma che si trattava di un molestatore seriale.
Fra le guardie mediche si era creata un'autentica psicosi, tanto che le dottoresse avevano deciso di creare un gruppo whatsapp, ove scambiarsi informazioni sul molestatore e dove condividere le proprie storie. In tutti questi anni, l'uomo è riuscito a nascondere la propria identità soprattutto perché si presentava sempre sotto falso nome ed era riuscito a "riconoscere" le proprie vittime. Infatti, se dalla voce si accorgeva che si trattava di una dottoressa già molestata, automaticamente riagganciava e digitava il numero di un'altra sede. I carabinieri sono giunti all'identificazione dell'uomo, risalendo ad un numero telefonico che corrispondeva ad un apparecchio pubblico installato presso un distributore di benzina ove, è stato poi accertato, il molestatore lavorava. E' stato così possibile identificare il responsabile delle violenze sessuali in un uomo di 49 anni, incensurato e coniugato. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti dai militari numerosi servizi di osservazione che hanno permesso di ricostruire le abitudini del molestatore seriale. Nel contempo, nei confronti delle vittime, sono stati predisposti adeguati servizi a tutela della loro incolumità. Gli accertamenti investigativi proseguono al fine di verificare l'esistenza di ulteriori episodi non denunciati.
Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Marcello Barbanente, sono partite da una denuncia presentata ai carabinieri di Monopoli da una dottoressa in servizio a Castellana Grotte, la quale, nel mese di novembre 2017, in orario notturno, aveva ricevuto la visita di un paziente che accusava dolori addominali. Quest'ultimo, rimasto solo con la dottoressa, si era denudato completamente e l'aveva costretta a toccargli le parti intime, dandosi alla fuga solo quando la donna chiamava il 112.
Le immediate indagini dei Carabinieri hanno permesso di constatare, fin da subito, che l'episodio occorso alla dottoressa di Castellana Grotte non era stato un caso isolato, ma che si trattava di un molestatore seriale.
Fra le guardie mediche si era creata un'autentica psicosi, tanto che le dottoresse avevano deciso di creare un gruppo whatsapp, ove scambiarsi informazioni sul molestatore e dove condividere le proprie storie. In tutti questi anni, l'uomo è riuscito a nascondere la propria identità soprattutto perché si presentava sempre sotto falso nome ed era riuscito a "riconoscere" le proprie vittime. Infatti, se dalla voce si accorgeva che si trattava di una dottoressa già molestata, automaticamente riagganciava e digitava il numero di un'altra sede. I carabinieri sono giunti all'identificazione dell'uomo, risalendo ad un numero telefonico che corrispondeva ad un apparecchio pubblico installato presso un distributore di benzina ove, è stato poi accertato, il molestatore lavorava. E' stato così possibile identificare il responsabile delle violenze sessuali in un uomo di 49 anni, incensurato e coniugato. Nel corso delle indagini sono stati eseguiti dai militari numerosi servizi di osservazione che hanno permesso di ricostruire le abitudini del molestatore seriale. Nel contempo, nei confronti delle vittime, sono stati predisposti adeguati servizi a tutela della loro incolumità. Gli accertamenti investigativi proseguono al fine di verificare l'esistenza di ulteriori episodi non denunciati.